In Italia solo 1 veicolo su 3 è a basso impatto di smog con un classe di emissioni fra Euro 5 ed Euro 6 per un totale di oltre13,4 milioni di auto, furgoni, camion e autobus. E' quanto emerge da un'analisi dell'Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Unrae in relazione al rapporto dell'OMS. Da nord a sud della Penisola ci sono 4,6 milioni di veicoli circolanti che non raggiungono nemmeno la soglia di Euro 2 – sottolinea Uecoop – nonostante la spinta a trasporti che riducano polveri e smog. Una sensibilità verso l'ambiente e la salute – rileva Uecoop - che ha portato al blocco dei mezzi più inquinanti in diverse regioni del nord Italia mentre solo a settembre 2018 sono cresciute del 28,2% rispetto allo scorso anno le vendite di auto ibride in Italia mentre sono più raddoppiate quelle elettriche, in controtendenza rispetto a un mercato che invece scende del 25% con un crollo di oltre il 38% per i diesel scesi a poco più di 60mila contro i quasi 98mila del 2017. La diffusione di veicoli meno inquinanti è incentivata anche dal fatto che sempre più spesso nei capitolati di appalto pubblici e privati vengono previsti punteggi aggiuntivi per chi utilizza nell'attività professionale mezzi a basso impatto di smog. Ma è altrettanto vero – conclude Uecoop - che l'acquisto di un'auto o di un furgone nuovi rappresenta un investimento importante e a volte molto difficile, se non impossibile, da affrontare dal punto di vista economico per una famiglia o per una piccola cooperativa, problemi ai quali aggiungere il costo assicurativo e non da ultimo quello per il carburante, che rimane fra i più cari del mondo.
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