Da oltre 15 anni, LifeGate ha messo al centro del suo impegno la lotta per la diffusione di uno stile di vita sostenibile, basato su una migliore efficienza energetica e l'utilizzo delle rinnovabili. La scelta di prendere una posizione netta sul refendum, inoltre, risponde alle richieste sempre più pressanti da parte della propria community composta da oltre 5 milioni di persone
Con questa decisione, LifeGate è la prima azienda ad affiancare Legambiente, le nove regioni proponenti e i vari comitati spontanei nel Comitato Nazionale "Ferma le Trivelle", impegnato a informare i cittadini sui contenuti e sull'importanza della consultazione popolare affinché sia raggiunto il quorum nonostante i tempi ristretti imposti dal Governo. Oltre al suo network informativo, LifeGate metterà a disposizione del Comitato e degli elettori le competenze dell'Amministratore Delegato Enea Roveda e del Direttore Scientifico Simone Molteni.
"Trovo insostenibile la decisione del governo di non accorpare il referendum con l'election day" - ha dichiarato Enea Roveda, CEO di LifeGate. "Penso sia intollerabile spendere più di 300 milioni di euro che potevano essere investiti per start-up dedicate all'innovazione sulle rinnovabili. Per questa scelta incauta, il 17 aprile, si sprecheranno le imposte prodotte da oltre 7 milioni di Italiani nell' intera giornata. Ritengo assurdo che per gli interessi di poche società energetiche, con i soldi dei cittadini, si stia cercando di affossare un referendum e si discuta, per i medesimi interessi, di interventi militari in Libia e in altri paesi."
Tra le motivazioni contenute nel manifesto, non solo la tutela della biodiversità e della cultura di cui è ricco il nostro Paese, ma soprattutto la necessità di dotarci di una strategia energetica e di una politica industriale coerenti, in linea con la transizione in atto ovunque nel mondo verso fonti energetiche rinnovabili, pulite e sicure.
"Abbiamo le conoscenze, la creatività, l'industria e anche il territorio morfologicamente perfetto per cogliere l'opportunità economica offerta dalla transizione energetica in atto. E' un trend globale in cui continueranno ad essere investiti in tutto il mondo miliardi di euro per installare tecnologie pulite, efficienti ed innovative al posto dei tradizionali combustibili fossili" - commenta Simone Molteni, Direttore Scientifico LifeGate. "Per cogliere l'opportunità ed avere un ruolo a livello internazionale abbiamo bisogno di una visione e di una strategia chiara. La Germania, ad esempio, ha pianificato di arrivare al 2050 con l'80% del proprio fabbisogno energetico coperto da fonti pulite e rinnovabili. Non perché la Germania sia più virtuosa di altri, ma perché il sistema paese vede in questo settore una possibilità di sviluppo industriale e tecnologico importante".
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