Bologna 11 giugno, 2017 – Tutela del suolo, della biodiversità e del benessere dell'uomo sono le caratteristiche che fanno del biologico l'agricoltura del futuro. Questo è il messaggio che FederBio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica, vuole lanciare in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente.
La minaccia dell'agricoltura industriale
224 sono i pesticidi ritrovati dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale in oltre il 60% delle acque superficiali e in oltre il 30% di quelle profonde. Dati che evidenziano la precarietà delle condizioni del nostro ambiente; l'uso indiscriminato di sostanze chimiche tossiche da parte dell'agricoltura industriale ha infatti portato alla progressiva scomparsa della sostanza organica, alla contaminazione dei prodotti che arrivano sulla tavola degli italiani, per non dire dell'incremento della antibiotico-resistenza indotta dall'abuso di farmaci negli allevamenti intensivi.
Dalle rilevazioni condotte nel 2015 da ARPA, ASL e Istituti Zooprofilattici, è emersa la presenza di pesticidi nel 66.1% della frutta e nel 30,9% degli ortaggi. L'inquinamento degli alimenti è un problema sempre più concreto, e proprio in questi giorni, è al centro del dibattito europeo per la contaminazione del gilfosato, potente erbicida, sulla cui cancerogenicità le autorità competenti hanno espresso pareri discordi, che è stato riscontrato nelle urine del 100% delle 14 donne incinte sottoposte dalle analisi condotte dal mensile dei consumatori Il Salvagente.
Responsabile dell'impoverimento del suolo e della qualità dei suoi frutti, l'agricoltura industriale è anche la prima causa di inquinamento dell'aria. Lo studio "Significant atmospheric aerosol pollution caused by world food cultivation" (Earth Institute - Columbia University 2016) ha messo in luce come i fertilizzanti azotati utilizzati dall'agricoltura industriale, e l'allevamento intensivo degli animali siano tra i maggiori responsabili dell'aumento del particolato fine, che provoca malattie e morti premature.
Il biologico alleato dell'ambiente
Da sempre schierata per la tutela dell'ambiente, FederBio mette in luce la necessità di un'agricoltura attenta alla preservazione dell'ambiente e propone l'agricoltura biologica come valido alleato per la tutela dell'ambiente e della sicurezza alimentare degli italiani.
All'agricoltura biologica sono associati benefici legati alla qualità dell'ambiente, all'incremento della produttività a medio e a lungo termine, alla riduzione sostanziale della necessità di irrigazione e alla diminuzione dei livelli di inquinamento delle acque.
Inoltre, i vantaggi cumulativi legati al metodo biologico – come l'assenza di fertilizzanti sintetici, l'apporto di sostanza organica compostata nel terreno, il sequestro di carbonio da parte del suolo, la riduzione delle emissioni agricole di anidride carbonica e dell'utilizzo di energie fossili - determinano un potenziale di riduzione dei gas serra pari a 5.1-6.1 GT (miliardi di tonnellate) di CO2 equivalenti. Questo significa che una conversione globale ai metodi di gestione biologica trasformerebbe l'agricoltura da principale fattore di cambiamento climatico ad attività a impatto climatico zero.
Il cibo biologico è buono e fa bene
I benefici legati al metodo biologico interessano anche la salute degli italiani. Il rapporto scientifico commissionato l'anno scorso dal Parlamento europeo ha evidenziato che il consumo di cibo biologico è correlato alla riduzione del rischio di malattie allergiche e di obesità e alla diminuzione degli effetti negativi sullo sviluppo cognitivo e neurologico dei bambini causati dagli attuali livelli di esposizione a insetticidi, durante la gravidanza e l'infanzia.
Le colture biologiche hanno un tenore di cadmio inferiore a quelle convenzionali, il latte e la carne biologici presentano una maggior quantità di acidi grassi omega3, il rifiuto degli antibiotici nella produzione animale riduce al minimo il grave problema dell'antibiotico resistenza, con benefici per la salute pubblica potenzialmente considerevoli.
"Vogliamo cogliere l'occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente– dichiara Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – per evidenziare come l'agricoltura biologica rappresenti la vera alternativa all'agricoltura industriale e per sottolineare come il nostro Paese sia sempre più cosciente delle potenzialità e dei benefici associati al metodo bio. L'Italia è il sesto Paese al mondo per superficie sottratta all'uso dissennato della chimica in agricoltura, il nono per incidenza dell'agricoltura biologica rispetto a quella complessiva e per tasso d'incremento delle superfici biologiche. Una consapevolezza e un'attenzione che passa anche attraverso le scelte dei consumatori, nell'ultimo anno l'83% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto bio (AssoBio/Nielsen)".
FederBio è una federazione di rilevanza nazionale nata nel 1992, per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell'agricoltura biologica e biodinamica, avente l'obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell'ambito di tavoli nazionali e regionali. È socia di IFOAM e ACCREDIA, l'ente italiano per l'accreditamento degli Organismi di certificazione. Attraverso le organizzazioni attualmente associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, in cui si riconoscono le principali realtà attive in Italia nei settori della produzione, trasformazione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.La Federazione è strutturata in sezioni soci tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni Culturali. FederBio è dunque un'entità multiprofessionale, tesa a migliorare e ad estendere la qualità e la quantità del prodotto alimentare ottenuto con tecniche di agricoltura biologica e biodinamica, attraverso regole deontologiche e professionali, in linea con le norme cogenti e con le direttive IFOAM. In particolare, FederBio intende garantire la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati, vincolati in questo senso da un Codice Etico e si preoccupa di verificare l'applicazione degli standard comuni.
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