Il Forum Agricoltura Sociale e il Forum del Terzo Settore dell'Umbria rispondono a Coldiretti: l'agricoltura sociale non può essere relegata a mera pratica multifunzionale dell'azienda agricola.
La legge in discussione va modificata perché esclude completamente il sociale e il Noprofit.
"Siamo sconcertati dalle dichiarazioni di Coldiretti in merito alla legge "Nuove norme in materia di agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale" - dichiarano il Forum Agricoltura Sociale e il Forum del Terzo Settore dell'Umbria – quando sostiene che l'imprenditore agricolo è l'unico soggetto legittimato all'attività di agricoltura sociale".
"L'agricoltura sociale è qualcosa di molto più complesso che non può essere relegata a sola pratica multifunzionale dell'impresa agricola – continua la nota del Forum Agricoltura Sociale e il Forum del Terzo Settore dell'Umbria - l'Agricoltura Sociale è tutela e valorizzazione del territorio e delle comunità, è una forma di economia capace di coniugare giustizia sociale e giustizia ambientale, è uno strumento straordinario di lotta alla criminalità organizzata con molte realtà come cooperative nate sui beni confiscati, è una attività che offre nuove opportunità alle persone disabili o in situazione di svantaggio. L'agricoltura sociale è anche uno spazio di sperimentazione ed innovazione sociale ed economica e la visione di Coldiretti, così come è stata presentata, è meccanicistica, parziale e rischia di limitare fortemente le sue potenzialità".
"Certo possono essere previste collaborazioni tra il mondo agricolo quello della cooperazione e del noprofit come sollecita Coldiretti – continuano il Forum Agricoltura Sociale e il Forum del Terzo Settore dell'Umbria – ma non può essere escluso a priori dalla legge in discussione tutto il mondo del terzo settore che ha le competenze specifiche per occuparsi di agricoltura sociale. Produrre, vendere e acquistare cibo non sono più azioni che ciascun singolo produttore o cittadino compie solo per il profitto della propria azienda o per la propria sopravvivenza. Oggi produrre, vendere e acquistare cibo stanno diventando sempre di più veicolo di sistemi di valori e di un nuovo modello di sviluppo dei territori che mette al centro le persone e le imprese locali per assicurare benessere all'intera collettività. ".
"L'agricoltura sociale può essere una grande opportunità per l'Umbria proprio per tenere insieme le politiche agricole, con quelle sociali, sanitarie e del lavoro, costruendo una rete virtuosa tra imprese agricole e terzo settore – concludono i due Forum - chiediamo quindi che la legge venga rivista e ci appelliamo ai Consiglieri regionali, all'Assessore all'Agricoltura Fernanda Cecchini e a tutta la Giunta regionale affinché le nostre proposte illustrate e presentate in occasione dell'audizione in Commissione consiliare vengano accolte".
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