Al Congresso hanno preso parte i rappresentanti di 30 università, 75 aziende e 12 investitori istituzionali che hanno pienamente riconosciuto il valore dell'iniziativa e auspicato che il Congresso possa avere una ulteriore edizione e possa magari diventare un appuntamento stabile per mettere a confronto i progressi nella chimica verde e farla costantemente progredire.
Al centro dei lavori sono stati i progetti di ricerca, industriali e delle startup che hanno costituito una vera e propria rassegna di innovazione ai massimi livelli.
Tra questi i progetti di cosmetici "verdi" da scarti dell'industria agro-alimentare dell'Università degli Studi di Genova e di valorizzazione eco-sostenibile dei fenoli dell'olio d'oliva dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
A individuare le migliori start up nel settore è stata una "call for projects", gestita dal principale angel group in Italia IAG (Italian Angels for Growth) e da Innogest, uno dei principali investitori italiani in innovazione, che ha raccolto i progetti di oltre 50 start up innovative della green & sustainable chemistry.
Tra le sei finaliste preselezionate a ricevere un particolare riconoscimento sono state tre realtà. Scappatopo, la startup che produce il primo bio-repellente organico a base di estratti naturali che tiene lontano i topi in modo efficace e senza effetti indesiderati. Crossing, spin-off dell'Universita' Ca' Foscari di Venezia che realizza composti organici che permettono di modificare e migliorare prodotti industriali in modo ecocompatibile ed economico dando vita quindi a prodotti quali un cartone "attivo", che preservi la qualità del latte o del vino senza l'uso di conservanti o borse della spesa non solo biodegradabili, ma anche resistenti e impermeabili.
Infine BioPic, tra l'altro tra le imprese che rappresenteranno l'innovazione italiana nel Padiglione Italia all'Expo Milano 2015, un progetto che unisce la nuova chimica verde dei concimi e insetticidi naturali con l'agricoltura e il design, nuovi materiali, nutrizione e 3D printing. In questo modo si vuole rendere facile, rapido e produttivo per tutti coltivare verdure con tecniche di agricoltura biologica o fiori in città, in terrazzi, balconi, in giardino o sui solai dei tetti, 8/12 mesi all'anno.
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