Rovereto (TN), 25 maggio 2015 – Assegnata una delle prime certificazioni CEI021, la "Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica" agli impianti proposti dalla startup Eneray srl, partner italiano di Solax Power, leader mondiale degli inverter.
La compagnia trentina è la prima a poter installare la nuova generazione di inverter X-Hybrid sia sui nuovi impianti fotovoltaici, tanto quanto sugli impianti esistenti ed incentivati con contratto GSE, dal secondo conto energia in poi. Una norma molto restrittiva, ma che non ha fermato la giovane impresa nata tra le porte di Progetto Manifattura, il Green Business Innovation Centre trentino, considerato uno degli hub della green economy.
«Sebbene ci sia tempo fino a settembre per tutti gli altri costruttori», spiega Davide Tinazzi, AD di Eneray, «abbiamo lavorato fin da subito con SOLAX su una nuova generazione di X-Hybrid idonea al mercato italiano, con le carte in regola e capace di cedere, simultaneamente, energia alla rete e accumularla in una batteria, per essere poi consumata per uso domestico. In questo modo abbiamo potuto offrire fin dai primi di maggio la sicurezza di essere a norma con questa nuova regolamentazione».
Un obiettivo importante, che mostra come il tessuto innovativo di Progetto Manifattura sta creando un ecosistema di grandi e piccole imprese specializzato nel cleantech sempre più forward-thinking. «Avere dei pionieri tra le nostre imprese ci fa un grande piacere», spiega Michele Tosi, Direttore Area Innovazione e Nuove Imprese di Trentino Sviluppo, «dimostra la dinamicità delle piccole imprese del nostro ecosistema produttivo, che le vede come avanguardie anche per le grandi aziende che da sinergie con innovatori come Eneray possono avere molti vantaggi».
Dunque per si interessa a X-Hybrid, che vantaggi ha? Alla domanda se rimangono anche gli incentivi dei conti energia, la risposta è affermativa. X-HYBRID è un inverter ON GRID lato produzione, o più correttamente "un sistema di accumulo lato produzione monodirezionale", come dice il GSE, quindi in regola anche per gli impianti incentivati. Inoltre sono questi i sistemi su cui i grandi costruttori hanno puntato, perché garantiscono un'efficienza complessiva elevata di immagazzinamento e restituzione, specie se le batterie sono al litio. Detto più chiaramente: la perdita energetica è minima, dato che il watt prodotto dal pannello entra in una batteria e ne esce poi la sera quasi immutato. Altre tipologie di sistema di accumulo lo restituiscono dimezzato.
Qualora si presenti energia in esubero e le batterie siano cariche, si può scaldare l'acqua del serbatoio o del boiler per la doccia la sera. «E' come tenere l'orto di casa: quando hai le tue carote biologiche impari ad usarle anche per le torte», chiosa con una battuta Davide Tinazzi. «Ciò che voglio comunicare è che noi cerchiamo di guardare sempre due mosse in avanti. Non a caso abbiamo già predisposto il sistema per la gestione da smart grid, che presto o tardi arriverà anche in Italia. Inoltre è monitorabile il funzionamento via wifi in tempo reale e posso sfogliare tutto lo storico di funzionamento».
Diviene sempre più conveniente includere anche sistemi di accumulo, spiega Tinazzi. «La convenienza di un impianto fotovoltaico senza l'accumulo è tanta quanta l'energia che una famiglia consuma durante le ore di luce, cioè poca, perché normalmente tutti sono fuori casa di giorno».
Convengono soprattutto le batterie di litio di qualità (il tipo che Eneray propone), fatte per applicazioni cicliche e di alte prestazioni. Oramai il prezzo del litio ha rotto la soglia limite ed è proprio questo il tipo di batterie che impiega X-HYBRID. «In questo modo ho anche la tranquillità di poter contare sulla mia energia sempre, anche durante un black-out di rete. Se poi elettrifico del tutto la casa e rinuncio alla bolletta del gas, allora diventa un vero risparmio da totale autosufficienza».
Da punto di vista degli incentivi o facilitazioni all'acquisto, i sistemi certificati CEI021 di Eneray possono sfruttare le detrazioni del 50% e inoltre il sistema X-HYBRID può essere scaglionato nel tempo: prima s'installa l'inverter ibrido e poi si pensa al resto. Grazie al monitoraggio integrato si può analizzare nel tempo il profilo di consumo e quindi capire quanto si ha bisogno di immagazzinare per la notte in modo da operare un acquisto delle batterie più oculato in base alle proprie disponibilità economiche o al crescere delle esigenze di autoconsumo e di confidenza nel sistema di accumulo.
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