Il
CDCA – Centro di Documentazione Conflitti Ambientali in collaborazione con l'
associazione A Sud
presenta:
L' ATLANTE ITALIANO DEI CONFLITTI AMBIENTALI
Evento di presentazione
LUOGO E DATA
- venerdì 13 marzo 2015 | h.17.30
- c/o Libreria Fandango | Via dei Prefetti n.22 – ROMA
INTRODUCE E MODERA
- Marica Di Pierri | Presidente CDCA – Centro Documentazione Conflitti Ambientali
INTERVENGONO
- Joan Martinez Alier | Economista | Dip. Economia Ecologica UAB – Univ. Autonoma Barcellona
- Roberta Pirastu | dip. Biologia e Biotecnologia C. Darwin - La Sapienza | Vicepresidente Ass. Italiana Epidemiologia | Membro equipe di ricerca Studio epidemiologico Sentieri – ISS
- Mario Cervino | Fisico | Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR-ISAC | Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima
- Ferdinando Laghi | Vicepresidente Nazionale ISDE – Medici per l'Ambiente
- Francesca Nava | Giornalista La7 | Vincitrice Miglior inchiesta italiana Premio Ilaria Alpi 2014
- Marianna Stori | Ricercatrice CDCA | Coordinatrice equipe di mappatura Atlante Italiano
Saranno presenti e interverranno rappresentanti delle realtà territoriali che hanno collaborato alla mappatura dei conflitti ambientali contenuti nell'Atlante.
Tra essi: Forum Italiano Movimenti per l'Acqua | Coordinamento Nazionale No Triv | Coordinamento Comitati Sardi | Comitato Passeggino Rosso Brindisi | Attitudine No Expo | Comitato Spezia Via dal Carbone | Comitato No Tap | Comitato No Muos Niscemi ed altri.
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Una mappa nazionale della (in)giustizia ambientale
Il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, aperto a Roma nel 2007, è lieto di invitarvi all'evento pubblico di presentazione della prima piattaforma web italiana geo referenziata, di consultazione gratuita, costruita assieme a dipartimenti universitari, ricercatori, giornalisti, attivisti e comitati territoriali, che raccoglie le schede descrittive delle più emblematiche vertenze ambientali italiane. Dal Vajont a Casal Monferrato, da Taranto a Brescia, dalla Terra dei Fuochi alla Val di Susa, dalle zone di sfruttamento petrolifero alle centrali a carbone, dai poli industriali all'agroindustria, dalle megainfrastrutture alle discariche, un atlante delle emergenze ambientali italiane e delle esperienze di cittadinanza attiva in difesa del territorio e del diritto alla salute.
L'archivio, che al momento del lancio conterrà oltre 100 schede di conflitto, in continua espansione ma di rapida consultazione attraverso un sistema di filtri progressivi ed è pensato per essere utilizzato da ricercatori, giornalisti, docenti, studenti, cittadini, enti locali ed istituzioni pubbliche aventi come mission la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica.
Mappatura partecipata
Una volta on-line, il portale diventerà strumento di mappatura partecipata: registrandosi come utenti, comitati territoriali, ricercatori, e società civile in qualunque forma organizzata potranno caricare direttamente sul portale, seguendo le semplici istruzioni e compilando il formulario predisposto, schede monografiche inerenti specifici conflitti ambientali che, previa validazione da parte dell'equipe di ricerca del CDCA, entreranno a far parte della mappatura visibile sulla home page dell'Altante.
In tal senso il portale mira ad essere non solo un archivio in continua crescita, ma strumento di produzione diffusa di documentazione, di partecipazione cittadina e di messa in rete di realtà territoriali oltre che strumento di visibilità e denuncia dei fattori di rischio ambientale presenti da nord a sud del paese.
Contributors
Le schede contenute nell'Atlante sono state realizzate da ricercatori universitari, giornalisti esperti di tematiche ambientali ed attivisti, a stretto contatto con le realtà territoriali attive sui singoli casi. Contengono inoltre una nutrita bibliografia utile ad approfondire ogni aspetto tematico o specifico del singolo conflitto.
L'Atlante Globale dei conflitti: EjAtlas
L'Atlante italiano è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo di ricerca Ejolt, finanziato dalla Commissione europea (7° Programma Quadro, DG Ricerca) che ha coinvolto per 5 anni di lavoro su conflitti e giustizia ambientale oltre 20 partner internazionali tra università e centri studi indipendenti. Il progetto (
www.ejolt.org) ha elaborato report e raccomandazioni per la commissione europea sulle normativa ambientali e la gestione delle risorse e costruito l'Atlante Globale della Giustizia Ambientale, contenente circa 1.400 casi di conflitto in tutto il mondo, alla cui elaborazione il CDCA ha partecipato attivamente. L'atlante globale è consultabile alla pagina
www.ejatlas.org.
L'Atlante italiano si configura come corposo focus paese della mappatura globale, coordinato dall'equipe di ricerca del CDCA e realizzato in lingua italiana per permetterne la fruizione all'interno del territorio nazionale.
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