(Parma, 18 aprile 2017) Fiere di Parma sceglie la sostenibilità e si avvia a diventare un campione nella produzione di rifiuti compostabili, nel segno di un'economia circolare in cui nulla è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa. A partire da Cibus Connect, - che ospiterà centinaia di show coking con un esercito di top chef all'opera grazie ai quali sarà possibile apprezzare la bontà dei prodotti esposti - tutti i pasti verranno consumati utilizzando solo stoviglie usa e getta in bioplastica MATER-BI, le degustazioni dei prodotti da forno servite con carta compostabile in MATER-BI prodotta dalla cartiera di Rivignano (UD), smaltibili con la raccolta differenziata dell'organico.
Con il marchio MATER-BI Novamont produce e commercializza un'ampia famiglia di bioplastiche, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI 13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana. I prodotti in MATER-BI, smaltibili assieme agli scarti alimentari, consentono di ottimizzare la gestione dei rifiuti riducendone l'impatto ambientale e contribuiscono allo sviluppo di sistemi virtuosi con enormi vantaggi lungo tutto il ciclo produzione-consumo-
"Una scelta di grande visionarietà quella della Fiera di Parma – ha commentato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont - che ci auguriamo segni la strada per il settore fieristico per il quale il tema della produzione dei rifiuti e del loro impatto sull'ambiente è assolutamente critico. Coniugare la cultura della promozione commerciale e dei connessi servizi di ospitalità a pratiche virtuose di sostenibilità significa compiere una scelta coraggiosa e di profondo rispetto per il nostro territorio e per le risorse, limitate, di cui disponiamo".
Le componenti essenziali per la produzione delle bioplastiche MATER-BI sono amido di mais e oli vegetali, non modificati geneticamente e coltivati in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale, creando filiere integrate che vanno ben oltre le bioplastiche stesse, in sinergia con il cibo e con la qualità dei territori attraverso l'applicazione di una continua innovazione.
I prodotti compostabili realizzati in MATER-BI rappresentano soluzioni capaci di chiudere il cerchio dell'economia, perché nascono dalla terra e ritornano alla terra. Evitano infatti lo smaltimento in discarica e contribuiscono alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l'erosione dei suoli. Sono prodotti in grado di creare valore diffuso lungo tutta la filiera, trasformando problemi locali in imperdibili opportunità di cambiamento e di sviluppo.
A Cibus Connect esporranno 400 aziende, tra cui 50 produttori selezionati da Slow Food, che presenteranno i loro prodotti nuovi, grazie anche a numerosi show cooking, ed incontreranno migliaia di buyer, sia esteri che italiani. Marcello Zaccaria e Luca Zanga (allo stand Barilla), Daniele Zennaro (per Valbona), Tano Simonato (Consorzio Prosciutto di Parma), Renato Bosco (Levoni), Andrea Nizzi (Coppini e Delicius), Francesco Miselli (Terra del Tuono), Franco Boeri (Olio Roi), Cristian Broglia (Umberto Boschi), Leonardo Naccarelli (Delverde), Carmine Fania (Olearia Clemente) sono alcuni degli chef che animeranno le giornate di Cibus Connect. Tra gli espositori, per la prima volta, ci sarà anche un gruppo di 45 produttori selezionati da Slow Food che propongono al mercato prodotti raffinati come le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio (Gran Sasso di Giulio Petronio), le Mele rosa dei Monti Sibillini (Le Spiazzette di Gravucci Massimo), la Birra Alta Quota (Cittareale), la carne della Razza Piemontese (La Granda), l'Uva Montonico (Francesca Valente).
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento