Anni di dibattiti sul tema delle smart cities, sui dispositivi di tempistica dei semafori o di pagamento dei parcheggi che renderebbero più o meno "intelligente" una città, hanno offuscato il significato di una rivoluzione tecnologica, ma soprattutto economica e sociale, che sta cambiando la configurazione stessa dei territori.
A partire da questa riflessione e dal progetto "Da Smart City a Smart Land" elaborato da Fondazione Francesco Fabbri di Pieve di Soligo, Aldo Bonomi e Roberto Masiero sviluppano temi e spunti in grado di gettare nuova luce sui cambiamenti in atto.
Il dato comune è il disfacimento delle logiche "localistiche" che ancora oggi dominano gli interventi a livello territoriale di singoli comuni o enti pubblici, che invece andrebbero pensati perlomeno a livello di "megalopoli diffusa", come parte di una smart land.
Per dare il senso di questa rivoluzione, oltre a guardare avanti, bisogna forse guardare al passato, e in particolare alla storia di Piero della Francesca e della sua opera, la Resurrezione, in cui Bonomi riconosce "la metafora potente del Rinascimento italiano che è stato sintesi e laboratorio di ciò che in questo testo chiamiamo l'intreccio funzionale tra smart city e smart land".
A seguire il link riguardante un intervento in diretta alla Camera dei Deputati nel quale Nazzareno Pilozzi invita alla lettura del volume con l’auspicio che le riflessioni che scaturiscono da esso contribuiscano al dibattito nazionale e ai cambiamenti in atto.
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GLI AUTORI
Aldo Bonomi è fondatore del Consorzio Aaster, che dirige dal 1984. Da oltre trent’anni svolge studi e ricerche sulle dinamiche territoriali. Cura la rubrica Microcosmi sul Sole 24 Ore e ha diretto la rivista Communitas. Tra i suoi libri Il capitalismo molecolare (1997), nonché i recenti Elogio della depressione(2011, con E. Borgna) e Il capitalismo in-finito. Indagine sui territori della crisi (2013).
Roberto Masiero, professore di Storia dell’architettura, è studioso delle arti e delle scienze nel quadro di una generale storia delle idee e della politica. Ha pubblicato numerosi testi editi in diverse lingue e curato significative mostre d’arte. Nel 2002 è stato direttore artistico della sezione di Neuchâtel dell’Expo internazionale svizzera. E’ membro del Comitato scientifico della Fondazione Francesco Fabbri di Pieve di Soligo e del Comitato direttivo della Fondazione Collodi di Pescia.
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