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sabato 30 aprile 2016

Germany to face EU court over water pollution and nitrates




Stockholm, Sweden, April 30, 2016 – The European Commission is taking Germany to the Court of Justice of the EU for failing to take stronger measures to combat water pollution caused by nitrates. Nitrates are essential for plants to grow and they are widely used as fertilizers.
"The big problem for the environment, farm animals, fish and humans is that excess levels of nitrate can cause severe water pollution, with consequences for people's health, the economy and the environment," said Mr. Bengt Rittri, founder of Sweden's leading residential point-of-source water purification company, Bluewater, which offers advanced solutions to tackle tap water contamination.
Mr. Rittri added that the European Commission in making its decision notes that the latest figures submitted by Germany in 2012 and several recent reports from the German authorities show worsening nitrate pollution in groundwater and surface waters, including the Baltic Sea.
According to a press release issued by the Commission, Germany has not taken sufficient additional measures to effectively address nitrates pollution and revise its relevant legislation to comply with the EU rules on nitrates (Council Directive 91/676/EEC). Since the Commission considers that the water pollution by nitrates is also not sufficiently addressed in the framework of the ongoing revision of the national action programme, it has decided to refer Germany to the Court of Justice of the EU.

Background
  • The Nitrates Directive (Council Directive 91/676/EEC of 12 December 1991) aims to protect water quality across Europe by preventing nitrates from agricultural sources, polluting ground and surface waters, and by promoting the use of good farming practices. It requires member states to monitor their waters and identify those affected by pollution as well as establish appropriate action programmes to prevent and reduce such pollution.
  • Excess levels of nitrates can damage freshwater environments and the marine environment by promoting the growth of algae which chokes other life. This process, known as eutrophication, entails a serious deterioration of water quality and loss of biodiversity. The presence of nitrates in drinking waters above 50 mg/l can have considerable health impacts on populations, especially on pregnant women and babies.
  • Bluewater point-of-use residential and light commercial reverse osmosis water purifiers such as the Bluewater Spirit that harnesses the company's patented SuperiorOsmosis technology have proven to be efficient at removing most traces of nitrates from tap drinking water.





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Arriva "rigoletta", la prima edizione di single for kids



single for kids di A4Adesign

Presentata al Fuorisalone "rigoletta", la prima edizione della seggiolina di cartone che ama viaggiare in coppia.
Il nuovo prodotto a misura di bambino prevede edizioni speciali e vere collezioni.  Tra i punti a favore l'aspetto ludico, ecologico e pratico.
Perché in una confezione di cartone riciclato ci sono due seggioline, così comode da portare via e poi montare come in un gioco.

single for kids ha debuttato al Fuorisalone 2016 con "rigoletta", edizione caratterizzata da motivi geometrici accostati liberamente che creano disegni e campiture grafiche monocrome. Quattro le varianti di colore, scelte proprio dai bambini in una palette dai toni luminosi.
Piccola quanto basta, robusta e superleggera, ergonomica e comoda, single for kids è ricavata da un solo foglio di cartone e da qui prende il nome. Un montaggio di pochi secondi, un gioco di manualità e incastri per piccoli costruttori e la magia è presto fatta. 
Essenziale nelle linee e sobria nel materiale (cartone riciclato e riciclabile), single for kids si porta via comodamente grazie alla pratica maniglia ricavata nella confezione che contiene due seggioline stese.  Le piace cambiare e non è invadente; occupa pochissimo spazio anche in fase di trasporto, si rinnova nelle diverse edizioni - vere e proprie collezioni con disegni inediti e varianti di colori - e su richiesta sa anche improvvisare con personalizzazioni a tema.
single for kids è la versione per bambini della sedia single, presentata all'Expo Gate durante il Fuorisalone 2015, collaudata con successo in grandi eventi di impatto mediatico e alta affluenza di pubblico.  E' una seggiolina molto versatile che si presta in ogni situazione: per uso domestico, per eventi, luoghi di aggregazione e svago riservati ai bambini. 
Per informazioni sulla distribuzione e vendita rivolgersi ad A4Adesign.
la scheda - single for kids
prodotto:seggiolina per bambini
nome prima edizione: rigoletta   
design: Gianluigi Dossena, Giovanni Rivolta, Nicoletta Savioni
materiale: cartone ondulato riciclato 
dimensioni foglio steso: 90 x 72 cm
dimensioni sedia montata: 27 x 32 x h61 cm 
peso: 550 gr
personalizzazione: stampa offset 
tempo di montaggio: 30"
n° di sedie in un bancale di 100 x 80 x h65 cm: 100



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Dalle bottiglie alle bottiglie: il progetto CORIPET per il PET riciclato

Il Consorzio unisce sei grandi imprese di acque minerali e tre riciclatori.


L'obiettivo è chiudere il cerchio della raccolta e avvio al riciclo delle bottiglie, creando un'offerta italiana di polimero riciclato adatto al contatto diretto con gli alimenti


I consorziati CORIPET (ente privato senza fini di lucro al pari di CONAI/COREPLA) hanno presentato al Ministero dell'Ambiente la richiesta di autorizzazione ad operare come sistema autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari in adempimento degli obblighi derivanti dalla responsabilità estesa del produttore (EPR).

Di CORIPET fanno parte sei aziende del settore acque minerali e soft drink, rappresentative complessivamente del 31% dell'immesso al consumo (Ferrarelle spa, Lete spa, Maniva spa, Norda spa e San Pellegrino spa-gruppo Nestlè Waters, insieme alla Drink Cup srl, che produce boccioni di acqua), e tre imprese di riciclo della plastica (Aliplast spa, Dentis srl e Valplastic spa).

Tra gli obiettivi dei nove consorziati c'è il "bottle to bottle": chiudere il cerchio del riciclo delle bottiglie in PET in Italia, per avere a disposizione PET riciclato (RPET) idoneo per produrre gli imballaggi dei liquidi alimentari.

Le prescrizioni della normativa europea e dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) stabiliscono che negli imballaggi destinati al contatto diretto con alimenti e bevande possa essere presente fino al 50% di polimero riciclato, a condizione che provenga da una raccolta tracciata e trattato da riciclatori autorizzati, come le aziende Aliplast spa, Dentis srl e Valplastic spa.

Per raggiungere questo scopo, i consorziati CORIPET il 12 aprile scorso hanno appunto presentato istanza al Ministero dell'Ambiente per operare come sistema autonomo fuori dal circuito CONAI, il Consorzio obbligatorio per gli imballaggi istituito nel 1997 con il decreto Ronchi, che nel settore degli imballaggi plastici opera tramite il consorzio di filiera COREPLA. Il Ministero è ora chiamato a pronunciarsi entro 90 giorni.

A tal fine, una delle modalità con cui CORIPET punta a intercettare le bottiglie post consumo è quella degli ecocompattatori intelligenti collocati nei supermercati di tutta l'Italia, in grado di coniugare la tracciabilità della raccolta con incentivi per gli utenti.

Le macchine, infatti, ritirano solo bottiglie in PET registrando luogo e ora di ogni conferimento, e restituiscono agli utenti sconti e promozioni da utilizzare negli esercizi convenzionati.

Non si tratta di un sistema di vuoto a rendere legato ad una cauzione pagata dal consumatore al momento dell'acquisto, né un riutilizzo del medesimo contenitore, ma di un ciclo chiuso di raccolta e avvio al riciclo di contenitori alimentari in Pet per la fabbricazione di nuove bottiglie.

A quelle intercettate attraverso gli ecocompattatori si aggiungeranno le bottiglie in PET provenienti dalle raccolte differenziate tradizionali urbane: imballaggi che CORIPET intercetterà con l'ausilio dei Comuni e dei centri che separano le plastiche proprio come oggi fa COREPLA, sulla base di un accordo quadro che il nuovo Consorzio punta a stringere con l'Associazione dei comuni italiani (ANCI) riconoscendo ai Comuni maggiori corrispettivi rispetto a quelli attuali.

Questi imballaggi, non provenendo da una raccolta tracciata, non rispettano i rigidi requisiti dell'EFSA per la produzione di imballaggi alimentari, ma potranno comunque essere avviati a riciclo e utilizzati per produrre molti altri tipi di manufatti.

In totale, il nuovo consorzio nei prossimi cinque anni intercetterà e avvierà al riciclo una quantità di bottiglie in PET pari all'83% degli imballaggi immessi al consumo dalle sei aziende di acque minerali consorziate.

La decisione di costituirsi come sistema autonomo è maturata in particolare con lo scopo di trovare una soluzione all'offerta quasi inesistente, a fronte di una crescente domanda, di PET di seconda vita proveniente dall'Italia utilizzabile per gli imballaggi alimentari, e comunque di intercettare e riciclare maggiori quantitativi di PET.

Infatti ancora nel 2014 la metà (circa 200 mila tonnellate) degli imballaggi in PET immessi a consumo in Italia (circa 400 mila totali) non sono stati riciclati: sono stati viceversa smaltiti in discarica, inceneriti o dispersi nell'ambiente.

Non solo: grazie alla partecipazione diretta di riciclatori e produttori-utilizzatori di imballaggi, CORIPET rappresenta un'applicazione del principio comunitario della "responsabilità estesa del produttore".

Inoltre, il sistema CORIPET si inserisce nell'ambito del processo di liberalizzazione già auspicato dall'Antitrust, confermato anche di recente con l'autorizzazione concessa al consorzio Conip per la gestione dei pallet che si affianca alle precedenti autorizzazioni concesse a gestire le cassette di frutta (sempre in capo a CONIP) e PARI per i film in polietilene a bassa densità.







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Oli Usati, la campagna educativa CircOLIamo fa tappa in Toscana

Dal 3 al 13 maggio in giro tra Grosseto, Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Pisa e Livorno


ROMA – Continua a ritmi incessanti la campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati: da Grosseto a Livorno, un lungo viaggio per le strade della Toscana all'insegna della difesa e del rispetto dell'ambiente. "CircOLIamo" sarà infatti in Toscana dal 3 al 13 maggio, dopo aver fatto tappa già nel sud e nel centro dell'Italia, coinvolgendo il mondo delle Istituzioni ma soprattutto i bambini, che stanno mostrando grande sensibilità nei confronti dell'ambiente e della sua salvaguardia.
Organizzata dal COOU con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e di ANCI, la campagna è incentrata sulla corretta gestione dell'olio lubrificante usato e punta a promuovere, attraverso un'azione capillare, il dialogo con i cittadini e le istituzioni locali. All'interno di strutture gonfiabili leggere – che si trasformeranno in sala conferenza e in sala giochi per gli studenti – il team del Consorzio incontrerà le istituzioni, i media locali, la business community e il mondo della scuola. 
Il progetto si lega a un'iniziativa "storica" del COOU: il primo "CircOLIamo" fu realizzato nel 1994 e quella del 2015-16 è la prima campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera; attraverso il portale www.circoliamo2016.it e l'hashtag Twitter #circoliamo2016 è inoltre possibile seguire ogni tappa della campagna.
Gli oli lubrificanti usati, i rischi per l'ambiente, l'importanza del riciclo dei rifiuti pericolosi e le opportunità per l'economia locale sono i temi principali delle conferenze stampa, nelle quali saranno presenti i responsabili del Consorzio e le autorità regionali, provinciali e comunali. 
Ecco, in ordine, gli appuntamenti toscani: il 3 maggio Grosseto, il 4 Siena, il 5 Arezzo, il 6 Firenze, il 9 Prato, il 10 Pistoia, l'11 Lucca, il 12 Pisa e il 13 Livorno. In ogni tappa il team di CircOLIamo incontrerà i ragazzi delle scuole del territorio, che parteciperanno agli educational loro dedicati e si sfideranno a "Green League", il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all'educazione ambientale.
Grazie al lavoro del Consorzio, attivo dal 1984, in Italia si recupera circa il 98% dell'olio usato raccoglibile. "La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – spiega il presidente Paolo Tomasi – si concentra soprattutto nel 'fai da te': per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati, e di sensibilizzare al contempo gli operatori dell'informazione e i cittadini sui danni ambientali derivanti da uno smaltimento scorretto di questo rifiuto pericoloso".


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ArchiTour Majella. La riqualificazione degli edifici esistenti





Randagismo e lupi.
Aggredito un cane randagio a Sulmona



L'episodio di ieri avvenuto in località Marane di Sulmona riporta l'attenzione sulla problematica del randagismo canino e sulla convivenza tra il lupo e le attività antropiche sul nostro territorio.
Un cittadino ha infatti, ieri mattina, avvertito i vertici del Parco di una possibile aggressione di lupo ad un cane, che vagava nelle campagne di Sulmona. Lo staff del Parco, in collaborazione con la ASL di Sulmona, ha provveduto a verificare quanto dichiarato; la carcassa del cane, una femmina meticcia non dotata di riconoscimento anagrafico (microchip), è stata recuperata e portata ad osservazione necroscopica.

