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giovedì 8 giugno 2017

Medimex 2017: Ecofesta Puglia trasforma la plastica destinata alla discarica in plettri con la stampante 3d



Medimex 2017: con Ecofesta Puglia è tutta un'altra musica!

Le bottiglie di plastica recuperate durante la kermesse barese saranno trasformate
in plettri grazie alla stampante 3d alimentata da energia fotovoltaica di Ecofesta Puglia,
la certificazione volontaria che riduce l'impatto ambientale degli eventi.

Il Medimex sarà un evento ecofriendly con interventi mirati per la raccolta differenziata assistita statica
e mobile, attività di animazione ambientale e tanta innovazione ecologica

9-10 giugno 2017
Torre Quetta, Largo Giannella e Piazza Prefettura - Bari

Può una bottiglia di plastica destinata alla discarica diventare una rockstar? 
Sì se trasformata in plettri grazie alla stampante 3d alimentata da energia fotovoltaica di Ecofesta Puglia, la certificazione volontaria che riduce l'impatto ambientale degli eventi. L'intervento sarà realizzato al Medimex 2017 special edition, International Festival & Music Conference dal 9 al 10 giugno a Bari promosso da Puglia Sounds che propone un fitto programma di concerti ad ingresso gratuito nel capoluogo pugliese. 

Per promuovere l'intervento di trasformazione dei rifiuti in diretta è stato realizzato il video "Medimex 2017: con Ecofesta Puglia è tutta un'altra musica!" e sensibilizzare il pubblico sull'importanza di riciclare correttamente possibile anche durante i concerti.

Ecofesta Puglia, in collaborazione con CulturAmbiente Group, renderà il Medimex 2017 special edition un evento amico dell'ambiente con interventi mirati per la raccolta differenziata assistita statica e mobile, attività di animazione ambientale e tanta innovazione ecologica con la stampante 3d che riutilizza in diretta la plastica recuperata durante l'evento. 

Le postazioni per la raccolta differenziata assistita alle coloratissime isole ecologiche, informazione e sensibilizzazione ambientale in occasione dei concerti live di Torre Quetta, Largo Giannella e Piazza Prefettura

Per la kermesse barese, Ecofesta Puglia presenta anche un simpatico test dedicato ai frequentatori dei concerti, per scoprire la propria impronta ecologica durante i concerti. 

L'evento è certificato "100% energia verde Dolmiti energia".

Una certificazione per rivoluzionare gli eventi
Ecofesta Puglia è la certificazione volontaria unica in Italia che interviene per ridurre l'impatto ambientale degli eventi con l'obiettivo di rivoluzionare sagre, concerti e manifestazioni culturali coinvolgendo direttamente i suoi partecipanti. 

Nel 2012 è stata co-finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con il bando Smart Cities and Communities and Social Innovation ed è riconosciuta ISO 20121 - standard internazionale dei sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi. Il regolamento Ecofesta Puglia è stato ratificato ufficialmente dall'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia che ne ha riconosciuto il valore aggiunto in termini di contributo allo sviluppo sostenibile del territorio. 

L'intervento di Ecofesta Puglia è realizzato in collaborazione con CulturAmbiente Group, un network di 3 realtà pugliesi che lavorano da 10 anni al servizio dell'ambiente. Compostaggio di comunità e domestico, laboratori didattici, progettazione di sistemi di gestione sostenibili, campagne di comunicazione green, consulenza ambientale e brevetti green sono i principali servizi e prodotti offerti.

Ridurre, differenziare, informare
Ecofesta Puglia è un modello innovativo che trasforma gli eventi in un'occasione di sensibilizzazione e animazione sulle pratiche green attraverso attività di differenziazione dei rifiuti, riduzione delle emissioni di CO2 e informazione e sensibilizzazione ambientale.


