Ferrovia Torino – Prè Saint Didier
Legambiente e Associazioni dei pendolari: "qualche passo avanti verso la riqualificazione ma si può fare di più!"
Il fatto che i due assessori ai trasporti delle Regioni Piemonte e Valle d'Aosta si siano finalmente incontrati (a Ivrea, grazie all'invito del sindaco Carlo Della Pepa) il 27 febbraio scorso per affrontare i problemi della ferrovia che collega Torino a Prè St. Didier, rappresenta certamente un passo avanti.
Era uno degli auspici che Legambiente e le Associazioni dei pendolari avevano espresso nel documento inviato ai sindaci piemontesi e valdostani nel novembre scorso, sollecitando la ripresa di una iniziativa territoriale a favore della linea ferroviaria.Rappresenta un altro passo avanti il fatto che, nel comunicato stampa emesso dagli assessori, venga annunciato che essi intendano lavorare ad un nuovo "Accordo di Programma Quadro" visto che quello attualmente in vigore, firmato nel 2008, era incentrato sull'ormai defunto progetto della lunetta di Chivasso.
Anche l'accenno degli assessori alla obsolescenza dello "Studio Caposio", che favoleggiava nuovi tracciati in Valle d'Aosta con costi per centinaia di milioni di euro, rappresenta un ulteriore elemento positivo dell'incontro. Al suo posto, molto più seriamente, si parla di intervenire per ridurre il numero dei passaggi a livello.
Ma gli elementi positivi finiscono qua.
Apprendiamo dal comunicato stampa degli assessori che l'unica soluzione per il momento individuata alle "lamentele dei 5.000 pendolari" sarebbe quella dei treni bimodali, una soluzione sbagliata e inefficace, dai tempi biblici, e che soprattutto non è affatto certo che possa andare a buon fine.
Ricordiamo che questa soluzione era stata annunciata dall'assessore ai trasporti valdostano Marguerettaz in occasione del convegno sulla ferrovia svoltosi a Chivasso nel novembre 2011!
Più di tre anni dopo, la situazione che si presenta è la seguente: dopo un iter travagliatissimo, la Regione Valle d'Aosta è riuscita solo nel novembre 2014 ad assegnare la gara per l'acquisto di 5 treni (ma ne servono almeno 8) e però non si sa se i fondi per acquistarli siano ancora disponibili o meno.
Infatti, c'era voluto un decreto del governo per "stornare" 27 milioni dal progetto della "lunetta" di Chivasso all'acquisto dei treni bimodali, ma c'era la condizione di assegnare la gara d'appalto entro il 31/12/2013.
Prima di tutto, quindi, bisognerebbe fare chiarezza su questo aspetto, non certo irrilevante!
Legambiente e le Associazioni dei pendolari nel documento inviato ai sindaci, che alcuni consigli comunali hanno già approvato, avevano indicato altre priorità per la ferrovia, con al primo posto il raddoppio selettivo dei binari da Chivasso a Ivrea, seguito dalla riduzione dei passaggi a livello, il completamento del 4° binario alla stazione di Ivrea, e l'elettrificazione della tratta Ivrea – Aosta.
Inoltre si era avanzata la proposta di organizzare un convegno interregionale coinvolgendo il Governo nazionale.
Di tutto questo non abbiamo trovato traccia nel comunicato degli assessori, che accenna invece al "realismo" per "utilizzare al meglio le risorse disponibili".
Si può fare di più, anzi, si deve fare di più!
I firmatari:
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta
Circolo Legambiente "Chivasso"
Circolo Legambiente "Pasquale Cavaliere" di Caluso
Circolo Legambiente "Dora Baltea" di Ivrea
Circolo Legambiente "Valle d'Aosta"
Associazione Utenti Ferrovia Chivasso - Ivrea - Aosta
Associazione Pendolari Stanchi VDA
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