Le lesioni riscontrate sull'animale in effetti sono risultate compatibili con un aggressione da parte di un lupo. Il veterinario del Parco, Simone Angelucci, e il dirigente veterinario responsabile della ASL di Sulmona, Ernesto Zuffada, comportamentalista, concordano sul'analisi del caso. Si tratta di un evenienza spiacevole ma possibile nel particolare contesto ecologico nel quale è avvenuta, spiegano: da un lato, dice il veterinario del Parco, gli studi condotti dal Parco anche mediante l'applicazione di radiocollari satellitari ai lupi hanno dimostrato, da anni, la stabile presenza del lupo nella fascia pedemontana del Morrone peligno, con frequentazioni regolari anche delle campagne intorno a Sulmona, seppure questa presenza non sia legata a particolari situazioni di conflitto fin'ora verificatesi; dall'altro, conferma il veterinario ASL, è altrettanto vero che la periferia di Sulmona è interessata da fenomeni di vagantismo canino di certa importanza, sui quali, anche in collaborazione con il Parco, si sono svolte attività speciali di prevenzione e di gestione, mediante catture e sterilizzazioni programmate. Dove questa compresenza, di lupi e cani, è stabile e intensa, è purtroppo fisiologico rilevare, secondo il veterinario comportamentalista, casi che rappresentano il risultato di un'interazione intraspecifica che può essere conflittuale. Alcuni anni or sono, proprio pochi centinaia di metri più a monte, sulla strada per Pacentro, aggiunge Angelucci, fu rinvenuta una carcassa di una femmina di lupo aggredita mortalmente dai cani vaganti della zona.

Le dinamiche di interazione, dunque, tra consimili, sono del tutto naturali. Quello che invece non è normale e andrebbe fortemente limitato è certamente il fenomeno del randagismo canino. Secondo Franco Iezzi, presidente del Parco, per quanto le istituzioni competenti possano sforzarsi di collaborare ed agire in sinergia, il lasciar liberi di vagare i cani è una facoltà impropria dell'uomo, un atteggiamento sbagliato e, per altro, fuori legge che determina problemi di sanità, di pubblica incolumità e, inoltre, di conservazione, minacciando il lupo non solo per il conflitto che genera, ma soprattutto per le problematiche sanitarie e quelle relative al fenomeno dell'ibridazione.




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“Ravenna2016-Fare i conti con l’Ambiente”. Al via la 9a edizione per il Festival “formativo” su rifiuti, acqua, energia.

Torna "Fare i conti con l'Ambiente" e si svilupperà su tre giornate, fino al 20 maggio compreso – con oltre 50 iniziative: si svolge infatti interamente nel centro storico pedonale di Ravenna all'interno di 12 sale attrezzate e prevede non solo conferenze a tema ma anche seminari di formazione (denominati labmeeting) e workshop in grado di abbracciare tutti i segmenti di attualità tecnico-scientifica del settore rifiuti, acqua, energia, bonifiche e sostenibilità ambientale.

Un Festival tecnico-scientifico, con vari momenti formativi e crediti riconosciuti dagli enti professionali. 

Sei le conferenze in programma, da quella sulla cybersecurity a quella sull'agricoltura circolare in Emilia Romagna, dalla gestione degli inerti al Premio Ambiente & Futuro in programma presso la Camera di Commercio di Ravenna.

Tantissimi i workshop, che tratteranno tematiche come "open data & rifiuti", normativa Seveso, terre da scavo, efficienza energetica degli edifici, presentazioni di start up e pitch di idee di business, biomasse, rischio idraulico, fonti rinnovabili. 

La comunicazione investirà poi tutta la manifestazione, con il coinvolgimento di giornalisti e blogger ambientali che animeranno tutti gli eventi in programma. 

E poi – giacché si tratta di un Festival – i momenti culturali, con le Emergenze Creative, performance a tema ambientale curate da Silvia Cirelli; presentazione di libri; i Live Painting, pittura di frontiera a tema "green" con performance live in Piazza del Popolo; le mostre al MAR, il Museo d'Arte di Ravenna.

