AIEL CHIAMA A RACCOLTA LA FILIERA AGROENERGETICA PER PARLARE DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL SETTORE
Produzione di energia termica da biomasse, wood mobilisation, minicogenerazione, questi i temi su cui AIEL proverà a fare chiarezza per delineare il futuro delle agroenergie nel nostro Paese
Legnaro (Padova), 9 giugno – AIEL, Associazione italiana energie agroforestali, si prepara all'appuntamento più importante di tutto l'anno: l'Assemblea dei soci. Da sempre evento non formale, bensì di contenuto, è aperta a tutti coloro che sono interessati al tema dello sviluppo del settore agroenergetico.
Un settore che non interessa solo il comparto agricolo, per il quale rappresenta un'opportunità di integrazione al reddito in un momento di profonda crisi; nello sviluppo delle agroenergie è coinvolto anche il comparto industriale che implementa e produce le tecnologie necessarie alla conversione energetica dei sottoprodotti agricoli e del legno: sono più di 13.600 le aziende impegnate (imprese forestali, produttori di apparecchi termici e caldaie a biomasse, distributori e produttori di pellet, manutentori e installatori), che impiegano 34.600 addetti, con un fatturato complessivo che supera i 5 miliardi di euro. Una vitale componente della green economy che fa bene all'ambiente, alle tasche dei consumatori, alla competitività delle imprese e all'occupazione.
Senza contare le tante aziende legate al settore del biogas, che segna oggi una preoccupante battuta d'arresto a causa di una politica poco lungimirante e fondata solo sull'incentivo che non ha centrato il principale obiettivo della questione: sostenere il sistema agrozootecnico attraverso una strategia integrata food-feed-energy, rivolta soprattutto ai piccoli e medi impianti realizzati all'interno dell'azienda agricola per sfruttarne i sottoprodotti e producendo in modo combinato energia sia elettrica sia termica (calore), garantendo così un'integrazione al reddito.
Le agroenergie sono strettamente coinvolte nel dibattito (che oggi interessa più livelli: nazionale, europeo e globale) sulla stretta connessione tra energia e clima in un'ottica di sviluppo sostenibile. Basti pensare allo schema di decreto legislativo, attualmente in fase di consultazione, per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica il cui obiettivo principale, attraverso le varie misure messe in campo, è di ridurre, entro il 2020, di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio i consumi di energia primaria: un capitolo importante dello schema di decreto legislativo è dedicato tutto alle biomasse.
E sempre lo sviluppo sostenibile è il presupposto alla base della wood mobilisation, altro tema fondamentale per lo sviluppo delle agroenergie, legato alla produzione di biomassa legnosa a scopo energetico. La superficie forestale nazionale è pari a quasi 11 milioni di ettari (Eurostat, 2013), cresciuta negli ultimi 20 anni con un tasso del 20%: ogni 28 secondi sulle Alpi cresce spontaneamente la quantità di legno necessaria a costruire una casa! E con le operazioni selvicolturali ogni anno si preleva una quantità di legname tra il 25% e il 35% dell'incremento annuo, quando la domanda dell'industria di trasformazione deve appoggiarsi per il 70% da importazione dall'estero. Questo paradosso dovrebbe far pensare che un'intelligente politica forestale potrebbe attivare sviluppo locale, gestione del territorio e fornire anche un contributo alla produzione di energia rinnovabile.
Lo strumento adatto a rilanciare la produzione di calore da biomassa in Italia, partendo dalle imprese forestali e arrivando al comparto industriale che produce la tecnologia, esiste già: si chiama Conto Termico, il sistema che incentiva economicamente l'installazione e/o la sostituzione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, tra cui anche caldaie e stufe a biomassa. Il problema del Conto Termico, però, è che in pochi lo conoscono e ben 900 milioni di euro annui messi a disposizione dalla normativa giacciono inutilizzati.
Saranno, quindi, tre i principali temi cardine a cui sarà dedicata l'Agenda politica di AIEL in occasione dell'Assemblea annuale dei soci: la produzione di energia termica (calore) da biomassa, la wood mobilisation e il futuro della minicogenerazione da biomasse e da biogas. Il titolo dell'evento è: «Modelli di sviluppo sostenibile del settore agroenergetico». Porteranno il loro contributo al dibattito importanti ospiti, tra i quali l'On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Sperandini, direttore della divisione operativa del GSE, e il presidente nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori, Secondo Scanavino.
L'appuntamento è per venerdì 13 giugno, dalle ore 9:30 alle ore 13:30, nel centro congressi Palaexpo di VeronaFiere a Verona. Seguirà un pranzo a buffet offerto ai partecipanti.
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