Da 4 anni Legambiente, l'Editoriale La Nuova Ecologia e il Kyoto Club promuovono il Forum Nazionale Rifiuti, la più importante conferenza sulla gestione sostenibile dei rifiuti del nostro Paese. Da questa esperienza nazionale, nasce in Toscana l'idea di un appuntamento sulle buone pratiche nazionali (private, pubbliche, territoriali) sul Riciclo della materia.
Ed è proprio per fare un vero e proprio punto della situazione e per mettere a confronto gli attori coinvolti in questo fondamentale processo di sviluppo che si terrà il secondo Forum del Riciclo in una delle capitali internazionali dell'economia circolare: Prato.
Venerdì 24 novembre (dalle ore 10 alle 17), nella Sala del Cinema del Centro Pecci, politici, imprenditori, ricercatori, sindacati, associazioni di categoria e tanti cittadini si confronteranno sulle prospettive economiche e occupazionali che questa nuova galassia di innovazioni e opportunità creerà nell'immediato futuro.
Il Forum è organizzato da Legambiente con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Prato. Negli ultimi anni l'Italia ha fatto passi da gigante sulle filiere industriali innescate dal RICICLO DELLA MATERIA. Il nostro paese infatti, può contare sulla buona gestione dei rifiuti di oltre 1.500 comuni, che definiamo a buon diritto "ricicloni". In queste realtà vivono 10 milioni di persone, che sono orgogliose di aver superato il 65% di raccolta differenziata.
Questa Italia green che si va affacciando sulla scena europe, può avvalersi di impianti industriali innovativi in grado di riciclare manufatti fino a ieri considerati irrecuperabili, come i pannolini usa e getta, le plastiche miste (fino ad oggi inviate solo a recupero energetico) o che sono in grado di produrre compost o biometano con cui sostituire il gas fossile come i digestori anaerobici di ultima generazione.
L'Italia è stata capace di sostituire impianti petrolchimici old style con bioraffinerie che producono bioplastiche, biolubrificanti e bioadditivi partendo dall'olio vegetale, grazie a geniali brevetti italiani, come'è avvenuto ad esempio a Porto Torres in Sardegna.
Il Belpaese è stato in grado di produrre bioetanolo di seconda generazione da scarti agricoli e biomasse lignocellulosiche per evitare di utilizzare impropriamente prodotti agricoli a destinazione alimentare, come fatto a Crescentino (Vicenza).
Legambiente ricorda che l'Italia sa fare meglio di molti altri Paesi, anche della tanto decantata Germania, nella rigenerazione di rifiuti pericolosi: alcuni esempi sono l'olio minerale usato, la gestione dei rifiuti dei pneumatici fuori uso, la messa al bando dei sacchetti di plastica tradizionale sostituiti da sporte riutilizzabili e da shopper in bioplastica compostabile (strategia poi ripresa nella recente direttiva europea sul tema), la riprogettazione delle cialde per il caffè che da irriciclabili sono diventate compostabili.
Insomma, un grande fermento sociale ed imprenditoriale in cui la Toscana dovrà inserirsi con un ruolo sempre più da protagonista.
Il giorno del forum sarà inoltre inaugurata la mostra "Eterno ritorno", a cura di Giacimenti Urbani e sponsorizzata daNovamont e da Chimica Verde BioNet. La mostra presenta una selezione di prodotti già disponibili sul mercato di alcune aziende tra le più rappresentative del panorama nazionale: un'occasione da non perdere per toccare con mano come in natura non esistano scarti, ma solo risorse, e per conoscere alcuni degli esempi più interessanti della nuova economia, che lavora sui materiali organici e biodegradabili.
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