Biologi, immunologi, allergologi, dermatologi, fisici, esperti del clima oggi e domani a Bruxelles nella conferenza conclusiva del progetto europeo.
Cambiamenti climatici, piante infestanti e allergie: i risultati del progetto Atopica
05.03.2015 - È in corso (5 e 6 Marzo 2015) a Bruxelles l'evento "Pollen is in the air: invasive plants and allergy in our changing environment", una due giorni di dibattito scientifico organizzata nell'ambito di Atopica, progetto europeo dedicato all'impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sulla diffusione di patologie cosiddette 'atopiche', quali allergia, asma, eczema. La conferenza vuole essere l'occasione per discutere di come l'evoluzione del clima, lo sfruttamento del suolo e l'inquinamento dell'aria influenzino la diffusione della pianta infestante Ambrosia artemisiifolia, comunemente nota come ambrosia, con conseguenze sulla salute umana, in particolare per la diffusione di allergie. Al progetto partecipano anche partner italiani: l'Università Vita-Salute San Raffaele (Milano), l'International Centre for Theorethical Physics Abdus Salam (Trieste) e Promoscience Srl dell'AREA Science Park (Trieste).
Nella due giorni il team multidisciplinare del progetto Atopica presenta i dati frutto di tre anni di studio. Per capire il fenomeno di sensibilizzazione all'ambrosia e stimare la prevalenza e l'incidenza futura delle allergie dovute ai suoi pollini, i ricercatori hanno studiato più di 4000 bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni, in 3 diverse regioni della Croazia e 850 anziani di diverse fasce di età (60-69, 70-79 e 80-89 anni) in Germania.
La concentrazione dei pollini è stata monitorata nelle aree in cui sono stati effettuati gli studi clinici e in molte altre regioni europee. Nell'ambito del progetto è stato condotto uno studio di caso per mettere in relazione i dati spaziali dell'individuo, come gli spostamenti e il luogo di residenza, con l'esposizione al polline dell'ambrosia e a diversi inquinanti, allo scopo di comprendere meglio la complessa interazione tra fattori ambientali e fattori propri dell'individuo nell'influenzare la sensibilizzazione allergica e la sintomatologia della malattia. La concentrazione dei pollini è stata monitorata nelle aree in cui sono stati effettuati gli studi clinici e in molte altre regioni europee. Dall'Italia, ARPA Veneto e ARPA FVG (l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Veneto e quella del Friuli Venezia Giulia) hanno messo a disposizione i propri dati sul monitoraggio dei pollini.
Atopica ha sviluppato due modelli matematici per predire la diffusione del polline dell'ambrosia tenendo conto… (leggi tutto il comunicato)
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