La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha respinto il ricorso dell'Italia e confermato il rifiuto da parte della Commissione Ue di pagare i fondi Ue per la gestione dei rifiuti in Campania[1].
"Seguiamo la vicenda dei rifiuti in Campania da oltre 6 anni, anni di continui richiami da parte di Bruxelles. – dichiara Monica Frassoni, co-Presidente del Partito Verde Europeo e coordinatrice di Green Italia - Siamo stati proprio noi a portare il decreto adottato per l'emergenza rifiuti in Campania all'attenzione della Commissione Ue, che ha a sua volta avviato la procedura d'infrazione contro l'Italia per "non aver garantito uno smaltimento rifiuti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente e non aver creato una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento[2]".
Invece di proporre tagli assurdi, come quelli ai fondi per i disabili di 100 milioni previsti dalla Legge di Stabilità o a discapito dell'ambiente, il governo dovrebbe lavorare su come fare per recuperare i milioni di euro non spesi, o in questo caso non ottenuti, a causa della cronica incapacità di rispettare le regole europee. Nella situazione economica in cui verte l'Italia al momento, serve una razionale efficienza nell'uso dei fondi che l'Ue ci mette a disposizione e invece di criticare la struttura dell'Ue, Renzi deve lavorare affinché l'Italia tragga il maggior profitto possibile dalla collaborazione con le Istituzioni Ue.
Con questa sentenza – conclude Frassoni - l'Italia perde oltre 46,6 milioni di euro, cofinanziati dai Fondi strutturali e pari al 50% di quanto speso dalla Regione Campania per il sistema dei rifiuti, che non le verranno rimborsati. È indispensabile che Renzi, una volta messo davanti a sanzioni finanziarie, rimetta la questione rifiuti nella lista delle priorità del governo."
Bruxelles, 06 novembre
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