CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Le ultime news sull'Eco-Sostenibilità

Le ultime notizie di AlternativaSostenibile.iy

Cerca nel blog

venerdì 2 novembre 2018

Maltempo: foreste italiane devastate da vento di oltre 140 km/h. PEFC Italia: "Ci vorranno 100 anni perché la situazione torni in equilibrio"


Maltempo: foreste italiane devastate da vento di oltre 140 km/h

 

PEFC Italia: "Ci vorranno 100 anni perché la situazione torni in equilibrio"


Il forte vento di scirocco, che ha colpito il 30 ottobre tutta l'Italia del Nord con raffiche stimate intorno ai 140 km orari, ha provocato ingenti danni alle aree forestali italiane, percepiti tuttavia in maniera minore rispetto ai danni alle alberature cittadine.

 

I numeri però sono impietosi: in un giorno sono stati abbattuti tanti alberi quanti se ne abbattono in tutta Italia in un anno di attività selvicolturale, per una quantità di circa otto milioni di metri cubi di legno. Il solo Trentino (Val di Fiemme, Val di Fassa) ne ha persi 1,5 milioni, quantità di poco inferiori in Alto Adige; stessa situazione in Veneto (Altopiano di Asiago, Feltrino, Agordino, Comelico) e in Friuli Venezia Giulia (Carnia, Dolomiti Friulane, Cansiglio). Soprattutto abeti rossi, ma anche abeti bianchi e faggi, a seconda delle zone; e centinaia di chilometri di strade forestali da risistemare. Quasi tutte sono aree gestite in maniera sostenibile secondo gli standard internazionali del PEFC, organizzazione non governativa che rappresenta la certificazione di gestione sostenibile delle foreste e della filiera dei prodotti forestali; quindi la causa di questa situazione non è sicuramente attribuibile all'abbandono.

 

"La situazione è gravissima, sia dal punto di vista  economico, che ambientale e sociale: ci vorranno 100 anni per far sì che la situazione torni in equilibrio", commenta Antonio Brunori, segretario generale di PEFC Italia. "Ambientalmente abbiamo intere aree montane che nei prossimi periodi non avranno più una copertura vegetazionale a proteggere i versanti dalle piogge e dalla corrivazione rapida delle acque superficiali; inoltre, se non si provvederà rapidamente all'esbosco del legname, la grande quantità di biomassa legnosa provocherà il pullulare del bostrico tipografo (nome scientifico Ips typographus), un piccolo coleottero di mezzo centimetro che colpisce in particolare gli abeti rossi e già considerato il flagello delle foreste europee. Inoltre parliamo di zone boschive che rappresentavano rifugio di animali e uccelli, oltre che aree di importantissima rilevanza paesaggistica. Proprio questa devastazione avrà conseguenze anche per il turismo, che vede nei boschi la principale attrazione estiva per migliaia di turisti ed escursionisti delle aree interne montane".

 

Ma il danno è anche per l'intera filiera del legno. "Dalle Alpi si ricava la quasi totalità del legno da opera italiano di cui l'industria nazionale necessita, e che costituisce un quinto del fabbisogno complessivo - prosegue Brunori - Con questa situazione di calamità, probabilmente ci sarà una quantità elevatissima di legname disponibile (facendone abbassare il costo) nei prossimi due anni, per poi averne scarsità negli anni a venire. Salteranno quindi tutte le pianificazioni strategiche ed economiche fatte negli anni passati, compresi tanti posti di lavoro nel settore delle utilizzazioni boschive. Questo rappresenta il pericolo per il tessuto sociale della montagna, che sopravvive alle dure leggi del mercato anche grazie alla diversificazione stagionale, dove anche il legno e la gestione delle foreste sono un tassello fondamentale per il lavoro di tante aziende."

 

Questo disastro ambientale poteva essere evitato? "Sicuramente il ruolo delcambiamento climatico in atto, con eventi estremi sempre più frequenti e con forza distruttiva raramente vista sulle Alpi, ha un suo ruolo importante", aggiungeMaria Cristina d'Orlando, presidente del PEFC Italia. "Certo è che se nel passato ci fosse stata una visione più lungimirante e più attenta alla gestione attiva delle risorse forestali, sarebbero stati effettuati  più interventi di sfollo e diradamento in molte delle foreste che ora sono abbattute da vento, interventi selvicolturali che forse avrebbero rese queste formazioni più resilienti ai disturbi climatici. Attraverso un'adeguata viabilità forestale è possibile fare una manutenzione continua e puntuale dei boschi e dei territori. La gestione attiva delle foreste e l'utilizzo del legno locale possono aprire la strada ad un'economia sostenibile delle zone montane, così come al ripopolamento che sarebbe fondamentale per presidiare e monitorare queste aree. Servono investimenti per questi territori, non per intervenire nei momenti di emergenza, ma per programmare e prevenire".

 

Questi temi saranno al centro del Congresso nazionale di Selvicoltura a Torino la prossima settimana (dal 5 al 9 novembre ), dove 500 esperti di scienze forestali si riuniranno per parlare di selvicoltura, di gestione delle foreste e del nuovo Testo unico Forestale, cioè della gestione del 39% del territorio italiano, nell'anno in cui la superficie a bosco ha superato la superficie agricola. Un segno dei tempi, dove purtroppo questo sorpasso è nato dall'abbandono della coltivazione delle terre montane e collinari e dalla conquista dei terreni da parte di formazioni arboree pioniere, senza un controllo o pianificazione da parte dell'uomo, con conseguenti problemi di frane, incendi e improvvise alluvioni a valle per il mancato controllo e manutenzione del territorio a monte.


Asiago (foto di Vittorio Poli)

 

 

 

Carnia

 

 

 

Val d'Assa (foto di Anna Sella)

Chi è PEFC Italia

 

PEFC Italia è un'associazione senza fini di lucro che costituisce l'organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. Il PEFC è un'iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all'implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell'industria del legno e dell'artigianato. Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *