IL SENSO DELL'ESSERE INSIEME
Di Anna Tuteur, responsabile Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Gallerie Commerciali Itali e Auchan
Sarebbe facile ridurre il senso di un a partnership come quella creata tra Gallerie Commerciali Italia e il Museo A come ambiente ad un semplice concetto di sponsorizzazione. Perchè appoggiare le tematiche ambientali conviene. Lo fanno tutti. Perché è facile. Si investe denaro e tutto finisce li. Senza voler nulla togliere a chi opera in questo modo, mi sento di affermare con forza che noi siamo altro.
La prerogativa ambientale noi la sentiamo – ogni giorno – sulla nostra pelle.
Per questo progettiamo strutture, come questa in cui ci troviamo oggi, che siano armoniche con l'ambiente. E non solo sotto il profilo estetico. La scelta di un centro interrato viene infatti dalla opportunità di un migliore isolamento termico. La scelta degli ampi lucernari viene dalla opportunità di sfruttare al massimo la luce naturale e di adeguare ad essa il livello di quella artificiale. E inoltre l'illuminazione del parco che sovrasta il centro è interamente realizzata con lampade a risparmio energetico alimentate ad energia solare.
Stiamo eliminando inoltre gli shopper in polietilene con sei mesi di anticipo rispetto alle direttive legislative, puntiamo molto sulla filiera corta per abbattere le emissioni degli autoarticolati. Potrei andare avanti con moltissimi altri esempi. Tutti porterebbero inevitabilmente ad un solo, unico e forte concetto.
PER NOI L'AMBIENTE NON E' UNA SCELTA DELL'ULTIMO MINUTO. NON E' NEPPURE UN'OPERAZIONE D'IMMAGINE. E' LA NOSTRA CULTURA.
Per questo la scelta di essere soci fondatori di un museo, l'unico in Europa che si occupa interamente e approfonditamente di ambiente è stata naturale. Come decidere di mettere il proprio patrimonio culturale alla portata di tutti. Tuttavia anche questo grande e importante passo non ci è bastato.
Il Museo "A come Ambiente" è a Torino. Una città a me molto cara e una città altrettanto cara ad Auchan che li' vent'anni fa ha inaugurato la sua avventura italiana. Ma confinare un'esperienza così grande e importante tra le mura di un museo era troppo poco. Sia noi, sia il museo volevamo qualcosa di più. Volevamo creare una mobilitazione su larga scala. Cambiare i comportamenti della gente. Creare un reale momento di cambiamento per la difesa dell'ambiente. E quindi abbiamo deciso di portare il museo fra la gente, anche fra coloro che non si sposterebbero fino a Torino, ma che una o più volte alla settimana affollano i nostri centri per fare la spesa. Cercando così la piena coincidenza della rappresentazione museale con l'esperienza del quotidiano.
Eccoci qui, ai blocchi di partenza. Siamo qui con l' "Energia dotto il naso" e siamo anche a Cuneo con l'"Impronta Ecologica". Da queste due città parte una maratona che porterà i due container per tre anni in giro per l'Italia.
Credo che la scelta di Galleria Commerciali Italia di intraprendere un viaggio del genere sia coraggiosa. Ma si inserisce perfettamente nel nostro modo di intendere il "centro commerciale". Non più semplice luogo di transito da un punto vendita all'altro o di sporadiche iniziative di intrattenimento popolare. La Galleria può essere anche il luogo del dialogo, dell'incontro e del confronto. Uno spazio "vivo" che vive insieme a coloro che li passano il proprio tempo libero
In un periodo in cui il tempo libero è un "bene prezioso" quanto (e forse più) del denaro. Ed ecco che la Galleria diventa quindi punto di incontro, spazio ricreativo e creativo: un "sintonizzatore sociale".
L'esperienza della "Galleria Auchan" da sempre abbraccia questa logica. Anche attraverso operazioni "importanti" e coraggiose. Alcuni esempi? La mostra itinerante "Buio Buio" creata in collaborazione con l'Istituto Italiano dei Ciechi. La presentazione di libri come "Tentativi di Eco-condotta" scritto da Crisitna Gabetti, la popolare sentinella degli sprechi di striscia la Notizia, e molte altre ancora.
Oggi con l'"Energia sotto il Naso" vogliamo creare consapevolezza attorno a quei "piccoli gesti" che possono cambiare il mondo. E a questo punto voglio passare la parola a Carlo Degiacomi, direttore del museo "A come Ambiente" per cominciare insieme a voi questa splendida odissea.