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mercoledì 1 novembre 2017

Climate-KIC e la sfida del futuro: "Città, leve del cambiamento" Climate Innovation Summit 2017

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FABBRICA DEL VAPORE - MILANO 30 OTTOBRE

Un programma unico e integrato per sostenere le metropoli come terreno di prova delle innovazioni sui cambiamenti climatici

Climate-KIC, il più grande partenariato europeo in materia di innovazione sui cambiamenti climatici, sta per lanciare un'importante iniziativa per aiutare le città a ridurre in modo significativo le emissioni di CO2, per renderle più vivibili, resilienti, per mitigare gli effetti del clima che cambia. Il ricco programma del Summit si concentra sulle città, vero terreno di prova dell'innovazione, laddove i benefici sono più significativi.

L'iniziativa affronta gli aspetti principali di mitigazione e adattamento: dall'energia nei contesti urbani, agli edifici e alle infrastrutture legate alla mobilità, passando per l'economia circolare - basata sul non-prelievo di nuove risorse - attraverso la cultura dell'alimentazione, le cinture verdi, gli open data e gli strumenti finanziari.
Climate-KIC incontra cittadini, studenti, start-up, aziende, amministratori locali e organizzazioni come il network globale C40 per affrontare insieme le sfide del futuro. Entro il 2030 gli obiettivi sono: triplicare la riqualificazione degli edifici in chiave eco-compatibile per migliorarne l'efficienza energetica in tutta Europa; abbattere le emissioni grazie all'adozione della mobilità sostenibile; creare di un circuito di risorse "chiuso" in almeno cinque città, attraendo fondi per 500 milioni di dollari all'anno.

Il Climate Innovation Summit si svolge a Milano con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio in collaborazione con il Comune di Milano.

"Le città sono la frontiera del sistema ambientale e tutte le città del mondo devono essere alleate tra loro in questa sfida - così il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. I nostri centri urbani sono anche la cartina tornasole della sensibilità politica su questi temi: perché ogni misura, programma, intervento finisce per incidere direttamente sulla vita dei cittadini. Abbiamo finanziato recentemente il programma sperimentale di mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro con 80 milioni di euro, accogliendo tutti i progetti presentati dalle città. Abbiamo rafforzato l'ecobonus con gli interventi per il verde pubblico, oltre che introdotto in manovra detrazioni fiscali per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Nel protocollo con le regioni del Bacino Padano abbiamo individuato soluzioni comuni contro lo smog, che vanno dell'efficienza energetica alla sostituzione del parco mezzi pubblico. Attraverso le città passa anche il grande percorso dell'economia circolare, che tendenzialmente non consuma nuove materie prime e non produce rifiuti. Quello che si sta sviluppando in Italia, ma in generale in tutta Europa, è un impegno plurale per trasformare i sistemi urbani e renderli più sostenibili".


Con il suo intervento al Summit, Kirsten DunlopCEO di Climate-KIC, ha dichiarato:
"Per premere sull'acceleratore e contrastare gli effetti del clima che cambia, dobbiamo ripensare a nuovi modelli economici, nuovi modi di fare business, e imparare a utilizzare materiali e risorse in modo più consapevole per vivere su questo pianeta". 
"Concentrare le nostre attività sugli ecosistemi urbani significa guidare l'innovazione verso una governance strategica del territorio, comportamenti, tecnologie e infrastrutture a basso impatto e analizzare come si influenzano reciprocamente. E' aggregando le singole forze e considerando le città come ecosistemi, connessi alle "value chain" globali, ci impegniamo a condividere le innovazioni per mantenere gli effetti del riscaldamento globale entro la soglia 1,5°C".

"Il programma annunciato da Climate-KIC è straordinario perché fa convergere le risorse economiche là dove sono più necessarie per attuare il cambiamento. Abbatte, di fatto, la difficoltà di finanziare i grandi progetti verso una società low carbon e mette insieme i leader dell'innovazione, gli amministratori locali e gli imprenditori per cambiare radicalmente gli strumenti della pianificazione urbana. C40 condivide appieno la strategia di Climate-KIC  e collabora per costruire e dare forma alle città del futuro, intelligenti e inclusive". Mark Watts, di CEO C40, che partecipa al Summit.


Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e consuma due terzi dell'energia che si produce nel mondo (oltre il 70% delle emissioni di CO2 e il 50% dei rifiuti globali). Le città sono pericolosamente esposte agli effetti dei cambiamenti climatici, come ad esempio il fenomeno delle isole di calore, l'aumento del rischio di inondazioni e l'innalzamento del livello del mare; inoltre registrano un inquinamento senza precedenti che provoca una crescente divisione sociale. Climate-KIC sta avviando una serie di programmi dedicati, tra i quali:

Pianificare le trasformazioni urbane utilizzando strumenti innovativi 
• In partnership con il network globale C40, verrà presentato il programma Re-inventing cities - che conterà una dozzina di grandi città in tutto il mondo, tra cui Milano. Il programma fornisce un quadro di strumenti all'avanguardia per trasformare siti inutilizzati in luoghi resilienti e low-carbon. 
• Urban Challenges - un "servizio" per le città che intendano raccogliere la sfida dell'innovazione per attrarre investimenti più ampi. Alcuni esempi: CityTree il muro verde che elimina lo smog (presente in diverse città come Oslo, Parigi, Bruxelles , Hong Kong e Modena); la fattoria urbana aquaponica verticale, GrowUP, che ha raccolto più di £ 1.1m di finanziamenti dal 2013, che mira a rivoluzionare il modo in cui ci nutriamo in città.
● L'innovazione inizia con i cittadini, a partire dalle comunità. Giunto alla sua terza edizione, #Climathon, l'hackathon sui cambiamenti climatici – unico nel suo genere - ha coinvolto oltre 100 città in 44 paesi. Innovatori, imprenditori e big-thinkers in città come Londra, Tallinn, Melbourne, Milano, Torino, Bologna, Napoli hanno lavorato intensamente per 24 ore per trovare soluzioni creative e concrete, a partire da idee condivise dal basso.

Collegare le città alle "value chains" globali e al paesaggio
• Il nuovo programma Loop servirà a monitorare, all'inizio, cinque distretti urbani affinchè adottino un sistema di economia circolare per alcune materie prime che abbiano come caratteristiche principali: rifiuti zero, riciclo e riuso al 100% entro il 2030. Per accelerare la transizione verso un'economia circolare, il programma sarà supportato dal Corso Open Massive Online (MOOC), per fornire formazione professionale di altissima qualità. 
• Insieme alla Città di Göteborg, Climate-KIC ha promosso nuovi modelli di business per la gestione sostenibile e la rigenerazione delle aree naturali periurbane. Queste soluzioni paesaggistiche integrate possono soddisfare le esigenze della popolazione in crescita. Infatti hanno come obiettivi finali quelli di aumentare il valore delle proprietà, migliorare l'estetica, le opportunità di svago e la creazione di posti di lavoro. In questo modo, Göteborg segna la direzione della sostenibilità per le altre metropoli del pianeta. 

Finanza e sviluppo delle capacità per sostenere l'innovazione
• Lanciato oggi da Climate-KIC e dal gruppo South Pole, il Labour Cities Finance sarà la prima piattaforma dedicata in Europa per aiutare le città a sviluppare nuovi strumenti finanziari. Questi sono necessari per affrontare il divario di finanziamento stimato di 1,1 trilioni di dollari USA per garantire che le future infrastrutture urbane essenziali per soddisfare le nostre crescenti esigenze siano basse emissioni e clima resilienti. L'iniziativa impegna 200 città in tutto il mondo in attività di formazione e capacità di sviluppo, contribuendo a sviluppare finanziamenti più a lungo termine, più attenti ai rischi emergenti e più efficienti a fornire rendimenti per l'economia e per una società più vasta. Il City Finance Lab prevede di sfruttare 500 milioni di dollari l'anno in ulteriori finanziamenti per le azioni climatiche nelle città. 

• La rete urbana "Peer to Peer" del Climate-KIC attraverso il programma Smart District Sustainable offre l'opportunità di collaborare e scambiare esperienze, di lavorare insieme agli agglomerati urbani che hanno già intrapreso la strada del cambiamento.


Climate-KIC è il più grande partenariato pubblico-privato europeo che si occupa di innovazione per contrastare i cambiamenti climatici. 
È una community di circa 250 partner tra aziende (50%), università, enti di ricerca (25%) ed enti del settore pubblico (25%), coprendo 19 Paesi Europei.

Nasce come una delle prime KIC, Knowledge and Innovation Community, dell'EIT, European Institute for Innovation and Technologies, in attuazione al mandato di rafforzare il legame tra il mondo dell'istruzione, della scienza e delle imprese, considerato uno dei motivi strutturali per il ritardo europeo sull'Innovazione. 

In questa cornice Climate-KIC si è data l'obiettivo di creare una comunità di soggetti dal triangolo dell'innovazione; ispirarli e fornire loro gli strumenti per transitare verso un'economia "zero carbon" e una società resiliente ai cambiamenti climatici. 

