Dopo
due anni dall’avvio del progetto LIFE+ U-SAVEREDS emergono i primi
risultati.
Si
è svolta questa mattina la conferenza stampa di U-Savereds
“Management of grey squirrel in Umbria: conservation of red
squirrel and preventing loss of biodiversity in Apennines” per la
presentazione dei primi risultati tangibili del progetto Life nato
dall’esigenza di far fronte alla possibile minaccia
conservazionistica a cui lo scoiattolo comune europeo sta andando
incontro.
A dare gli aggiornamenti sullo sviluppo del progetto
Valentina La Morgia, Coordinatrice, Piero Genovesi, Presidente del
gruppo specialista sulle specie invasive dell’Unione Mondiale per
la Conservazione della Natura e Dario Capizzi, della Regione Lazio
Direzione Ambiente e Sistemi naturali
IL
PROGETTO
U-SAVEREDS
è un progetto comunitario nato dall’obbligo di dare attuazione al
Regolamento europeo sulla prevenzione, gestione e diffusione delle
specie alloctone invasive: nello specifico, facendo fronte alla
minaccia di estinzione cui lo scoiattolo comune europeo (più spesso
conosciuto come scoiattolo rosso) sta andando incontro, in seguito
alla presenza e all’espansione, anche in Umbria, dello scoiattolo
grigio americano. Specie aliena, questa, che si è cominciata a
diffondere in Umbria a partire dai primi anni 2000.
L’OBBLIGO
DI INTERVENTO
Nel
corso della conferenza è stato evidenziato che l’obbligo di
intervenire in tal senso ci viene dalla Comunità Europea, che con il
regolamento EU 1143/14 ha definitivamente stabilito che gli Stati
Membri devono impegnarsi a prevenire la diffusione delle specie
invasive ed eventualmente intervenire attuando azioni di controllo.
I
DATI
Capire
la distribuzione e l’effettivo numero di scoiattoli grigi presenti
è stato il punto di partenza per tutte le azioni gestionali di
rimozione, e, conseguentemente, di conservazione dello scoiattolo
rosso.
Secondo i dati sulla presenza dello scoiattolo grigio in
Umbria è stato stimato che lo scoiattolo grigio è presente
prevalentemente in una zona centrale di 3,4 km2, ma la gamma
complessiva è più ampia e si estende per circa 35 km2.
Il
campionamento è stato condotto principalmente nella zona
centrale della distribuzione dello scoiattolo grigio e in una zona
cuscinetto intorno alla zona di nucleo. Nel complesso, con questa
metodologia è stata esaminata una superficie di circa 13,5 km2 ed è
stata ottenuta una stima di 1510 individui. Secondo i dati raccolti,
è stato stimato che solo 112 scoiattoli rossi erano ancora presenti
nella stessa area 13,5 km2.
RISULTATI
INCORAGGIANTI
Nonostante
durante l’indagine è stata chiaramente toccata con mano la
scomparsa graduale del rosso a causa dell’espansione del grigio,
durante i mesi più recenti, con l’avvio dell’attività di
gestione si è avuta la piacevole scoperta della presenza dello
scoiattolo autoctono in una zona a ridosso del Parco Faunistico della
Città della Domenica.
Due individui infatti sono entrati
ripetutamente nelle trappole presenti nell’area. E’ un risultato
importante, che permette di affermare che si potrà tornare a vedere
lo scoiattolo rosso anche in una zona dove la presenza della specie
alloctona è stata fino ad ora tanto rilevante.
IL
RUOLO DEI CITTADINI
Lo
scoiattolo americano è arrivato a Perugia a causa di una
introduzione operata dall’uomo in un contesto urbano. Ed è la
stessa situazione che si ha nelle regioni del nord Italia dove la
specie è presente. Prende il sopravvento sulla specie autoctona
grazie alla sua elevata capacità di sfruttare le risorse del
territorio e anche grazie all’atteggiamento confidente che lo rende
abile a prendere il meglio anche da un contesto fortemente
antropizzato come quello cittadino o periurbano.
La difficoltà
maggiore del progetto è rappresentata proprio da questo aspetto, che
deriva dal far comprendere ai cittadini la necessità di intervenire.
Senza la loro collaborazione sarà molto difficile ottenere il
risultato atteso, che è quello di eliminare la specie o ridurla il
più possibile, e prima che questa raggiunga un livello tale per cui
l’unico intervento praticabile sarà quello di prevedere una
costante attività di controllo.
"Tutte
le specie aliene – ha dichiarato Genovesi nel corso della
conferenza - sono state portate dall’uomo, ed è necessario
pertanto lavorare insieme sulla prevenzione al fine di sensibilizzare
i cittadini nell’assumere comportamenti responsabili. Nessuna
battaglia si può vincere senza la collaborazione di tutta la
comunità".
Il
progetto U-SAVEREDS è promosso e realizzato dall’Istituto
Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), in
collaborazione con la Regione Umbria, il Comune di Perugia,
l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, la Regione
Lazio, Legambiente Umbria e l’Istituto OIKOS srl.
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