Scheda di presentazione della certificazione volontaria
"Ecofesta Puglia"

"Ecofesta Puglia" è una certificazione volontaria che interviene per ridurre l'impatto ambientale degli eventi (sagre, concerti, eventi culturali). Nata in via sperimentale nel 2011 in ambito associativo, è vincitrice nel 2012 del bando "Smart Cities and Communities and Social Innovation" finanziato dal PON Ricerca e Competitività per le Regioni della Convergenza - Codice Progetto PON04a3_00436 finanziato a valere sull'Asse II: "Sostegno all'Innovazione" - Obiettivo Operativo 4.2.1.3 "Azioni Integrate per lo sviluppo sostenibile e la diffusione della società dell'informazione 2007-2013" sostenuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Titolo del progetto "La Tradizione fa Eco – modello di sostenibilità per innovare la tradizione e rivoluzionare gli eventi pugliesi" presentato da tre giovani innovatori pugliesi: Roberto Paladini, Ilaria Calò e Loreta Ragone.

Il modello è certificato ISO 20121 - standard internazionale dei sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi che garantisce, a livello internazionale, la sostenibilità della progettazione e realizzazione delle attività e dei processi sviluppati negli eventi da "Ecofesta Puglia" nel rispetto dei principi e dei requisiti della ISO 20121: 2012. Nel 2014, inoltre, la stessa Regione Puglia, tramite l'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente ha ratificato il regolamento riconoscendone il valore aggiunto in termini di contributo allo sviluppo sostenibile del territorio attraverso interventi di innovazione sociale.

Ridurre, differenziare, informare
"Ecofesta Puglia" è un modello unico in Italia che trasforma gli eventi in un'occasione di sensibilizzazione e informazione sulle pratiche green per i fruitori dell'evento attraverso attività di differenziazione dei rifiuti, riduzione delle emissioni di CO2 e informazione e sensibilizzazione ambientale. 

A differenza degli altri modelli presenti in Italia, infatti, la certificazione è parte attiva dell'organizzazione, la progettazione e la logistica dell'evento e segue passo passo l'attuazione delle regole per l'ottenimento del marchio, gestendo direttamente alcune azioni e monitorando scrupolosamente le attività delegate agli organizzatori e/o a terzi.

Stoviglie biodegradabili, raccolta differenziata monitorata da informatori ecologici appositamente formati, produzione di compost, infopoint verdi, riduzione delle emissioni di CO2 prodotta durante l'evento con la piantumazione di alberi o l'acquisto di certificati verdi, sensibilizzazione ambientale e distribuzione di ecogadget: sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano l'intervento green di "Ecofesta Puglia" durante gli eventi che struttura un apposito modello adatto alle esigenze specifiche e alle criticità logistiche di ogni singolo evento. 

Tra le azioni più significative attivate da "Ecofesta Puglia" a favore degli eventi, il gruppo d'acquisto per le stoviglie biodegradabili che diventano, così, economicamente più convenienti per il singolo organizzatore.

"Ecofesta Puglia" si rivolge agli organizzatori di eventi, alle amministrazioni comunali coinvolte dall'evento, alle aziende di prodotti green e ai fruitori della manifestazione. Per ogni evento, "Ecofesta Puglia" elabora un piano ad hoc sulla base di uno studio di progettazione sui dati, il programma e la planimetria. 

Gli eventi che scelgono di ridurre l'impatto ambientale grazie all'intervento di "Ecofesta Puglia" acquisiscono la certificazione solo dopo un attento e misurabile monitoraggio sulle azioni e i risultati ottenuti durante l'evento stesso in base al soddisfacimento dei requisiti di uno specifico regolamento e della percentuale di raccolta differenziata ottenuta.

Impatto ambientale e sociale: i dati di "Ecofesta Puglia"
Il certificato di sostenibilità "Ecofesta Puglia" in 3 anni di attività ha ridotto l'impatto ambientale di oltre 180 eventi pugliesi. 