Last but not least, importante segnalare due notevoli momenti formativi (tre giorni residenziali), due vere e proprie Scuole di Alta Formazione ospitate all'interno della manifestazione: sulla Bonifica di Siti Contaminati e la  Gestione dei Rifiuti.

Un grande evento totalmente gratuito (a parte le due Scuole qui sopra menzionate), a cui è possibile iscriversi facilmente on line con pochi click su www.ravenna2016.it

Fare i conti con l'ambiente/Ravenna2016: come funziona e cosa vedere
L'evento è alquanto ricco, e conta più di 50 iniziative, distribuite in maniera coerente sul territorio e nei 3 giorni della manifestazione. In particolare, sono previste:

  • Conferenze: l'evento principale della tre giorni, con esperti nazionali e internazionali ad introdurre i temi principali;
  • LabMeeting: veri e propri momenti formativi e di approfondimento relativi a tematiche di interesse per operatori, professionisti, enti locali, svolti con l'ausilio di software dedicati e case-studies;
  • Workshop: momenti di dialogo tra esperti del settore;
  • Eventi culturali


LABELAB
Labelab è un team di professionisti operante nel settore dei rifiuti, dell'acqua, dell'energia con un team di 50 professionisti nazionali ed internazionali. Le principali iniziative di Labelab riguardano la realizzazione e gestione dei portali internet Rifiutilab (www.rifiutilab.it), Acqualab (www.acqualab.it) ed Energialab (www.energialab.it). Il progetto è nato con l'obiettivo di offrire un contributo all'innovazione del settore della gestione dei rifiuti, dell'acqua e dell'energia attraverso la condivisione della conoscenza e la creazione di una rete di tecnici (progettisti, gestori, fornitori di attrezzature e di servizi, comunità scientifica) diffusa su tutto il territorio nazionale ed internazionale. Le raccolte ed elaborazioni di dati, la diffusione delle informazioni permetteranno infatti il confronto, al fine dell'innovazione, dei settori. Il successo del sito www.rifiutilab.it (attivo dal settembre 2001) e degli altri portali, è testimoniato dall'elevato interesse degli addetti del settore e della comunità scientifica, dai quali viene considerato come lo strumento tecnico privilegiato per l'accesso alle informazioni in rete sui rifiuti.



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“Non mi rifiuto”, l’educazione ambientale protagonista al concerto del Primo Maggio

Il cantante rap Blebla si esibirà sul palco di San Giovanni con la canzone della campagna già adottata da oltre 500 Comuni per le attività di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo  

Roma, 30 aprile 2016 - L'educazione ambientale sarà protagonista al Concerto del Primo Maggio a Roma: Marco Lena in arte Blebla salirà domenica sul palco di San Giovanni per cantare "Non mi rifiuto", il motivo rap dell'omonima campagna di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo realizzata da Ancitel Energia&Ambiente con il patrocinio di ANCI e del Ministero dell'Ambiente.

"Non mi rifiuto" è la prima campagna che, utilizzando la musica come linguaggio espressivo, supporta le amministrazioni nelle attività di sensibilizzazione ambientale parlando ai giovani con il linguaggio del rap. A integrazione e corredo della canzone e del video è stato realizzato un format che prevede una serie di strumenti di comunicazione personalizzabili da ogni Comune: il manifesto, le magliette, un folder di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo e uno spot radiofonico. "Non mi rifiuto" è un progetto di educazione ambientale "a chilometro zero", perché tutti i Comuni possono scaricare gratuitamente il format omonimo e utilizzarlo per promuovere sul proprio territorio buone pratiche di raccolta e riciclo: a poco più di un mese dal lancio del progetto, oltre 500  Comuni hanno adottato questa innovativa forma di comunicazione mirata all'educazione ambientale.

