E' quanto emerge dalla seconda edizione dell'OSservatorio altromercato
del vivere responsabile.
Tra le buone pratiche del Vivere Responsabile,
si conferma il Commercio Equo e Solidale:
8 italiani su 10 sono favorevoli alla sua applicazione anche in Italia.
Altromercato lancia il Manifesto del Solidale Italiano,
insieme ad AIAB, Gruppo Cooperativo CGM e Slow Food Italia.
Milano, 3 ottobre 2014 – Un italiano su tre si impegna quotidianamente adottando comportamenti di responsabilità individuale e sociale, equità e solidarietà: in un anno è cresciuto dal 27% al 29% in Italia il numero di persone che fanno del Vivere Responsabile uno stile di vita.
Sono i cosiddetti "Etici a prescindere": una delle cinque categorie socio demografiche in cui vengono classificati gli italiani secondo l'Osservatorio Altromercato del Vivere Responsabile, l'indagine condotta da Altromercato - la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia - in collaborazione con CFI Group, giunta quest'anno alla sua seconda edizione. www.altromercato.it/osservatorio
Parallelamente si registra la quasi totale scomparsa dei cittadini più inconsapevoli e disinteressati.
L'Osservatorio Altromercato fotografa quindi nel 2014 una popolazione consapevole dei problemi (accordo: 78 su scala 0-100) con una solida base di valori condivisi (accordo: 80 su scala 0-100) e disponibile ad assumere comportamenti socialmente responsabili: oltre 6 italiani su 10 si dimostrano infatti sensibili a diversi livelli su temi quali equità, giustizia sociale, tutela dell'ambiente e disponibili per diversi fattori a cambiare il proprio stile di vita; 7 su 10 ritengono che questo sia un compito anche di istituzioni e aziende e non solo individuale.
Tra le buone pratiche del Vivere Responsabile si conferma il Commercio Equo e Solidale, identificato dalla maggior parte degli intervistati con valori di tutela dei diritti di donne e bambini (24%), difesa dell'ambiente (23%), trasparenza e responsabilità (17%).
Ben 8 italiani su 10 sono favorevoli al Solidale Italiano, cioè all'applicazione dei principi del Commercio Equo e Solidale alla realtà socioeconomica del nostro Paese. Questo soprattutto grazie a fattori quali la vicinanza dei produttori e l'italianità dei prodotti.
Di questo si è parlato oggi a Milano, nel corso di una Tavola Rotonda condotta dal giornalista Gad Lerner, con la partecipazione di Fabio Brescacin, Presidente di Ecor NaturaSì, Cristina Lazzati, Direttore Responsabile Mark UP e Gdoweek, Andrea Nicolello-Rossi, Presidente di Fairtrade Italia, Paola Pierri, Fondatrice e Presidente di Pierri Philanthropy Advisory, e Sabina Siniscalchi, Consigliere d'Amministrazione di Banca Popolare Etica.
A seguire, forte dei risultati dell'Osservatorio Altromercato del Vivere Responsabile, Altromercato ha voluto lanciare proprio in questa occasione il Manifesto del Solidale Italiano - i principi del Commercio Equo e Solidale per sostenere i piccoli produttori del nostro Paese e valorizzare i prodotti agroalimentari e artigianali italiani - in collaborazione con AIAB – Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, Gruppo Cooperativo CGM e Slow Food Italia. www.solidaleitaliano.it
Per presentare filosofia e obiettivi di questa nuova alleanza che si propone di dare un contributo concreto all'economia sociale italiana, sono intervenuti questa mattina Lorenzo Berlendis, Vice Presidente di Slow Food, Stefano Granata, Presidente di Gruppo Cooperativo CGM, Vittorio Rinaldi, Presidente di Altromercato, e Vincenzo Vizioli, Presidente di AIAB - Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica.
"I risultati della seconda edizione dell'Osservatorio del Vivere Responsabile confermano che il terreno è fertile per portare avanti il nostro nuovo progetto lanciando il filone del Commercio Equo e Solidale italiano – ha commentato Vittorio Rinaldi, presidente di Altromercato –. I consumatori si dimostrano infatti consapevoli, informati e sensibili ai valori di equità, responsabilità e solidarietà, che il Commercio Equo e Solidale promuove da decenni, oltre che sempre più attenti a sostenere i prodotti italiani e dell'economia locale. Per questo nei prossimi anni ci impegneremo per la valorizzazione delle produzioni artigianali e agroalimentari italiane, continuando il lavoro con le centinaia di migliaia di contadini ed artigiani con cui cooperiamo in 50 Paesi nelMondo".
Grazie alla sua credibilità e all'esperienza di oltre 25 anni a sostegno dei produttori svantaggiati in tutto il mondo e a tutela dei diritti delle persone e dell'ambiente, Altromercato si propone come autorevole capofila del progetto Solidale Italiano.
IL CONSORZIO ALTROMERCATO
Fondato nel 1988 è la principale organizzazione di fair trade in Italia: un Consorzio composto da 117 Soci, Cooperative e Organizzazioni non-profit che promuovono e diffondono il Commercio Equo e Solidale attraverso la gestione di circa 300 "Botteghe Altromercato", diffuse su tutto il territorio italiano.
Altromercato instaura rapporti commerciali diretti con circa 150 organizzazioni di produttori, formate da centinaia di migliaia di artigiani e contadini in 50 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Garantisce ai produttori continuità nelle relazioni, prezzo giusto e pagamento anticipato; sostiene condizioni di lavoro eque e sicure; promuove uno sviluppo rispettoso dell'ambiente; costruisce filiere trasparenti e tracciabili dal produttore al consumatore; sostiene progetti sociali; diffonde la cultura del vivere responsabile.
Per chi sceglie di fare acquisti consapevoli, che rispettano l'ambiente, valorizzano culture locali e saperi tradizionali e garantiscono sempre alta qualità, originalità e sicurezza, Altromercato propone una gamma di prodotti composta da articoli di artigianato, abbigliamento e accessori della moda etica Auteurs du Monde, prodotti alimentari, molti biologici, anche freschi, una linea di igiene e cosmesi naturale ed una dedicata alla casa. Dal 2011 l'offerta Altromercato si è arricchita di una selezione di prodotti tipici italiani nati in collaborazione con esperienze di economia sociale sotto il marchio Solidale Italiano Altromercato.
I principali prodotti sono presenti oggi anche in punti vendita della grande distribuzione, negozi di alimentazione naturale, ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, GAS (Gruppi di Acquisto Solidale).
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