Nell’ambito di TuttoFood, CSQA, ente di certificazione leader a
livello nazionale nel settore dell’agroalimentare, ha consegnato la
certificazione Carbon Footprint o impronta di carbonio a Santangiolina Latte
Fattorie Lombarde per la produzione di Grana Padano DOP, il primo a ottenere l’importante
riconoscimento europeo.
Il
progetto di calcolo della prima Carbon Footprint del Grana Padano prodotto nel
caseificio di Volta Mantovana dell’azienda Santangiolina è promosso e co-finanziato
dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare ed è stato eseguito dal Politecnico di Milano (Dipartimenti di
Energia e Design) in collaborazione con il Distretto
Latte Lombardo. Il progetto rientra nell’ambito del “Bando per il calcolo
dell’impronta di carbonio dei prodotti di largo consumo”.
CSQA si è occupato di
certificare che il prodotto fosse conforme alla recente e specifica normativa ISO/TS 14067:2013 - Gas a effetto serra -
Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti). Il
certificato è stato consegnato oggi, 4 maggio, alle ore 10.30 in occasione di
Tuttofood, presso lo stand di CSQA Certificazioni (Pad.6 Multiprodotto – Stand
E01F02), dal Presidente di CSQA Luigino Disegna e dal Direttore Generale e
Amministratore Delegato di CSQA Pietro Bonato ad Antonio Baietta, Presidente di
Santangiolina Latte.
L’iniziativa
prevede il calcolo della Carbon
Footprint, cioè la somma delle emissioni e rimozioni di gas serra espressa
in CO2, di 1 kg di Grana
Padano DOP stagionato 9 mesi relativa a tutta la filiera produttiva nel
corso di un anno (il 2013 è il periodo di riferimento). La valutazione dell’impronta
di carbonio è stata svolta da CSQA seguendo la metodologia della Life Cycle Assessment che permette di
individuare i diversi impatti in relazione alle fasi dell’intero ciclo di vita
del Grana Padano DOP: stalla (pre-produzione), caseificio (produzione), distribuzione
e packaging, uso (inclusi i servizi), dismissione (End of Life) e scarto
generato dall’utente, in questo caso la crosta del Grana consumata.
Dalle
analisi effettuate è emerso che la maggior parte delle emissioni climalteranti
proviene dalle fermentazioni enteriche (Metano Biogenico) prodotte nel corso
dei processi digestivi e di gestione delle deiezioni degli animali, seguite dai
mangimi acquistati e dallo stoccaggio dei reflui (Metano e Protossido di
Azoto). La fase di lavorazione industriale nel caseificio ha, invece,
un’incidenza molto contenuta, di poco inferiore al 10%, mentre gli scarti
derivati dalla crosta hanno una discreta rilevanza (7% circa). I processi di
trasporto, sia per il conferimento del latte dalle stalle al caseificio sia per
la consegna del Grana Padano DOP presso gli spacci, hanno un’incidenza marginale,
mentre la gestione del fine vita del packaging un impatto pressoché irrilevante.
“Il Grana Padano DOP dell’azienda
Santangiolina – ha spiegato Pietro
Bonato, Direttore Generale e
Amministratore Delegato di CSQA
– è il primo a ricevere la certificazione
Carbon Footprint. Siamo stati chiamati, in quanto ente terzo, a garantire che i
dati relativi ai gas climalteranti, o greenhouse gas (GHG), siano in linea con
le pertinenti norme internazionali e nazionali sulla quantificazione,
monitoraggio e rendicontazione. Ci auguriamo che altre realtà imprenditoriali
possano prendere spunto dall’esperienza di questa azienda e che vogliano
intraprendere lo stesso percorso virtuoso”.
“Da
sempre attenti alla sostenibilità ambientale della nostra produzione – ha detto Antonio Baietta, Presidente di Santangiolina Latte
– abbiamo voluto calcolare la Carbon Footprint del Grana Padano DOP per
estendere poi questa certificazione ad altre due DOP: il Taleggio e il
Quartirolo Lombardo. Dal 2002 possiamo vantare un sistema di qualità
certificato UNI EN ISO 9001:2000 da CSQA per le attività di raccolta di latte
crudo e assistenza tecnica ai nostri Soci, oltre che per la produzione dei DOP
Grana Padano, Taleggio, Quartirolo Lombardo e altri formaggi freschi e
latticini nei nostri caseifici di Volta Mantovana e Pandino. Ad oggi
raccogliamo, controlliamo e gestiamo circa 230 milioni di litri di latte
l’anno, ritirati giornalmente in 300 allevamenti tra Lombardia e Piemonte”.
“Anche il rispetto dell’ambiente per un
prodotto millenario e radicato nel territorio, com’è il nostro, – ha
dichiarato Stefano Berni, Direttore del Consorzio Grana Padano – non
solo è essenziale ma è addirittura una condizione di vita per la continuità”.
Santangiolina
Latte Fattorie Lombarde
L’azienda, nata nel 1961, si è trasformata
in pochi anni in una delle più dinamiche realtà della filiera lattiero-casearia
nazionale. Punta su lavorazioni ad alto valore aggiunto ed elevato standard
qualitativo come i formaggi DOP (Grana Padano DOP, Taleggio DOP, Quartirolo
Lombardo DOP).
Con l’acquisizione del caseificio per la
produzione di Grana Padano a Cereta di Volta Mantovana (MN), del caseificio per
la produzione di Taleggio e Quartirolo Lombardo a Pandino (CR) e del centro di
stagionatura per Taleggio e produzione di Burro a Ballabio (LC), Santangiolina
è entrata nel mercato dei formaggi proponendo il proprio modello di filiera
garantendo standard di qualità certificati.
CSQA è la società italiana leader nel settore
della certificazione nel settore agroalimentare. Da 25 anni offre un servizio
di certificazione internazionale e accreditato, che spazia dalle certificazioni
di prodotto regolamentate (DO e IG) e volontarie (Produzione integrata, Carbon
footprint) ai sistemi di gestione. CSQA è socio fondatore di Qualivita e di
Valoritalia, società specializzata nelle certificazioni DO, IG e per il biologico
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