DAL GSE LA CONFERMA DELL'IMPORTANZA DELLE BIOENERGIE NELLO SCENARIO ITALIANO DELLE RINNOVABILI AL 2020.
Il commento di AIEL.
Legnaro (Padova) 16 dicembre 2016. «Le bioenergie, e quindi anche la produzione di energia termica da biomasse, sono la prima fonte di energia rinnovabile nel nostro Paese e confermano il loro ruolo strategico nel futuro delle rinnovabili italiane».
Domenico Brugnoni, presidente di AIEL Associazione italiana energie agroforestali commenta positivamente lo studio del GSE sugli scenari tendenziali delle energie rinnovabili al 2020 pubblicato martedì 13 dicembre.
Nel 2015, l'energia termica derivata da fonti energetiche rinnovabili ha pesato per circa il 50% dei consumi finali lordi, vale a dire 10,6 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) su un totale di 21,1 Mtep (Fonte GSE , dato provvisorio).
Guardando agli scenari al 2020, secondo il Gse la produzione di energia termica da fonti rinnovabili è destinata a mantenere la propria posizione predominante, passando dai 10,6 Mtep del 2015 agli 11,3 nel 2020 qualora si verificassero le condizioni più favorevoli.
Per quanto riguarda le fonti, secondo il GSE nel 2020 le bioenergie rappresenteranno da sole circa il 73% del totale dell'energia termica rinnovabile prodotta (7,7Mtep), seguite dalle pompe di calore con il 24,5% (2,6Mtep), dal solare termico (1,7%) e dalla geotermia (0,8%).
Rispetto a tutta l'energia (122 Mtep) nei consumi finali lordi degli italiani nel 2015 (da fonti fossili + fonti rinnovabili) la quota rinnovabile ha coperto il 17,3%, superando il traguardo prefissato dall'Unione Europea al 2020 (17%).
«Sulla base dei dati prodotti dal GSE possiamo affermare che le bioenergie contribuiscono a produrre quasi la metà di tutta l'energia rinnovabile del nostro Paese - afferma il il direttore generale di AIEL Marino Berton - un quadro ampiamente confermato anche a livello Europeo dove le bioenergie rappresentano il 61% delle rinnovabili e stanno diventando la prima fonte di energia autoctona, sorpassando il carbone. Senza contare - conclude Berton - che le bionergie sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi della COP22 di Marrakech su risparmio energetico e rinnovabili, l'unica soluzione possibile per diminuire le emissioni di gas climalteranti prodotte dalla combustione di fonti fossili e principalmente dal petrolio e dal gas estratti dal sottosuolo del nostro pianeta».
AIEL è l'associazione delle imprese della filiera legno-energia, con sede legale a Roma e sede operativa a Legnaro (Padova) presso il Campus di Agripolis, che da 15 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi (
www.aiel.cia.it).
L'associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, in particolare circa il 70% delle industrie italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie (circa 700 M€ di fatturato).
Sul fronte dei biocombustibili rappresenta circa 150 produttori di legna e cippato e 60 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet.
AIEL ha fondato e gestisce in Italia due sistemi di certificazione: ENplus (pellet) e Biomassplus (legna, cippato e bricchette).
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