Roma, 14.09.2016 – "Il business dei rifiuti in Veneto creato e portato avanti con la complicità di Governo e Regione è ancora 'a piede libero', non conosce crisi ed è riconducibile alle stesse imprese e dirigenti collusi. Un esempio fra tutti, la famiglia Colucci, noti finanziatori delle cene elettorali di Renzi, a cui fa capo la Daneco, società che gestisce la discarica di Pescantina, a Verona, divenuta un lago di percolato profondo 40 metri. La soluzione per risanarla? Ricoprirla con 1,7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, come indicato nel progetto regionale sottoposto a Valutazione d'Impatto Ambientale scritto dagli stessi tecnici della Daneco. È questo il 'sistema rifiuti' che ha foraggiato anche l'ascesa di Renzi a Palazzo Chigi e che va distrutto una volta per tutte". Lo affermano i deputati veneti del M5S a margine del voto favorevole alla risoluzione relativa alla relazione territoriale sulla regione Veneto, approvata in Commissione parlamentare Ecomafie. "Ad oggi né il Governo Renzi né la Regione Veneto hanno dato un segnale di discontinuità con questo sistema malato – spiega il parlamentare 5stelle, Albero Zolezzi, durante la dichiarazione di voto in Aula – È di queste ore la notizia dell'arresto di Alessia Pagnin , dirigente della Coimpo di Rovigo, nell'ambito di un'inchiesta sullo smaltimento di fanghi anche in aree di pregio agroalimentare di altre regioni, come la Toscana, che vedrebbe un collegamento con i Casalesi. Tuttora sono le aziende che gestiscono i rifiuti a dettare la linea alle istituzioni. Sono ancora operanti sul territorio le aziende del sistema messo in piedi da Fabio Fior, dirigente della Regione Veneto arrestato nel 2014, per associazione a delinquere. È stato lui a creare, da dirigente regionale, la procedura in base alla quale un'azienda deve richiedere l'autorizzazione ambientale, non solo alla Regione, ma anche a un 'terzo controllore' rappresentato da aziende presso le quali Fior era consulente o aveva delle quotazioni. Oggi questa procedura è formalmente abrogata ma alcune di queste aziende legate a Fior sono ancora attive nel Veneto presso gli impianti e possono persino rinnovarne le autorizzazioni ". "Ma i volti del sistema rifiuti in Veneto sono molteplici, dall'amianto che doveva essere smaltito in Germania e finito invece nelle discariche abusive venete fino ai Pfas, le sostanze tossiche che hanno inquinato le falde acquifere, contaminando centinaia di migliaia di persone. Come ha reagito il Governo Renzi? Con un decreto che, anziché risolvere l'emergenza sanitaria Pfas, l'ha di fatto condonata aumentando di sette volte i limiti-soglia ammessi per legge. Chiediamo che il Governo Renzi e la Regione Veneto, reduce dalla gestione fallimentare di Lega Nord e Forza Italia, inizino a fare gli interessi dei cittadini e applichino la risoluzione approvata oggi in Parlamento".
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