"Siamo un gruppo numeroso e articolato di associazioni ambientaliste, cittadini, un ex sindaco di Marsciano, due proprietari di dimore storiche, tre professori universitari ed un grande scienziato – si legge nella nota di Italia Nostra, Legambiente Umbria, Associazione Per la Salvaguardia e lo Sviluppo del Contado di Porta Eburnea, Amici di Morcella e Comitato di S. Biagio – e il 9 settembre saremo presenti al giudizio del TAR per difendere il Contado di Porta Eburnea dalla cementificazione selvaggia. Abbiamo deciso infatti di intervenire ad opponendum contro la Regione Umbria e il Comune di Marsciano che hanno richiesto al TAR di sospendere l'efficacia del decreto emanato il 25 maggio dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) che ha dichiarato l'area del Contado di Porta Eburnea di notevole interesse pubblico ai sensi del Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. n. 42/04).".
Si tratta di quel lembo di territorio a sud-ovest di Perugia di 58 kmq, che segue i corsi dei fiumi Caina e Nestore, che formarono in tempi antichissimi il confine ovest del "Corridoio Bizantino". E' un'area piena di colline e boschi di inusuale bellezza ed ha oltre 50 edifici storici tutelati dal MiBACT, fra i quali monasteri, castelli, palazzi, borghi medievali, torri antichissime e cappelle affrescate. Molte dimore storiche sono nate oltre 1400 anni fa, ai tempi dell'invasione longobarda. Da fortezze sono state poi trasformate prima in monasteri e poi in borghi.
"Questo immenso patrimonio edilizio fa parte della nostra storia e della nostra cultura – continuano le associazioni - ed è una vivida testimonianza del genio delle generazioni passate nel trasformare, all'inesorabile mutare dei tempi, la funzione degli edifici. Dal 2005 questo raro patrimonio è minacciata da un'espansione edilizia esponenziale quasi incontrollata e incoerente, causata fra l'altro dallo spostamento degli ospedali universitari a San Sisto e dalla forte inclinazione degli enti locali ad avallare queste spinte".
"Interveniamo contro i ricorsi della Regione Umbria e del Comune di Marsciano – concludono le associazioni - perché siamo convinti che la nostra Regione potrà uscire dalla grave crisi che l'attanaglia solo se avrà la capacità di creare economia dalle sue bellezze più preziose, dal paesaggio, dal patrimonio culturale, ambientale e naturalistico. L'edilizia, tra l'altro di pessima qualità, consuma solo territorio e impoverisce l'economia, che invece potrebbe trovare una spinta positiva nel turismo culturale e naturalistico, nell'enogastronomia, nell'agricoltura biologica, l'artigianato locale e le manifatture di alta qualità, compreso l'edilizia specializzata in restauri e risanamenti conservativi."
Legambiente Umbria, Italia Nostra Umbria, Associazione per la Salvaguardia e lo Sviluppo del Contado di Porta Eburnea",Associazione Amici di Morcella, Comitato di S. Biagio, dott. Mario Tiberi, prof. Sperello di Serego Alighieri, prof. Paolo Della Torre, prof. Giuseppe Tullio, Peter Johnson.Un nutrito gruppo di associazioni Il 9 settembre 2015 è fissata un' udienza al TAR per discutere la richiesta della Il MiBACT sarà difeso dall'Avvocatura dello Stato.
Nessun commento:
Posta un commento