"Questa campagna - spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia e Rifiuti - rappresenta un nuovo modo di comunicare, in positivo, la difesa dell'ambiente e l'importanza della raccolta differenziata. 'Non mi rifiuto' punta a diventare un messaggio di educazione civica che vada anche oltre la raccolta differenziata, spingendo i cittadini a una sempre maggiore partecipazione alla vita pubblica. I Comuni italiani, infatti, sono il motore della Circular Economy e stanno già sviluppando un'industria del riciclo efficiente che è in grado di trasformare i rifiuti in una reale opportunità di sviluppo per i territori: un'attività che deve essere necessariamente sostenuta da campagne di comunicazione mirate che informino i cittadini sull'importanza della raccolta differenziata e sui corretti comportamenti da tenere. 'Non mi rifiuto' è un progetto che va proprio in questa direzione: i cittadini, sia come contribuenti che come consumatori, giocano un ruolo fondamentale nell'ambito di questa rivoluzione culturale che è già in atto, e con la quale dovremo necessariamente confrontarci negli anni a venire". 


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Polyeco International & Lamor Merge Global Service Operations into Polyeco Group, a Fully Integrated Environmental Services Company


Polyeco International and Lamor Corporation will merge their global divisions into Polyeco Group to form the largest world-wide environmental service provider.  Polyeco Group will offer a full spectrum of services including emergency response, training, recovery, remediation and waste management services across five continents with 20 operating entities.

The world-wide network Lamor has built over the last 30 years will provide the foundation to implement regional response networks that utilize in-country resources in conjunction with international support capabilities. Polyeco brings 40 years of experience in operating worldwide in some of the most difficult locations. By combining both Lamor's and Polyeco's capabilities the group will be able to offer a wide range of waste management and emergency response services backed by unparalleled expertise and experience. 

David Nazha, CEO of Polyeco Group, said, "The creation of Polyeco Group is a response to the changing landscape of our industry and is born out of recognition that service providers need to invest in enhanced services to offer cost-effective and streamlined solutions to our clients worldwide.  The fusion of comprehensive waste management services, oil spill response, HNS and hazmat services with facilities, assets and personnel across the Middle East, Far East, North and South America and Europe, with a flexible approach to providing solutions to our clients' requirements will make Polyeco Group the largest full-coverage emergency response and waste services provider."

Fred Larsen, CEO & President of Lamor Corporation, added, "Key Lamor personnel will join Polyeco Group to provide expertise and support global service businesses.  Lamor will continue to develop cutting-edge oil spill response equipment and response solutions in-line with our long-term growth strategy. 

Athanasios Polychronopoulos, the Executive Chairman of Polyeco Group, commented, "We at Polyeco have worked tirelessly, since the inception of the company nearly 40 years ago, to continually invest and adapt to market demands.  This merger signifies another phase in our long history and shows our continued development and commitment to providing a large range of waste management and environmental solutions customized to our global clientele.  At our core, we remain a family-owned company as is Lamor.  Both businesses uphold principles and standards based on quality work and decades of experience maintaining a flexible approach to customer-driven solutions.  Lamor has established a trusted and widespread network of quality services and this addition to the Polyeco Group family will result in a synergistic alliance new to the industry."



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giovedì 28 aprile 2016

Efficienza energetica e co-innovazione come volano dello sviluppo del Sistema Puglia

Capone e Bratta concordi sulla necessità di connettere le competenze e le specializzazioni dei singoli attori del Sistema Regionale per garantire un miglioramento della qualità della vita dei cittadini e il risparmio di risorse. 


L'efficientamento energetico è una delle chiavi per rispondere alle nuove sfide dell'industria. È quanto emerso durante la terza tappa del convegno "Efficienza energetica. Primo passo per rispondere alle sfide dell'Industria 4.0", tenutosi questa mattina presso la Sala Videoconferenze del Politecnico di Bari.

Organizzato dal Distretto produttivo pugliese La Nuova Energia ed Energia Media, in collaborazione con Federazione ANIE, Politecnico di Bari, Federalberghi Puglia e CertiNergia, l'evento è stato l'occasione per parlare di diagnosi energetica come importante volano per lo sviluppo delle grandi e medie imprese, con particolare riferimento al Sistema Puglia.

"Per le aziende che rappresento – ha dichiarato Giuseppe Bratta, presidente del Distretto La Nuova Energia - la sfida dell'industria 4.0 è già iniziata. Obiettivo strategico è creare una sorta di windows per l'energia a servizio del territorio che permetta di massimizzare il primato pugliese della produzione di energia verde. La Puglia, dopo agricoltura e turismo, può essere un protagonista nell'esportazione di energia verde, oltre che un di modello energetico sostenibile".

