Si è concluso sabato il Power Shift Italia, il primo incontro italiano sul tema dei cambiamenti climatici e dell'energia aperto alla società civile, al mondo della ricerca e dell'associazionismo ambientale. Power Shift Italia è parte della campagna internazionale Global Power Shift, che ha portato all'avvio di analoghe iniziative in oltre 100 Paesi del mondo.
Obiettivo della due giorni italiana, che si è tenuta il 13 e 14 giugno a Rovereto (Tn) all'interno dell'incubatore di imprese della green economy Progetto Manifattura, creare un gruppo di lavoro comune sui negoziati climatici, attraverso il quale mettere in campo azioni concrete e condivise in vista dei prossimi appuntamenti internazionali: il Climate Summit di settembre promosso dal Segretario Generale dell'Onu e la COP 20 di Lima di dicembre. Due tappe fondamentali per raggiungere un accordo legalmente vincolante sulle emissioni nel 2015 e per superare il fallimento della conferenza di Copenhagen del 2009.
A Rovereto, durante i lavori, ciascuno ha messo in evidenza diversi obiettivi sui quali concentrare l'attività. Tra le priorità emerse, innanzitutto la volontà di rivolgersi soprattutto ai giovani, la diffusione di notizie e informazioni scientifiche sul tema del cambiamento climatico e delle negoziazioni sul clima, con azioni di formazione nelle scuole e nelle università. Ma anche l'avvio di un'incisiva campagna di pressione politica e mediatica, volta a ottenere una politica europea con obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra.
Presenti alla due giorni una ventina tra associazioni ambientaliste nazionali e internazionali (Italian Climate Network, Legambiente, WWF, Energia Felice, CliMates), ricercatori (Enea e Cnr), medici (International Society Doctors for the Environment), gruppi di solidarietà internazionale (Jangada) e giovanili (Younicef, Gruppo Osservatorio SoStenibile, Viracao, Agenzia di Stampa Giovanile, CYC - Cipra Youth Council), organizzazioni internazionali o non governative (Climate Reality Project, 350.org, Oxfam Italia), comitati e comunicatori ambientali (SpeziaPolis e SpeziaViaDalCarbone). Organizzazioni che hanno mostrato forte disponibilità a lavorare insieme su azioni concrete per il clima.
Durante l'evento sono intervenuti a distanza Leonardo Massai, delegato senior di Coalition for Rainforest Nations che, in diretta dalla Conferenza UNFCCC di Bonn, ha illustrato lo stato delle negoziazioni internazionali sui cambiamenti climatici, Nicolò Wojewoda, coordinatore europeo di 350.org, e Bill McKibben, fondatore del movimento globale per il clima 350.org, che ha sottolineato la rilevanza globale di questo evento. «E' importante che anche in Italia cresca un coordinamento per il clima. State giocando un ruolo importante per il futuro: abbiamo pochissimo tempo a disposizione per agire su uno dei problemi più grandi mai affrontati dall'umanità».
L'evento organizzato da Italian Climate Network è soltanto l'inizio: il Coordinamento Power Shift Italia nato a Rovereto metterà in campo una serie di nuove azioni, a partire dalla realizzazione di un Manifesto condiviso da sottoporre a politici, opinion leader e altre organizzazioni per allargare quest'alleanza sul clima. In cantiere anche eventi e iniziative sull'intero territorio nazionale.
Coordinamento Power Shift Italia
Allegato: Carta d'Intenti del Coordinamento Power Shift Italia
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