Ad oggi, in 6 anni di vita, Climate–KIC, tramite business plan progressivamente più ambiziosi (da 20 ad oltre 90M€) ha supportato oltre 300 progetti di innovazione e lanciato 5 Programmi c.d. "flagship" nell'ambito della chimica, sviluppo urbano sostenibile, strumenti finanziari innovativi, agricoltura sostenibile, edilizia e costruzioni, lavorando con decine di grandi e medie città europee ed internazionali; ha sostenuto oltre 900 start-up che hanno generato introiti complessivamente per un totale di circa 200M€; ha educato e formato oltre 1600 "agenti della transizione", tra studenti e professionisti europei ed extra europei.  

Per aumentare la scala dell'impatto generato dai propri progetti e start-up Climate-KIC è attiva nella ricerca di collaborazioni internazionali, come ad esempio con associazioni come ICLEI, C40, ERRIN, enti come Rockefeller Foundation, programmi come UNEP e COPERNICUS.

Le attività sostenute da Climate-KIC ricadono in 4 grandi Temi
"Urban Transitions", si occupa di sistemi urbani (energia, acqua, rifiuti, pianificazione, edificato, mobilità) a scala di edificio, quartiere, città. Persegue un'innovazione di sistema che non prescinde dal coinvolgimento degli stakeholder pubblici e dei singoli cittadini.
"Smart Land Use", ha l'obiettivo di conservare i servizi dell'ecosistema forestale e agrario, in particolare le funzioni di assorbitore di CO2 e le caratteristiche di resilienza, contemporaneamente sostenendo la nascita di filiere agro agricole, alimentari e forestali che accoppiano la conservazione di queste funzioni al profitto economico. 
"Sustainable Production System", sostiene innovazioni che ricadano in attività di bioraffineria e/o di economia circolare: dalla produzione di nuovi materiali, sostanze, carburanti bio-based o CO2-based, alla creazione di filiere produttive zero carbon, alla (ri)progettaione di sistemi produttivi basati sulla massima efficienza dell'uso delle risorse. 
"Decision Metrics and Finance" si concentra su innovazione di misura, monitoraggio, modellazione e forecasting al servizio del decisore pubblico (policy maker) e privato (corporate) e sulla creazione di nuovi sistemi finanziari a sostengo della climate innovation

Nell'ambito dei 4 Temi, Climate-KIC sostiene la propria community attraverso programmi che riguardano:
Progetti. Realizzazione di progetti di innovazione fortemente mirati a creare prodotti e servizi pronti per il mercato ma anche sistemi modelli e approcci pronti per la diffusione e adozione da parte di altri soggetti
Start-up. Ideazione di nuovi prodotti e modelli di business e l'accelerazione di start up innovative
Formazione. l'erogazione di Master, Dottorati, corsi per professionisti di alto livello per creare agenti del cambiamento: da una parte rafforzando l'approccio imprenditoriale, orientato alla soluzione, di studenti post universitari delle maggiori università europee; dall'altra fornendo competenze trasversali al sistema manageriale e professionale per puntare sulla creatività, la collaborazione, la innovazione nel gestire la transizione verso un'economia low carbon

Climate-KIC è stata portata in Italia da ASTER che ha creato i presupposti per l'avvio delle attività sui tre pillar creando opportunità per il territorio e sinergie con le strategie della Regione Emilia-Romagna. Dal 2016, con la ristrutturazione di Climate-KIC a livello Europeo, è Climate-KIC Italy srl che coordina le attività dei partner con il mandato di allargarsi all'intero territorio nazionale.  

I partner Italiani collaborano tra loro e con la community europea nell'implementare le iniziative di innovazione in ambito progetti, education, imprenditorialità. Sono soggetti pubblici o con un mandato pubblico: ASTER, Comune di Bologna/Urban Center Bologna, AESS, ARPAE; soggetti dell'accademia e della ricerca: Università di Bologna  con Fondazione Alma Mater e Bologna Business School, CNR IBIMET, CMCC, ENEA, Fondazione Edmund Mach; imprese: CCPB, MEEO, Proambiente, Agromet, RES, GreenApes, Nomisma Energia, DEDAGROUP Public Services, Hub Innovazione Trentino, Fondazione Bruno Kessler, Trentino Sviluppo.

Climate-KIC lavora con le persone, con le imprese, con la ricerca, vuole creare agenti del cambiamento e soluzioni innovative per facilitare la transizione. Utilizziamo il finanziamento EIT come volano per innescare processi virtuosi, avviare sinergie con gli ambiti locali, amplificare gli impatti potenziali di un progetto o di una start up alla massima scala possibile. 

Per questo alcuni dei migliori progetti Climate-KIC in Emilia-Romagna non sono i più costosi ma quelli che hanno avuto una maggiore eco, hanno creato un effetto leva finanziario ed hanno mostrato un reale potenziale di trasferimento e replicabilità. 


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