Rovereto (TN), 23 giugno 2015 – Torna Palazzo Ricordi completamente riqualificato in maniera sostenibile. L'edificio milanese di via Berchet 2, nato nel 1880 grazie all'Opera Pia Borella e divenuto nel 1920 sede dalla Società Ricordi (che lo rileva nel 1930), oggi, grazie alla proprietà Antonello Manuli Holdings rinasce come edificio per uffici e commerciale. Non un struttura banale, ma un vero gioiello di sostenibilità, tra i più green di Milano, ed una pietra miliare della riqualificazione sostenibile, realizzato con un'attenta ristrutturazione, curata da un articolato team di professionisti.
Grazie ad un lavoro di squadra, Palazzo Ricordi si aggiudica la palma di edificio più antico al mondo a ottenere la certificazione LEED, Core & Shell, livello Gold per la sostenibilità. Un successo ottenuto con l'apporto dei partner tecnici Studio di Architettura Parisotto & Formenton, F&M Ingegneria Spa, ESA engineering Srl, e alla consulenza della società Evotre Srl per la certificazione. In Italia già si era raggiunto un record simile con la riqualificazione di Ca' Foscari (1453) a Venezia. Ma questo edificio, certificato LEED for Existing Buildings: Operations & Maintenance, comprendeva esclusivamente interventi non strutturali, al contrario Palazzo Ricordi, certificato LEED Core&Shell vede un intervento complesso di Major Renovation che interessa la struttura, l'involucro, la distribuzione interna e l'intero sistema impiantistico di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione (HVAC).
"Palazzo Ricordi è la prova autentica che si può lavorare secondo pratiche green preservando la massima integrità delle strutture storiche che abbiamo in Italia con un po' di ingegno, fatica e innovazione. – dichiara il Presidente di Green Building Council Italia Gianni Silvestrini - Il nostro patrimonio costruito è significativo, e molti edifici storici hanno un disperato bisogno di adeguamenti. Questo rappresenta un'opportunità per ridurre i consumi e diminuire ogni anno grandi quantità di emissioni di anidride carbonica come ci richiede la Commissione europea."
«È una grande soddisfazione aver raggiunto questa certificazione», spiega l'architetto Carlotta Cocco, della società Evotre, responsabile della certificazione per la committenza, con sede a Progetto Manifattura. «L'edificio con una superficie di circa 4600 metri quadri e un volume di circa 16.600 metri cubi ha subito un delicato intervento di restauro architettonico, impiantistico e tecnologico». Per il team di Evotre, insediato presso l'hub della sostenibilità Progetto Manifattura e centro del green building italiano, questo è senza dubbio uno dei risultati migliori ottenuti in Italia in termini di riqualificazione sostenibile di edifici storici.
«L'involucro esterno è stato conservato, data la tutela per il pregio storico e architettonico, mentre l'interno è stato completamente trasformato secondo le nuove esigenze funzionali e perseguendo la massima efficienza energetica». L'edificio di sei piani è stato ripensato per diventare un modernissimo spazio commerciale di pregio. Ma con un'anima green, dove i risparmi energetici e gli elementi di sostenibilità costituiscono un valore aggiunto per i brand che hanno preso gli spazi in affitto di Palazzo Ricordi. Grandi nome come Furla, tra i primi ad insediarsi nell'edificio rinnovato.
Il nuovo edificio risparmia oltre il 35% dei consumi energetici, riducendo del 40% le emissioni di CO2 equivalente, attività responsabile del cambiamento climatico, spiega l'arch Cocco, «ben oltre gli standard di efficienza disposti dalla Direttiva EU per il 2030». Un risultato che inquadra Palazzo Ricordi come un edificio di "classe A", secondo la classificazione energetica italiana, il livello più alto, un obbiettivo che anche molti nuovi edifici faticano a raggiungere. Va notato che il parco immobiliare italiano è composto per la maggior parte da edifici di classe G.
Tanti gli interventi eseguiti per ottenere la certificazione LEED. Alcuni molto "semplici" come la realizzazione del parcheggio bici per gli utenti che è stato strategicamente posto all'interno destinando un locale con il posizionamento delle bici in verticale. Oppure le nuove rubinetterie temporizzate e le cassette a doppio flusso (con un conseguente risparmio idrico del 37%).
