Chiurli, "Tutti assolti perché il fatto non sussiste, eppure sui fondali del Mar Tirreno
giace ancora la metà del carico di fusti dispersi dall'Eurocargo Venezia"
Firenze, 18 marzo 2014
"Come si può dichiarare che il fatto non sussiste quando sui fondali del Mar Tirreno giacciono ancora almeno 70 fusti contenenti materiale tossico? La piena assoluzione dei responsabili della vicenda dell'Eurocargo Venezia affonda il nostro senso della giustizia. Auspichiamo il ricorso da parte delle Istituzioni che si erano costituite parte civile, Regione Toscana in primis". E' quanto dichiara il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) in seguito alla conclusione del processo relativo all'incidente avvenuto a dicembre 2011, quando un cargo del Gruppo Grimaldi perse a largo della Gorgona quasi 200 bidoni tossici.
"Secondo la sentenza – sottolinea Chiurli – il danno ambientale non esiste: ma gli studi provano l'impossibilità di recuperare quasi la metà del carico disperso dalla nave Venezia. Almeno una settantina di fusti contenenti metalli pesanti quali nichel e cobalto, potenziali minacce letali per l'habitat naturale del Santuario dei Cetacei".
"Nonostante gli articoli di cronaca, le sollevazioni del mondo politico, le mozioni votate con grandi concioni nelle assemblee elettive, i responsabili se la caveranno al massimo con una multa da pagare. Speriamo che adesso le Istituzioni non rimangano a guardare", conclude il consigliere Chiurli.
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