WWF: DALL'ADRIATICO UNA NUOVA ALLEANZA PER LE TARTARUGHE
Domani ore 11 liberazione di 18 tartarughe marine a Jesolo, nell'alto Adriatico alla presenza del Ministro Zaia e avvio di un nuovo coordinamento per la conservazione della specie
Saranno 18 le tartarughe marine liberate alle ore 11.00 di giovedì 17 settembre. Gli animali verranno portati sulla spiaggia di Jesolo, presso il Campeggio International (via Alberto da Giussano – zona Faro Jesolo Lido ), in prossimità della foce di Piave Vecchia.
Alle ore 11.30 è prevista una breve conferenza stampa presso lo stesso Campeggio International dove, alla presenza del Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia, del Governatore della Regione Veneto Giancarlo Galan, del Presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e dei Sindaci di tutti i Comuni del litorale della provincia di Venezia, Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia, Paolo Casale responsabile network tartarughe marine WWF Italia, Walter Miotto Presidente WWF Veneto, verrà presentato il gruppo di Coordinamento del Litorale Veneto che si è costituito per il salvataggio e la conservazione delle tartarughe marine.
Il Coordinamento comprende Enti e Istituzioni scientifiche locali competenti in materia, e di cui fanno parte il WWF Italia, il Museo di Storia Naturale di Venezia e il Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo, che ha per obiettivo la conservazione delle popolazioni di tartarughe marine del Mediterraneo, tramite azioni di tutela e studio delle tartarughe nell'Alto Adriatico.
L'Alto Adriatico è tra le aree del Mediterraneo più importanti per la tartaruga marina della specie Caretta caretta, i cui esemplari giovani e adulti frequentano queste acque durante tutto l'arco dell'anno. La tartaruga marina è una delle specie simbolo del Mediterraneo ed è protetta da normative nazionali, europee ed internazionali (tra cui Direttiva "Habitat" 92/43/CEE e convenzione C.I.T.E.S.).
Questa elevata presenza si manifesta anche, purtroppo, con il ritrovamento di esemplari spiaggiati lungo le coste, morti o in grave stato di salute a causa di fattori naturali ma anche a causa della cattura accidentale in attrezzi da pesca, che rappresenta la minaccia principale per le popolazioni di tartarughe del Mediterraneo.
Le 18 tartarughe rilasciate sono state rinvenute spiaggiate questa estate e sono state curate dal Museo di Storia Naturale di Jesolo in collaborazione con la Clinica Veterinaria del Dott. Renzo Tasinato (Jesolo-VE) e il Centro Recupero Tartarughe Marine del Salento, presso il Parco Naturale Regionale "Bosco e Paludi di Rauccio" di Lecce. Questi esemplari ora godono di buone condizioni fisiche e perciò è stato deciso di rilasciarli immediatamente, al contrario di altri esemplari, anch'essi rinvenuti spiaggiati questa estate, che saranno invece trattenuti per ulteriori cure e per una più lunga degenza.
Molti gli enti che hanno reso possibile questo evento: il WWF Italia (Riserva Naturale dello Stato di Valle Averto e Oasi WWF Dune degli Alberoni), il Museo di Storia Naturale di Venezia, numerosi nuclei di Protezione Civile, le Capitanerie di Porto di Venezia e di Chioggia, la Clinica Veterinaria dell'Università di Padova, il Settore Reti Ecologiche e Biodiversità della Regione Veneto e il Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Regionale, anche tramite il supporto del numero verde 1515.
Per rafforzare la difesa di questa specie il WWF ha anche avviato uno speciale Progetto di monitoraggio degli esemplari di tartarughe marine durante la stagione della migrazione riproduttiva: attraverso un tracking satellitare il WWF è impegnato nella raccolta di informazioni fondamentali quali la durata delle immersioni, la posizione, la temperatura dell'acqua, etc. Tutte le informazioni sul Progetto, come si sviluppa e come sostenerlo, sono illustrate sul sito dell'associazione.
Roma, 16 settembre 2009
Ufficio stampa WWF Italia 06-84497377-373-265- 02 83133233
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