IL WWF AL G20:
"UNA STRATEGIA DI INVESTIMENTI PER IL CLIMA
E' LA CHIAVE PER USCIRE DALLA CRISI E CREARE LA NUOVA ECONOMIA"
I capi di Stato riuniti per il vertice del G20 devono concordare una strategia finanziaria per il clima che apra una via d'uscita verde dalla crisi economica globale, creando nuovi posti di lavoro e nuovi investimenti e assicurando al mondo una crescita economica sostenibile. È il messaggio del WWF all'apertura del G20 di Pittsburgh.
Il vertice G20 di questa settimana rappresenta un'opportunità cruciale verso il successo della Conferenza sul Clima di Copenhagen di dicembre e deve definire un pacchetto finanziario a lungo termine per sostenere l'azione globale contro i cambiamenti climatici.
"I capi di Stato riuniti a Pittsburgh hanno l'opportunità di creare un pacchetto finanziario per il clima dal triplo impatto: stimolare gli investimenti in tecnologie 'pulite', creare molti nuovi posti di lavoro e portare a uno sviluppo a basso contenuto di carbonio – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.
A luglio i capi di Stato del Forum delle Maggiori Economie (MEF) hanno chiesto ai propri ministri delle Finanze di individuare, prima della Conferenza di Copenhagen, i modi migliori per mobilitare i finanziamenti necessari a stimolare l'economia e combattere i cambiamenti climatici. Al G20 di Pittsburgh devono rendere conto dei progressi fatti da allora.
"I finanziamenti pubblici possono rappresentare i 'semi' per lo sviluppo di un'economia a basso contenuto di carbonio, basata sull'energia e le tecnologie pulite – continua Mariagrazia Midulla – L'azione contro i cambiamenti climatici offre un potenziale enorme per nuovi investimenti privati e nuovi posti di lavoro, ma i Governi devono spianare la strada. Il successo del G20 potrebbe davvero sbloccare i prossimi negoziati globali a Copenhagen."
I finanziamenti pubblici sono assolutamente necessari all'azione per il clima nei Paesi poveri, per dare loro la capacità di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, di ridurre la deforestazione, di avviare la rapida diffusione di energie rinnovabili ed efficienza energetica, e di introdurre tecnologie 'amiche del clima'.
"I costi dell'inazione sono molto più alti di costi dell'azione – ha detto Mariagrazia Midulla – I Paesi più poveri e più vulnerabili hanno bisogno urgente di un supporto finanziario per salvare la propria gente dagli effetti del cambiamento climatico. Un serio finanziamento per l'adattamento è drammaticamente in ritardo."
Secondo il WWF, per affrontare la sfida del clima i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di finanziamenti pubblici pari a 160 miliardi di dollari entro il 2015. Il G20 dovrebbe riconoscere questo importo come l'ambizione da raggiungere, e dovrebbe dare mandato alle Nazioni Unite perché venga messa in piedi una struttura finanziaria per gestire questi fondi.
"Alcuni credono che questi numeri siano inarrivabili. Ma se 20 anni fa qualcuno avesse annunciato quanto sarebbe costata la costruzione di reti di telefonia mobile in tutto il mondo, di certo sarebbe sembrata una cifra proibitiva – ha concluso Midulla – Oggi, il mercato della telefonia mobile è ampiamente lucrativo e costa molto meno rispetto alle vecchie linee via terra"
Nessun commento:
Posta un commento