CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Le ultime news sull'Eco-Sostenibilità

Le ultime notizie di AlternativaSostenibile.iy

Cerca nel blog

martedì 1 marzo 2016

Animali, piccione di città: 10 regole Lipu per migliorare convivenza

LE BUONE NORME

PICCIONE DI CITTA': IL DECALOGO DELLA LIPU

PER UNA PACIFICA CONVIVENZA

Le nuove linee guida per la corretta gestione della specie, a disposizione delle amministrazioni comunali di tutta Italia e dei cittadini.

"Con una strategia seria e integrata, la buona convivenza è possibile".

 

Dieci regole per una gestione corretta e una convivenza pacifica con l'uomo. La Lipu-BirdLife presenta oggi il nuovo Documento sul piccione di città (Columba livia forma domestica), un vero e proprio manuale per la gestione di questa specie, tra le più conosciute perché presente da tempo immemore accanto all'uomo e nidificante con grandi numeri nella quasi totalità delle città italiane.

 

Addomesticato migliaia di anni fa, utilizzato per scopi alimentari o di comunicazione, oggi il piccione, a causa di un incremento demografico nel secondo dopoguerra (dopo la fuga dagli allevamenti o l'abbandono da parte dell'uomo) sta creando qualche problema di convivenza, soprattutto nelle città.

 

In alcuni casi il piccione viene ritenuto responsabile di sporcare marciapiedi, edifici e monumenti storici e artistici (si veda il recente caso della cattedrale di Noto), ma anche di causare danni alle produzioni agricole o di interferire col traffico aeroportuale (rischi di birdstrike). Situazioni affrontate troppo spesso dalle istituzioni con provvedimenti emergenziali e sostanzialmente inutili, oltre che irrispettosi del benessere degli animali e degli equilibri ecologici (come la falconeria) quando non addirittura violenti (come le uccisioni o gli avvelenamenti diretti).

 

Aggiornando e integrando un documento diffuso in passato, la Lipu ha realizzato un Documento da cui è possibile estrarre una sorta di decalogo per una gestione corretta della specie, dieci regole per le istituzioni e la gente affinché si possa arrivare a una pacifica e duratura convivenza, nel rispetto delle esigenze di decoro e igiene urbana ma anche degli animali e delle loro esigenze ecologiche.

 

"Il nostro Documento si basa su tre messaggi basilari per una corretta gestione del piccione, da cui derivano le regole che vogliamo diffondere – afferma Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu -  Il primo riguarda il comportamento dell'uomo, il secondo l'esigenza di una strategia integrata, che coinvolga operatori, cittadini e istituzioni, e il terzo la necessità specifica di ridurre i siti di nidificazione e il cibo a disposizione della specie, che non dà veri benefici ai piccioni e anzi, paradossalmente, può creare loro problemi. Solo così si possono ottenere buoni risultati e una gestione soddisfacente per tutti".

 

Nel decalogo della Lipu, basato su evidenze scientifiche, studi e ricerche effettuate in più parti d'Italia e pareri internazionali, sono tante le tecniche corrette di gestione e le linee di intervento da attuare. Tra i metodi consigliati 1) la progettazione architettonica consapevole, ossia la realizzazione di edifici che non incentivino la presenza e la nidificazione del piccione senza impedire l'accesso ad altre specie come rondoni, passeri, rapaci e pipistrelli; 2) l'utilizzo di dissuasori di appoggio incruenti e adatti al particolare architettonico; 3) l'uso di reti antintrusione per impedire l'accesso dei piccioni in balconi, capannoni, cortili, porticati e torri campanarie, fatto salvo il periodo riproduttivo e senza impedire ad altre specie (rondoni, passeri, codirossi e pipistrelli) l'accesso a tali aree; 4) la gestione dell'alimentazione, che stabilisca limiti alla somministrazione di cibo aggiuntivo e poco nutriente (come pane e pasta), considerato che il piccione trova già nelle città e nelle aree circostanti cibo in abbondanza, ma che anche migliori lo smaltimento dei rifiuti e l'igiene pubblica; 5) campagne di informazione e sensibilizzazione verso pubblico e operatori, basati su dati etici, contenuti tecnici e scientifici; 6) l'incremento dei predatori naturali, tramite l'installazione di nidi artificiali per il falco pellegrino e l'allocco (rapaci presenti nelle città) o la taccola; 7) l'allestimento di colombaie nei parchi urbani, gestite direttamente dai Comuni, che possano dare soddisfazione ai colombofili senza creare problemi alla città, permettendo anche il controllo sanitario; 8) l'effettuazione di censimenti e monitoraggi, fondamentali per un'efficace strategia di gestione del piccione; 9) il miglioramento dell'igiene pubblica e 10) l'utilizzo, in ambiti diversi da quelli urbani, di deterrenti ottici e integrati, ad esempio negli aeroporti e per la prevenzione dei danni in agricoltura.

 

Tra i metodi non consigliati dalla Lipu, nel Documento compaiono le catture e gli abbattimenti, la cattura e il trasferimento di soggetti, la sterilizzazione chimica e la falconeria. "Quest'ultima, oltre che essere eticamente inaccettabile – spiega il presidente Lipu – si basa sul presupposto errato che la preda abbandoni l'area in presenza del predatore. Semmai, la preda si limita a nascondersi alla sua vista, per poi tornare a frequentare l'area e anche a nidificarvi, come dimostrano i nidi che il piccione ha realizzato in città anche nei pressi di quelli costruiti dal falco pellegrino".

 

No agli allarmismi e alle false soluzioni, sì alle giuste tecniche e alla tolleranza ragionevole. E' dunque questo il messaggio che viene dal Documento Lipu e la cura, scientificamente fondata e culturalmente positiva, per affrontare nel modo migliore la questione dei piccioni di città così come ogni conflitto relazionale tra l'uomo e la natura.

 

 

1° marzo 2016



--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *