E' stato presentato lo scorso 29 maggio, presso la Sala Auditorium del Politecnico di Milano, il progetto LIFE-Inno.Pro.Wire, nato dalla partnership tra il Gruppo Industriale Maccaferri (con Officine Maccaferri SpA e SAMP SpA) e RadiciGroup (con Radici Novacips SpA) e finanziato nell'ambito del programma LIFE+ - strumento finanziario europeo dedicato all'ambiente.
Il progetto, sviluppato nel corso di tre anni, ha consentito l'elaborazione di un processo innovativo e a minore impatto ambientale, per la produzione ecosostenibile di fili di acciaio estrusi - utilizzati per la realizzazione di strutture protettive e di contenimento in rete metallica – grazie all'utilizzo di tecnopolimeri a matrice poliammidica (PA6 a marchio RADILON®) in alternativa al PVC.
In linea con gli obiettivi dell'Unione Europea che - con una quota media di 6 mio di tonnellate annue - è una delle più importanti aree industriali di produzione di fili metallici, LIFE-Inno.Pro.Wire consente altresì la riduzione dell'impiego di materia prima – derivante anche dal riciclo di scarti industriali - tramite la riduzione degli spessori dei rivestimenti polimerici, garantendo tuttavia le medesime prestazioni tecniche.
"Attraverso l'ottimizzazione del ciclo produttivo e lo sviluppo di soluzioni alternative, grazie all'impiego di materiali eco-sostenibili per il settore dell'edilizia e della geotecnica, abbiamo sviluppato una metodologia replicabile che consentirà di immettere nel mercato, in un prossimo futuro, fili d'acciaio ottenuti da una produzione a basso impatto ambientale, centrando in pieno l'obiettivo dell'UE di trasformare la sua importante area produttiva in un'economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell'impiego delle risorse, verde e competitiva" – ha commentato Francesco Ferraiolo, General Manager del Maccaferri Innovation Center S.r.l. di Officine Maccaferri Group.
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento