E l'azienda italiana Vaporart ha promosso una campagna informativa volta alla riduzione del consumo di sigarette tradizionali mediante l'utilizzo di liquidi aromatizzati senza nicotina per vaporizzatori personali.
I primi, denominati heatsticks, permettono di riscaldare una sigaretta appositamente modificata composta di tabacco miscelato principalmente con glicerolo.
Le sigarette elettroniche propriamente dette, o e-cig , invece, sono vaporizzatori composti da una batteria e un atomizzatore che riscalda una soluzione a base di glicole propilenico, glicerolo, acqua, aromi, ed eventualmente anche nicotina.
Dato che le sigarette elettroniche non contengono tabacco, è ovvio che i due prodotti debbano essere considerati in modo distinto e separato sia per quanto attiene alle loro caratteristiche oggettive (le e-cig vaporizzano liquidi, mentre gli altri prodotti riscaldano tabacco) che per l'impatto sulla salute.
Dal punto di vista dell'impatto sulla salute dei due prodotti, emerge una chiara differenza.
Se per il tabacco riscaldato sono pubblicati solamente studi sponsorizzati dai produttori stessi, per le sigarette elettroniche è oramai acclarata la validità di questi strumenti nella lotta al tabagismo e nella riduzione dei danni causati dal fumo di sigaretta convenzionale con diverse centinaia di studi scientifici indipendenti al loro attivo.
Un rapporto dell'agosto 2015, condotto dal Public Health England (Autorità dipendente dal Ministero della Salute inglese), ha dimostrato che le e-cig sono per il 95% meno dannose rispetto alle sigarette convenzionali e possono contribuire a salvare migliaia di vite ogni anno.
Un altro studio pubblicato sulla rivista scientifica European Addiction Research ha dimostrato che, considerato 100 il rischio relativo all'utilizzo di sigarette convenzionali, quello delle elettroniche si attesta a 4.
E ancora, recenti studi hanno più volte dimostrato che le e-cig possono essere utilizzate come terapia per far smettere di fumare anche pazienti affetti da asma o da patologie cardiovascolari.
Pertanto, se per le e-cig, le prove scientifiche a supporto della riduzione del rischio sono numerose, per il tabacco riscaldato bisognerà attendere ricerche indipendenti che confermino la loro minore dannosità rispetto al tabacco tradizionale.
Mentre i genitori ascoltano nella stanza accanto, i bambini intervistati raccontano: c’è chi evita di baciare il papà perché puzza di tabacco, chi è cosciente che le sigarette siano dannose per i propri genitori e per questo si preoccupa.
La stessa "la iena" Matteo Viviani, dopo le analisi a campione ha verificato che tutti i liquidi vaporizzatori acquistati con e senza nicotina, non contenevano concentrazioni di metalli pesanti tali da poterli ritenere dannosi.
I risultati, quindi, dimostrano come l’utilizzo di vaporizzatori personali abbinati a liquidi senza nicotina, sia da ritenere di gran lunga meno nocivo rispetto al consumo di sigarette tradizionali.
E come chiosa il LIAF: “qualsiasi tecnologia, strumento o azione volta alla riduzione del danno e del rischio tabagico – purché scientificamente provata - deve essere presa in seria considerazione”.
Vaporart è un’azienda produttrice di liquidi aromatizzati per vaporizzatori personali (ex sigarette elettroniche).
Il processo di studio di nuovi aromi, produzione e confezionamento avvengono completamente in Italia.
L’azienda ha il proprio sito produttivo a Cremosano (CR) dove tutti i processi sono realizzati a norme ISO9001 rispettando i più rigorosi controlli di qualità.
Il nostro Magazzino e la logistica sono ad Albairate (MI), gli uffici amministrativi si trovano nel centro di Milano, mentre la divisione commerciale che comprende anche il call center si trova a Biella in Piemonte.
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