ROMA, 27 GIUGNO 2018 - L'82% degli italiani ritiene che l'olio lubrificante usato sia da considerare un rifiuto pericoloso e il 59% è consapevole dei rischi di inquinamento ambientale connessi alla sua cattiva gestione. Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine condotta da Lorien Consulting sulle conoscenze e i comportamenti in tema di rifiuti, presentata all'Ecoforum organizzato a Roma da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club.
L'inquinamento delle falde e i pericoli legati alla combustione sono i due rischi maggiormente evidenziati dagli intervistati; per quanto riguarda lo smaltimento dell'olio usato della propria automobile, il 93% indica comportamenti corretti, un dato che scende all'89% per lo smaltimento dell'olio utilizzato dalle industrie: c'è chi pensa che sia possibile utilizzare l'olio usato direttamente come combustibile.
Proprio ai detentori professionali di olio lubrificante usato - fabbriche, autofficine e stazioni di servizio - è indirizzato il nuovo spot realizzato dal Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (CONOU).
Il filmato intende veicolare il messaggio educativo di non disperdere l'olio usato nell'ambiente perché, inquinando la falda acquifera, rischia di entrare nella catena alimentare; e invita a rivolgersi al Consorzio che, attraverso la sua filiera, lo ritira gratuitamente e lo trasforma - attraverso la rigenerazione - in una base lubrificante nuova. Lo spot andrà in onda per tutto il periodo estivo sulle principali emittenti sportive nazionali e sarà presentato nel corso dell'Ecoforum.
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