L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI STORICI: UN IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE E IL MANTENIMENTO DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE ITALIANO
Come definire un punto di incontro tra “sostenibilità” e “conservazione”: coniugare efficienza energetica e tutela degli edifici storici vincolati del nostro Paese, verso un obiettivo di significativa riduzione del loro consumo di energia.
Se ne parlerà nel convegno organizzato dall’A.D.S.I.-Associazione Dimore Storiche Italiane e il MAXXI Architettura il 22 marzo prossimo a Roma
Roma, 19 marzo 2014 – Oggi il 60% dei beni culturali mondiali è patrimonio dell’Italia. Si tratta, in molti casi, di edifici storici - case, ville, ma anche parchi e giardini pubblici e privati.
L’A.D.S.I., l’associazione che riunisce i proprietari di immobili vincolati presenti in tutta Italia, è impegnata dal 1977 nel favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione di questi edifici, che rappresentano un patrimonio prezioso non solo per i loro proprietari, ma per la collettività intera in virtù dei benefici che sono in grado di generare per il territorio.
L’opera di valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico degli edifici storici, promossa da A.D.S.I., passa oggi anche attraverso una maggiore efficienza energetica.
Naturalmente gli interventi di restauro dell’edilizia storica devono essere mirati e pongono numerosi vincoli; per questo richiedono studi e analisi da parte di professionalità diverse che mettano insieme le loro competenze in modo da raggiungere la soluzione ottimale per ciascun edificio con un significativo abbattimento del consumo energetico.
“Restaurare un immobile storico – ha spiegato la dott.ssa Anna d’Amelio, Presidente del Gruppo Giovani di A.D.S.I. Lazio – significa contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Restaurarlo in chiave energetica vuol dire diminuire i consumi e tutelare l’ambiente. La riqualificazione energetica delle dimore storiche rappresenta per l’A.D.S.I. una priorità, che però oggi deve fare i conti con una normativa lacunosa. Incertezze che rappresentano un ulteriore ostacolo alla tutela e salvaguardia di questi edifici, per i quali si pone l’esigenza di conciliare il risanamento energetico con il rispetto dell’involucro originario e del suo equilibrio formale”.
A questo importante tema A.D.S.I., in sintonia con il dipartimento di architettura del MAXXI, dedica un convegno, con l’obiettivo di mettere a disposizione la propria esperienza nella conservazione degli edifici e dei giardini storici per coniugare sostenibilità e conservazione, efficienza energetica e tutela degli immobili storici, attraverso una reinterpretazione del restauro capace di definire nuovi ambiti di equilibrio espressivo tra la storia e le nuove tecnologie.
Il convegno “Edifici storici. Restauro e risparmio energetico: nuove tecnologie per nuove prospettive” promosso dunque dall’A.D.S.I. Lazio Giovani con il dipartimento di architettura del MAXXI e in collaborazione con il MIBACT-PABAAC SERVIZIO ARCHITETTURA E ARTECONTEMPORANEE si svolgerà il prossimo 22 marzo presso l’Auditorium del MAXXI e sarà un’occasione di dibattito tra Amministrazioni, proprietari di dimore storiche, architetti, ingegneri e tecnici del settore energetico per cercare di fare chiarezza sulle possibilità di intervento compatibili con gli edifici storici, con un particolare focus sulla possibile integrazione all’involucro edilizio dell’utilizzo di energie rinnovabili. L’analisi di casi studio nazionali e internazionali illustrati direttamente dai proprietari di immobili storici, le ricadute positive in termini di risparmio energetico, le aspettative sulle recenti normative in via di definizione e le chiarificazioni sulle modalità di intervento e sulle prospettive aperte da un nuovo panorama di tecnologie e prodotti emergenti saranno i temi al centro dell’evento.
In occasione del convegno verrà anche anticipato l’indice e illustrata la metodologia seguita nella stesura delle “Linee Guida per l’uso efficiente dell’energia nel patrimonio culturale”, redatte dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, in via di prossima pubblicazione. Una serie di importanti indicazioni di riferimento corredate anche da esempi sulle tecnologie utilizzabili, sui criteri di integrazione ammissibili e sui risultati energetici raggiungibili a seconda delle soluzioni adottate.
Il convegno rappresenta quindi un appuntamento importante di riflessione, ma anche di apertura verso nuovi ambiti di sperimentazione tra l’industria del settore e il vasto patrimonio artistico culturale italiano da tutelare e preservare.
Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 5000 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese.
L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
La sezione regionale di A.D.S.I del Lazio si occupa non soltanto della conservazione delle dimore storiche situate nel suo territorio, ma anche di promuovere iniziative culturali di interesse pubblico legate alle suddette dimore. E’ con questo spirito che l’A.D.S.I. Lazio ha organizzato negli scorsi anni vari convegni sulla difesa del patrimonio mobile privato, sulla restituzione dei beni culturali rubati, sulla conservazione e la tutela dei beni culturali e il ruolo delle banche e delle imprese nella conservazione, sull’istituto del Trust, sui principi e tecniche di restauro e consolidamento e in ultimo, nel 2010, sulla valorizzazione del patrimonio culturale.
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