Si tratta di un'idea talmente condivisa da tutti gli attori del sistema, che la Regione Puglia sta lavorando in questo senso ad una serie di politiche energetiche e bandi sulla cogenerazione, la produzione di energia da rinnovabili e l'efficientamento energetico degli immobili.

"L'efficienza energetica può migliorare la qualità della vita e far risparmiare ingenti risorse, non solo economiche - ha dichiarato l'Assessore allo Sviluppo Economico e Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone. A volte, però, non se ne comprende bene il senso perché c'è una difficoltà di fondo ad affrontare il nuovo, sia sul fronte della domanda che dell'offerta. La tendenza, infatti, è quella di sfruttare i singoli incentivi, senza considerare il quadro d'insieme. Come Regione Puglia stiamo studiando un meccanismo di incentivo che guardi al complesso dell'immobile, un'azione sperimentale a beneficio di tutti gli edifici, pubblici e privati. Inoltre, insieme a Puglia Sviluppo, abbiamo lanciato un bando sull'efficientamento energetico delle aziende che stiamo provvedendo a migliorare".

"Dall'altra parte – ha proseguito l'Assessore Capone - dopo aver lavorato negli anni scorsi affinché la Puglia diventasse una regione quasi totalmente orientata alle rinnovabili, oggi le politiche regionali devono agire su una strada parallela: mettere insieme le competenze dei vari soggetti regionali, ad esempio i distretti, per passare dalle specializzazioni dei singoli alla connessione e lavorare su attività trasversali".

Un invito che Bratta coglie subito al volo. "Le eccellenze aziendali del Distretto sono pronte ad affrontare la sfida della co-innovazione e collaborazione con i settori dell'ICT e della meccanica di precisione, con cui ci sono sinergie progettuali di sostenibilità e sviluppo del territorio".

Nella seconda parte del convegno si è passati alla presentazione di importati case study di realtà quali Edison Energy Solutions, Rimini Fiera, Geatecno, Enea, Gruppo Intesa Sanpaolo. Dati e statistiche alla mano, sono stati analizzati gli impatti degli audit energetici e delle scelte strategiche di efficienza energetica delle aziende, così come le ricadute in termini di investimenti.


mercoledì 27 aprile 2016

La salvaguardia dell'ambiente come priorità


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Allarme rosso in Veneto: trovate tracce di sostanze tossiche nelle analisi di 507 persone

 

Le falde acquifere contengono sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) e la popolazione residente in alcune zone della Regione mostrerebbe livelli di PFAS accumulati dall'organismo negli anni.

 

 

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La situazione della mobilita' milanese: intervista a Pierfrancesco Maran


L'Assessore alla Mobilita' Pierfrancesco Maran ha commentato l'attuale situazione di traffico e mobilita' milanese, delineando i principali progetti e le aspettative del capoluogo lombardo: dalla necessita' di un accordo con Ferrovie dello Stato al futuro della mobilita' elettrica, fino alle strategie per combattere l'evasione tariffaria del trasporto pubblico di superficie.

 


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Economia circolare: dal caffe' al compost il passo e' breve

 

Sempre piu' aziende del comparto alimentare stanno ponendo nella ricerca di prodotti che impattino sempre meno sull'ambiente, sia durante il ciclo produttivo, sia a fine vita. Via libera ai biobased packaging materials, compostabili e biodegradabili.

 

 

 

 

 

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Second Hand Economy: niente si butta, tutto si trasforma


Complice la diffusione piu' capillare dell'ideologia del riuso e una riflessione piu' profonda sulle tematiche della sostenibilita' e dell'economia circolare, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un ritorno globale al valore del riutilizzo. Se ieri la parola d'ordine era riciclo, oggi si parla di riuso.

 

 

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Bonifiche: come si procede in assenza di responsabilita'?

 

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha recentemente stabilito che al proprietario incolpevole non spetta alcun obbligo di ripristino, anche se il responsabile dell'inquinamento e' irreperibile.


 

 

 

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I prossimi appuntamenti di Nonsoloambiente

 

In agenda nei prossimi giorni due importanti incontri nei quali verra' promossa un'alfabetizzazione sui temi della sostenibilita'.


 

 

 

 

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Nonsoloambiente e' un progetto di MGP & Partners
viale Montenero 17 - 20135 Milano




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