ROMA/AMBURGO, 22.11.13 – Il Tribunale marittimo internazionale ha
ordinato oggi - con un giudizio vincolante - il dissequestro della
nave di Greenpeace "Arctic Sunrise" e il rilascio dei 28 attivisti e
dei 2 giornalisti che erano a bordo, previo pagamento di un deposito
cauzionale di 3,6 milioni di euro.
L'istanza era stata promossa dal governo olandese, Paese di bandiera
della nave di Greenpeace "Arctic Sunrise", e illustrata in una prima
udienza lo scorso 6 novembre. Ora la Russia dovrà rispettare il
giudizio del tribunale, visto che per la Costituzione russa il diritto
internazionale è parte integrante del diritto interno russo.
"Una giornata storica" commenta il direttore esecutivo di Greenpeace
International Kumi Naidoo. "I diritti fondamentali degli Arctic30 sono
stati riconosciuti da un tribunale internazionale e vorrei ricordare
che il presidente Putin ha recentemente detto in una lettera al popolo
americano: "dobbiamo obbedire alla legge, che ci piaccia o no". Adesso
che 29 degli Arctic30 sono stati scarcerati su cauzione vogliamo
sottolineare che questo tribunale ha affermato che tutti e 30
dovrebbero essere liberi di lasciare la Russia fino alla conclusione
dell'arbitrato".
"Sono appena rientrato da Varsavia dove si è svolto il vertice
dell'Onu sul clima dove i governi non hanno agito contro i cambiamenti
climatici" prosegue Naidoo.
"Gli Arctic30, invece, hanno agito e sarebbe ora che anche i governi
lo facciano".
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