ASSEMBLEA LOMBARDY ENERGY CLEANTECH CLUSTER
Alberto Ribolla: come testimonia esempio LE2C il cluster è un modello che porta beneficio alle imprese
Milano, 26 febbraio 2015 – Si è svolta oggi, presso Palazzo Lombardia, l'assemblea del Lombardy Energy Cleantech Cluster, il cluster lombardo per l'energia e l'ambiente. L'incontro, presieduto dal presidente Alberto Ribolla alla sua ultima uscita da presidente del cluster, ha visto la partecipazione dell'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini, ed è stato l'occasione per presentare ai soci i risultati conseguiti dalla nascita del LE2C e dare la linea per l'evoluzione futura del cluster.
Il Lombardy Energy Cleantech Cluster, come illustrato dal presidente Alberto Ribolla nel corso della sua relazione, è infatti in procinto di iniziare un nuovo percorso, sempre più ricco di opportunità per le imprese, le università e i centri di ricerca che lo compongono, anche grazie al riconoscimento formale come cluster tecnologico lombardo per l'energia e l'ambiente da parte di Regione Lombardia e al conseguimento dello status di associazione.
"Dal 2009 ad oggi il Lombardy Energy Cleantech Cluster ha fatto molta strada. Oggi il LE2C è un punto di incontro, dialogo e integrazione fra imprese (grandi e PMI), università, enti di ricerca, soggetti finanziari, pubblica amministrazione e associazioni. Anche a seguito del riconoscimento di Cluster tecnologico regionale per l'energia e l'ambiente, che lo pone come interlocutore privilegiato di Regione Lombardia, per il cluster si prospettano nuove opportunità" ha spiegato Alberto Ribolla, presidente di Lombardy Energy Cleantech Cluster, "su tutte, diventare sempre più uno strumento per la competitività e l'internazionalizzazione delle imprese, ma anche farsi facilitatore tra territorio e amministrazione e avere voce in capitolo nei Piani strategici regionali. LE2C dovrà creare nuove opportunità di business rappresentando il contesto ideale in cui possano prendere forma progetti di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico".
"Confindustria Lombardia – ha aggiunto Ribolla – ha una strategia sui cluster perché, come dimostra l'esempio del LE2C, siamo convinti che sia un modello che porta beneficio alle imprese. Soprattutto in termini dimensionali, di sinergie e internazionalizzazione. Al termine di questi sei anni di presidenza sono contento di lasciare a chi mi succederà un cluster strutturato e con grandi potenzialità" ha concluso Alberto Ribolla, ringraziando Regione Lombardia: "senza il programma DRIADE e l'azione di governance a sostegno dei Cluster tecnologici tutto questo non sarebbe stato possibile".
Nel suo intervento, l'Assessore regionale Mario Melazzini ha esordito rivolgendo un particolare ringraziamento al Presidente Ribolla "per il suo profondo impegno, la sua dedizione e professionalità dei suoi sei anni di presidenza che hanno portato questo cluster a grandissimi risultati, divenendo espressione di eccellenza e innovazione in ambito di ricerca e produttivo in grado di costruire concrete e importanti ricadute per tutto il territorio lombardo in termini di sviluppo. E' con la convinzione che i cluster tecnologici svolgano un'azione di governance intermedia tra Regione Lombardia e il territorio, facilitando l'inclusività anche delle piccole realtà, che abbiamo messo in campo strumenti che supportino le attività funzionali al loro sviluppo e valorizzazione, destinando a tale scopo un importo complessivo pari a un milione di euro per il biennio 2014-2015: la nostra priorità è rafforzare questo impegno, implementando le azioni in tale direzione".
"Nel nuovo percorso che sta per iniziare per questo Cluster – ha affermato Melazzini - Regione Lombardia vuole continuare ad operare in modo concreto al fianco delle imprese, delle università e dei centri di ricerca coinvolti, affinché siano sempre più protagonisti nella creazione di un ambiente favorevole a recepire le evoluzioni del mondo della ricerca e dell'innovazione, chiavi fondamentale per crescere".
Nell'immediato futuro il LE2C si propone di diventare un catalizzatore di fiducia per le imprese aderenti e i centri di ricerca, essere un driver per i processi di internazionalizzazione, innovazione e ricerca, dare valore aggiunto alla presenza sui mercati in termini dimensionali e passando dal supply chain al value chain.
Nato nel 2009 su iniziativa di 8 aziende nel campo della termo elettromeccanica oggi il Lombardy Energy Cleantech Cluster è composto da 108 aziende, fra grandi gruppi e PMI – per un totale di 31.000 addetti e 23 miliardi di fatturato –, 5 enti della pubblica amministrazione, 8 Università e centri di ricerca, 4 istituti bancari, 15 associazioni industriali e enti no profit. Nel 2011 è stato il primo cluster italiano a ottenere la certificazione di eccellenza Bronze label e attualmente è in attesa della Gold Label. Dal 2013 è parte di una delle European Strategic Cluster Partnerships e nel 2014 è stato riconosciuto Cluster Tecnologico Lombardo per l'Energia e l'Ambiente. Il LE2C ha dato vita a 6 commissioni tematiche che vedono il mondo della ricerca e quello dell'impresa in stretta collaborazione per la R&D e l'innovazione nei seguenti ambiti: Energia convenzionale e nucleare, Energie rinnovabili, Smart Grid, Efficienza energetica, Gestione e trattamento acque, Edilizia sostenibile.
Tra i principali risultati conseguiti in questi anni dal cluster vi sono: l'ingresso come membro nell' INTERNATIONAL CLEANTECH NETWORK (ICN) che vede associati i cluster leader a livello mondiale nel settore cleantech, lo sviluppo di due Progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico (TT) a livello nazionale ed europeo gestiti direttamente dal cluster, la creazione di una piattaforma di business network, la convocazione di 18 riunioni delle Commissioni tematiche e di 5 conferenze B2B, più di 200 incontri individuali e site visits, le disseminazioni delle opportunità di business legate al progetto ITER.
Il consiglio direttivo del Lombardy Energy Cleantech Cluster è composto da: ABB, Marcegaglia Euroenergy, Enel Distribuzione, Elettromeccanica Colombo, Borio Mangiarotti, CannonBono, SicesGroup, Eni Saipem, Robur, ECM, Stf, Boldrocchi, Donelli Alexo, Ars Aedificandi, Euroimpresa, LIUC, Politecnico di Milano, Università degli Stuydi di Milano Bicocca, RSE, CNR.
Le associazioni confindustriali che compongono il LE2C sono: Confindustria Alto Milanese, Assolombarda, Confindustria Bergamo, UNIVA, Unindustria Como, ANCE.
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