"Kyoto o non Kyoto, questo il dilemma.
Un dubbio amletico alla vigilia di Copenhagen."
Lo scorso 9 ottobre si è svolta a Roma, presso il tempio di Adriano, la Cerimonia di Chiusura e Consegna dei Diplomi della decima edizione del Master Safe in Gestione delle Risorse Energetiche. Nel corso della Cerimonia sono state consegnate le targhe del decennale Safe a C. Clini ed alla BKW, Warstila, Edison e Enel.
Nella sua relazione introduttiva il Presidente della Safe, il dott. Raffaele Chiulli ha ripercorso un anno di lavoro della Safe e del Centro Studi riassumendo le varie tappe tematiche dell'edizione del master appena conclusasi, sottolineando l'importante ruolo dell'energia come volano per il rilancio economico e la necessità di valutare attentamente l'applicazione delle stringenti norme del pacchetto Clima-Energia "20-20-20". Chiulli fa notare come il futuro dell'energia si baserà ancora per molto tempo sulle fonti fossili e che il gas coprirà il 30% dell'intero fabbisogno di energia nel 2030. "Appare necessario, però – sottolinea il Presidente della Safe – una maggiore diversificazione degli approvvigionamenti e la presenza di infrastrutture di trasporto e stoccaggio più flessibili e più adeguate alla domanda". La diversificazione delle fonti, la sicurezza degli approvvigionamenti, la tutela ambientale e la competitività del sistema produttivo esigono però un "ribilanciamento" del mix di generazione elettrica ed il potenziamento delle relative infrastrutture di rete. Chiulli evidenzia come una valida alternativa ai combustibili fossili sia costituita "dall'energia che non costa" e sottolinea quindi la necessità di continuare ad alimentare il circolo virtuoso del risparmio energetico, di promuovere la cultura della valorizzazione dei rifiuti, di attivare percorsi di informazione e formazione per aumentare la consapevolezza e la conoscenza sul tema dei rifiuti. A conclusione del suo intervento il Presidente della Safe fa notare come il futuro dell'energia sia da individuare sempre di più nel campo delle rinnovabili, i cui ambiziosi obiettivi potranno essere raggiunti solo attraverso l'impegno dei vari governi. La Legge Sviluppo, il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili, le Linee Guida Nazionali per l'autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti FER sono alcuni provvedimenti che il Governo Italiano sta varando per promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente, aggiornando la platea sul recente incontro preliminare alla COP15 di Bangkok, ha illustrato i diversi approcci con i quali i vari paesi si presenteranno a Copenhagen. L'Europa assumerà un orientamento basato su obblighi vincolanti di medio periodo e teso a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni per ogni paese, riproponendo di fatto il modello di Kyoto. Su posizioni differenti si porranno Usa, Canada ed Australia più orientate ad un approccio basato su accordi commerciali e sullo sviluppo di tecnologie. Altro orientamento è quello dei paesi emergenti come Cina, India, Brasile, Indonesia che non hanno nessuna intenzione di sottoscrivere accordi vincolanti, ma che stanno mostrando di reagire alla riduzione delle emissioni attraverso progetti nazionali di sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. Per questi Paesi resta fondamentale raggiungere accordi che possano consentire investimenti da parte dei paesi industrializzati, per la cooperazione tecnologica a sostegno della loro crescita. Finora, tuttavia – ha continuato Clini – "l'unico modello di abbattimento delle emissioni che sta funzionando è quello della riduzione delle attività per effetto della crisi economica mondiale".
A Guido Bortoni, Capo Dipartimento per l'Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato affidato il compito di illustrare le novità normative in tema di rinnovabili. "Non possiamo più permetterci la politica del non fare" ha esordito Bortoni ricordando l'importanza e l'urgenza di autorizzare impianti e relative infrastrutture ausiliarie e di rete, ne' possiamo – ha proseguito Bortoni - chiuderci all'interno dei nostri confini e rinunciare al contributo che dall'esterno ci può far raggiungere i target definiti". Le linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti da FER sono giunte ormai ad un "testo abbastanza maturo" con debolezze che dovranno essere risolte tra istituzioni, mentre con l'applicazione della legge "Sviluppo" si cercherà di rendere il sistema di incentivazione più esplicito, "visibile, contabilizzabile e commisurabile con gli obiettivi assegnati", attraverso una incentivazione definita "dedicata" ai vari tipi di attività. Dal 2011 dunque sarà avviato un nuovo sistema di incentivi che avrà come obiettivo primario "l'incremento del rendimento e dell'efficienza attraverso una dinamica che spingerà le imprese al miglioramento energetico."
Nel corso dell'evento Tore Björkman, Vice Presidente Wärtsilä, ha illustrato i risultati della ricerca "Power scenarios 2023: Global Scenarios of Electricity Production and Use" che prospetta scenari diversi per produzione e uso di energia elettrica al 2023, differenti per livelli di sviluppo delle rinnovabili e politiche energetiche più o meno "verdi" anche in relazione all' evoluzione tecnologica.
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