Foto: BTS Biogas realizzerà due impianti in Giappone.
Grande risultato per l'azienda di Brunico: dopo poco più di due anni dalla costituzione della filiale giapponese, nei primi giorni di dicembre 2016 sono stati firmati i primi due importanti contratti per la realizzazione di impianti di biogas.
Oltre al valore commerciale entrambe hanno per l'azienda italiana e per l'intero Paese un grande significato simbolico.
Infatti l'impianto più grande, della potenza installata di un 1 MW elettrico ha già ottenuto l'autorizzazione per essere costruito e sorgerà dove l'11 marzo 2011 uno tsunami distrusse l'area di Rikuzentakata: nel disastro morirono circa 3.000 persone e 20.000 persero tutto.
Il progetto è finanziato direttamente da un fondo dell'imperatore giapponese che ha sottolineato che il progetto è il primo di una serie.
Questo contratto conferma come l'industria italiana e BTS Biogas in particolare rappresentino a livello internazionale l'avanguardia della tecnologia e del know how nel settore del biogas.
Quest'ultimo inoltre si conferma sempre più spesso come la soluzione più efficiente da un punto di vista economico ed ambientale per rispondere ad esigenze energetiche, ecologiche e strutturali anche in aree colpite da disastri come lo tsunami di Rikuzentakata
Anche a Fukushima BTS Biogas ha proposto per le aree contaminate una soluzione agro-energetica che potrebbe portare grandi vantaggi in termini di decontaminazione e sostegno delle popolazioni colpite.
Questo sarebbe possibile attraverso un ciclo chiuso che prevede -1 la produzione di biomasse che durante la loro crescita assorbirebbero le sostanze radioattive, -2 la generazione e valorizzazione di biogas e syngas tramite le biomasse prodotte, -3 la gasificazione di tutti i residui per arrivare a raccogliere nelle ceneri gli isotopi radioattivi.
Questo processo porterebbe a un'accelerazione significativa nella bonifica del territorio e un importante vantaggio economico e strutturale per il rilancio di tutta l'area colpita.
Il secondo contratto siglato impianto prevede la realizzazione di un impianto nei pressi di Fukuoka con una potenza installata di 370 kW elettrici.
L'alimentazione prevalente è composta da deiezioni suinicole e insilato di sorgo.
Si tratta quindi di un tipico impianto di medie dimensioni particolarmente adatto alla realtà agricola giapponese.
BTS Biogas Srl/GmbH
Sede: Brunico (BZ)
Dipendenti: > 100 (biologi, tecnici, chimici, agronomi e sviluppatori)
Offerta: impianti di biogas modulari da 50kW a 1,5MW+
Referenze 185 impianti realizzati per una potenza complessiva installata di 160 MW
Clienti: industria alimentare, aziende municipalizzate, per il compostaggio e il trattamento di rifiuti, aziende agricole e agroalimentari
Input: rifiuti organici di industria e municipalizzate, scarti e sottoprodotti agricoli, deiezioni, colture agro-energetiche
Output: energia elettrica e termica (riscaldamento e raffreddamento) e biometano (per trazione e messa in rete), fertilizzante, CO2 per l'industria alimentare
Foto: Il contratto siglato da Ura Katsutoshi-titolare Biogas Kyushu Company e Michael Niederbacher-CEO BTS Biogas.
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