Energie rinnovabili ed economia
Roma, 7 ottobre 2009. Investire in energie rinnovabili ha effetti benefici in questa fase di crisi economica. Uno studio del Cer (Centro Europa Ricerche) dimostra che raggiungere il 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili porta ad un aumento di 6 punti del Pil, oltre ad avere un effetto positivo per l'ambiente, con la riduzione del 16% delle emissioni di gas serra. Michael McElroy, della Harvard University (Boston, Usa) ha effettuato studi sulla energia prodotta dal vento. Il ricercatore ha calcolato che pale eoliche istallate negli Usa, in aree non urbane e non forestali, potrebbero produrre energia elettrica pari a 40 volte il consumo mondiale di elettricita'. Secondo i suoi calcoli occorre una rete di pale da 2,5 megaWatt di potenza utilizzabili anche per il 20% della capacita' operativa. L'Italia si e' impegnata, a livello europeo, a raggiungere, nel 2020 (fra 11 anni) il 17% di energia da fonti rinnovabili. Quale migliore occasione per investire in fonti energetiche
alternative? Invece, si programmano centrali nucleari che, se va bene, saranno pronte tra 15 anni. La considerazione che le fonti non rinnovabili ( petrolio, carbone, gas, uranio, ecc.) non sono, appunto... rinnovabili, cioe' non possono essere utilizzate all'infinito, non fa capolino nelle menti dei nostri governanti.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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