DOPO IL MEETING NAZIONALE DI SPELEOLOGIA
"PUGLIA UNDERGROUND – ACQUA PIETRA E VERTIGINI"
"Un'esperienza unica, forse irripetibile", ha dichiarato il Presidente della SSI Giampietro Marchesi.
Villa Castelli (BR), 4 giugno 2014
"Si è concluso da poco l'incontro nazionale di speleologia Puglia Underground. Un'esperienza unica, forse irripetibile". Con queste parole il Presidente della Società speleologica italiana Giampietro Marchesi ha commenato il meeting Puglia Underground – Acqua Pietra e Vertigini, che si è svolto dal 30 maggio al 2 giugno scorsi nella Masseria Sciaiani Piccola a Villa Castelli (Brindisi).
Sono giunti in Puglia oltre 500 speleologi provenienti da tutta Italia, da Nord come da Sud, che hanno partecipato ai numerosi convegni, incontri ed escursioni in grotta previsti dal programma.
Un meeting che si è fregiato della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. "L'onorificenza conferita al raduno da parte di Giorgio Napolitano ci riempie di orgoglio e ci offre un motivo in più per svolgere al meglio il nostro lavoro – ha detto Ciro De Summa, Presidente del Gruppo Grotte Grottaglie, organizzatore dell'evento con la collaborazione della SSI – L'attenzione mostrataci dal Presidente, oltre ad essere fonte di gioia, assume per tutti noi un grande valore".
La cerimonia di apertura del 30 maggio nella sede del Gruppo Grotte Grottaglie all'Eremo dei Campitelli, ha visto gli interventi di Giampietro Marchesi (Presidente SSI), Ciro De Summa (Presidente del Gruppo Grotte Grottaglie), Vincenzo Martimucci (Presidente della Federazione Speleologica Pugliese) e Aurelio Marangella (speleologo e Assessore del Comune di Grottaglie).
Marchesi ha poi ricordato il Convegno Acqua e pietra, vertigini nella storia, che ha visto l'intervento, tra gli altri, di Luca Calzolari, Direttore di Montagne360, rivista del Club alpino italiano (patrocinatore dell'evento), e la tavola rotonda inerente il tema "L'acqua che berremo", progetto portato avanti dalla SSI e dal Club alpino italiano. L'incontro ha visto l'intervento, tra gli altri, del Presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano del CAI Filippo di Donato che ha sottolineato la forte interdipendenza tra le acque di superficie e quelle sotterranee, in particolare nelle terre alte, e l'importanza della loro tutela.
Anche la speleologia dell'Italia meridionale ha ricevuto ampio spazio con gli speleologi di Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia che hanno presentato le aree carsiche delle rispettive regioni, le loro attività e le ultime esplorazioni effettuate.
"Un grande ringraziamento a chi ci ha creduto, a chi era presente, a tutti gli organizzatori – ha concluso Marchesi - a quelli che sono venuti, a chi e sceso fino in Puglia dal Nord Italia e a chi è salito dalla Sicilia e dalla Calabria".
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