Altre azioni più complesse includono gli interventi mirati di mantenimento e riutilizzo degli elementi strutturali e di facciata con loro consolidamento – oltre l'84% del materiale conservato; l'introduzione un termocappotto interno ad elevato coefficiente di isolamento nonostante la complessità dell'edificio storico; la realizzazione di un impianto geotermico con pompa di calore con emungimento di acqua di falda; il condizionamento con anello di condensazione ad acqua di falda; il rifacimento dei serramenti su disegno originario con vetri selettivi e finestre isolanti.
Articolata è stata anche la gestione di cantiere che ha visto lo sviluppo di un attento piano per la riduzione degli impatti delle attività di costruzione e la ricerca di materiali con caratteristiche di sostenibilità. L'installazione degli impianti è stata perfezionata da un processo di commissioning avanzato, che ha preso avvio fin dalle prime fasi di progettazione e ha verificato l'installazione, la taratura e il funzionamento di tutti gli impianti secondo le richieste da progetto.
La qualità abitativa dell'edificio è stata inoltre migliorata grazie agli impianti di ventilazione di ultima generazione e all'uso di materiali basso-emissivi. Ottimizzata l'illuminazione naturale per oltre il 90% degli spazi regolarmente occupati grazie alla distribuzione interna e alle ampie finestrature dell'edificio.
INFORMAZIONI E DOCUMENTAZIONE STORICA
La costruzione dell'immobile denominato "Casa Borella" risale al 1880 da parte dell'Opera Pia Borella. Differenti e successivi interventi di ampliamento e consolidamento protrattisi fino al dopoguerra ne determinano la configurazione attuale.
Nel 1920 la Società Ricordi (Casa Ricordi) già affittuaria del Palazzo, ne diviene proprietaria e nel 1930 presenta un progetto a firma dell'arch. Pierluigi Magistretti per la realizzazione di un ulteriore piano e l'apporto di migliorie all'impianto generale. Il sottotetto viene consolidato, sopraelevato e trasformato in piano abitabile. La licenza di occupazione dei nuovi spazi viene concessa solo nel 1934. Nel decennio 1948-59 si concentrano le più importanti e sostanziali trasformazioni di Palazzo Ricordi, gravemente danneggiato nel corso della Seconda Guerra Mondiale soprattutto nel suo interno. I bombardamenti infatti causarono incendi che distrussero i solai lignei, mentre le facciate non subirono gravi danneggiamenti. Il progetto della ricostruzione è affidato agli arch. Mario Asnago e Claudio Vender.
Gli interventi principali, di cui si ritrova ampia traccia documentale, possono essere di seguito riassunti:
- Rifacimento dei solai distrutti dai bombardamenti.
- Consolidamento dei setti murari a piano terra prospicienti le vie San Raffaele e Foscolo con la realizzazione di pilastri in cemento armato.
- Realizzazione dell'attuale piano quinto e della copertura.
- Eliminazione delle balconate.
Dal 1960 ad oggi si sono susseguiti interventi di diversa entità. Se ne citano di seguito i principali:
- Arch. Asnago-Vender: inserimento scala da piano secondo a
piano terzo;
- Arch. Asnago Vender: realizzazione dell'attuale piano soppalco
su piano terra.
- Opere di manutenzione straordinaria alle vetrine del negozio e
realizzazione dell'attuale serra.
LA CERTIFICAZIONE LEED CORE&SHELL
Questo sistema di rating LEED aiuta designer, costruttori, imprenditori e proprietari di nuovi edifici a implementare un design volto alla sostenibilità nell'iter progettuale delle strutture. "Core & Shell" interessa gli elementi di base dell'edificio come la struttura, l'involucro e il sistema di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione, senza includere le finiture e le scelte tipicamente di responsabilità degli affittuari che saranno incentivati a completare le rifiniture seguendo le Linee Guida fornite alla firma del contratto di locazione.
Questo rating è pensato come un sistema complementare a LEED "Commercial Interiors", in quanto entrambi sviluppano in modo congiunto criteri per i "green building" rivolgendosi a imprenditori, proprietari e locatari. LEED "Core & Shell" incoraggia l'implementazione di pratiche sostenibili nella progettazione e nella costruzione in tutte le aree su cui gli operatori hanno il controllo. In questo modo i proprietari possono operare scelte "verdi" da cui i futuri locatari potranno trarre beneficio. In conclusione, questo rating vuole creare una sinergia di relazioni che permetteranno ai futuri inquilini di avvantaggiarsi tramite le strategie di sostenibilità ed efficienza effettuate.
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