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martedì 25 marzo 2014

Cuccioli di volpe: consegnate alla Provincia di Treviso 65 mila firme per fermare il massacro

Oggi, martedì 25 marzo 2014 alle 12, i delegati dell’OIPA Mara Canzian, dell’ENPA Adriano De Stefano, della LAV Mara Garbuio e della LAC hanno consegnato al Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e all’assessore provinciale alla caccia Mirko Lorenzon le oltre 65 mila firme raccolte per fermare la strage di volpi autorizzata con la determinazione del 6 settembre scorso. 

Al fianco della trentina di cittadini e dei rappresentanti delle associazioni era presente l’eurodeputato PD Andrea Zanoni, del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento Europeo.
 

Durante l’incontro il Presidente Muraro si è impegnato a creare una commissione di studio, con la partecipazione anche di un esperto nominato dalle associazioni protezionistiche, a procedere ad un censimento della popolazione delle volpi ed ha accettato la richiesta avanzata dai presenti di una moratoria immediata che porti ad una nuova delibera con il ritiro della precedente.

«Viene consentito un metodo terribilmente crudele che è quello della caccia in tana dove i cani sono portati dai cacciatori a sbranare la mamma che difenderà fino all’ultimo i suoi cuccioli, e poi, uccisa lei, toccherà alla cucciolata. Questa barbarie va bloccata subito», ha affermato la delegata OIPA Mara Canzian.
Adriano De Stefano dell’ENPA ha puntualizzato che «questa determina si basa su dati che non hanno alcun supporto scientifico. La volpe andrebbe tutelata perché è un carnivoro che svolge una funzione ecologica molto importante ed è l’unico predatore naturale delle nutrie».

Al fianco dei rappresentanti delle associazioni era presente l’eurodeputato PD Andrea Zanoni del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento Europeo, che ha sottolineato: «La legge consente già la caccia alla volpe da settembre a gennaio. Consentire la caccia in primavera alle mamme volpi che allattano e ai loro piccoli è un atto di crudeltà nei confronti di esseri indifesi come i cuccioli. Così la pensano ben 65.000 cittadini che chiedono a Muraro di ritirare la determina».

Il 7 dicembre 2013, era stata lanciata dalle associazioni di Treviso LAV, OIPA, ENPA e LAC la petizione per fermare il massacro e oggi le migliaia di richieste dei cittadini per bloccare la vergognosa carneficina sono arrivate nella sala della Giunta provinciale in via Cal di Breda.

Con la Determinazione 2683 del 6 settembre 2013, la Provincia di Treviso ha lanciato una vera e propria azione di sterminio della durata di tre anni. Vittime inconsapevoli sono 1050 volpi, per lo più cuccioli e le loro madri, che saranno sterminate dalle doppiette dei cacciatori e  con il cruento metodo della caccia in tana: i cani appositamente addestrati verranno introdotti nelle tane occupate dai cuccioli che finiranno sbranati e dalle loro madri, che dopo aver tentato fino alla fine di salvare i propri piccoli,  troveranno i fucili dei cacciatori ad attenderle.

OIPA, ENPA, LAC, LAV hanno depositato ricorso davanti al TAR di Venezia, notificato alla Provincia il 4 dicembre 2013, contro la scandalosa determina provinciale.

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