Una piccola rivoluzione dal basso che in pochi anni può già vantare numeri importanti: nel 2016, infatti, 36 eventi su quasi tutta la Puglia hanno acquisito il marchio "Ecofesta Puglia"

E se in passato sagre, concerti ed eventi culturali producevano fino al 90% rifiuti indifferenziati, in 5 anni di attività sono state salvate dalla discarica oltre 80 tonnellate di rifiuti riciclabili

Tra le sfide vinte, inoltre, l'applicazione del modello "Ecofesta Puglia" ai grandi eventi, un percorso iniziato in formula sperimentale con la "Notte della Taranta 2014" di Melpignano (Le) e continuato con manifestazioni della portata della Fiera del Levante a Bari, Il Medimex e la Focara di Novoli 2015.

Fiore all'occhiello di questa esperienza è la nascita di un mercato green: stoviglie biodegradabili, compostiere elettromeccaniche, portamozziconi tascabili ed ecogadget hanno finalmente trovato un proprio spazio in Puglia. 

In 5 anni di attività sono state utilizzate durante gli eventi più di 1 milione di stoviglie compostabili grazie ai gruppi di acquisto organizzati dai gestori del marchio. A beneficiare di questo processo all'insegna della sostenibilità anche la qualità dell'aria: sono stati acquistati 90mila Kwh di energia verde.

L'attività di riduzione dell'impatto ambientale sul territorio degli eventi di Ecofesta Puglia è dettata dalla forza del capitale umano che interviene. 

A garantire, infatti, il corretto conferimento dei rifiuti durante le feste e a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche green sono gli oltre 100 informatori ecologici, figure appositamente formate che, attraverso formule di intrattenimento sempre nuove, informano la cittadinanza e monitorano la corretta gestione dell'evento. 

Cittadini informati, quindi, che agiscono direttamente a difesa del proprio territorio. 
Un circuito virtuoso capace di ridurre anche i costi per la Pubblica Amministrazione in tasse sui rifiuti indifferenziati prodotti.

Ecofesta Puglia Lab
"Ecofesta Puglia" è un progetto in continuo movimento. Uno degli aspetti che caratterizza il progetto, infatti, è la sua capacità di adattarsi alle trasformazioni e di integrare le novità più intelligenti in termini di sviluppo di tecnologie innovative green per gli eventi.

Tra le attività in questo ambito, la produzione di inediti ecogadget stampati in 3D, realizzati recuperando bottiglie di plastica con un macchinario capace di riutilizzare anche stoviglie biodegradabili, pezzi d'auto e di elettrodomestici. 

Plettri, apribottiglie e fischietti sono prodotti e distribuiti utilizzando gli scarti prodotti durante gli eventi. L'innovativo processo prevede diverse fasi: la plastica viene sciacquata, triturata, trasformata in filamenti con un estrusore e diventa gadget con la stampante in 3D alimentata dall'energia fotovoltaica dell'impianto a isola installato sul tetto del laboratorio mobile "Ecofesta Puglia", capace di sostenere carichi fino a 3 kiloWatt, capaci di alimentare 20 stand. 

I pannelli, infatti, ricaricano le batterie interne al camion. Tra le novità, il Sit and Pedal un generatore di energia capace di alimentare apparecchiature fino a 100 Watt e ricaricare telefono, macchina fotografica e tablet. 

Educazione ambientale: i laboratori didattici
Al centro del modello di "Ecofesta Puglia", l'informazione e la sensibilizzazione ai temi dell'ecologia e dell'ambiente. 

Per questo motivo, gli eventi sono spesso accompagnati da appositi percorsi di educazione ambientale rivolti soprattutto alle giovani generazioni. Si tratta di laboratori esperenziali guidati da esperti nel settore. Tra i temi al centro dei percorsi educativi proposti, la realizzazione di un forno solare e di pannello solare termico, il riciclo, recupero e riuso dei materiali e di scarti, la realizzazione di una compostiera domestica e di ecogadget con il compost, mobilità sostenibile e costruzione di una macchinina alimentata a energia solare, storytelling sui temi dell'educazione ambientale.  

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