"Enorme soddisfazione per l'ordinanza emessa oggi dal Giudice predibattimentale del Tribunale di Velletri in merito al processo sul presunto disastro ambientale nella Valle del Sacco, in provincia di Frosinone e considerata una delle aree più inquinate d'Italia – ha dichiarato il WWF Italia che si è costituito Parte Civile nel medesimo processo - La decisione del giudice, letta in udienza questo pomeriggio, di rinviare a giudizio tutti i 4 imputati individuati dal Pubblico Ministero arriva dopo una fase processuale lunga e complicata che, grazie anche all'azione del WWF, potrebbe vedere individuate le responsabilità in merito alla contaminazione dei territori di quella provincia e al danno alla salute subito dalla popolazione".
La prossima udienza dibattimentale avverrà il prossimo 3 luglio e il WWF continuerà ad essere presente come Parte Civile.
La Valle del Sacco, sito di interesse nazionale fino al febbraio 2013, era stato escluso dall'allora Ministro dell'Ambiente dalla 'mappa nazionale dei siti di bonifica', quelli sui quali lo Stato pone un'attenzione particolare rispetto alla loro crisi ambientale, ed è tuttora in attesa della pronuncia del TAR Lazio per tornare al suo stato iniziale. Ricorda il WWF che la Valle del Sacco attualmente è inserita dalla Regione Lazio negli obiettivi proposti alla Commissione Europea attraverso l'Accordo di Partenariato presentatolo scorso 22 aprile a Bruxelles per l'ottenimento dei Fondi Strutturali destinati al risanamento di quei territori.
"Accanto all'impegno regionale per l'ottenimento dei fondi europei, sarà importante individuare le responsabilità di questo disastro anche al fine di recuperare ulteriori risorse derivanti dal risarcimento del Danno Ambientale – continua il WWF - Il nostro Paese deve dare ampia dimostrazione di aver ben recepito le norme comunitarie anche sotto il profilo penale di tutela ambientale riconoscendo l'importanza della conservazione delle risorse naturali, della loro tutela e della capacità di punire eventuali responsabilità. A tal proposito auspichiamo che il dibattito al momento presente in Senato sull'introduzione dei reati ambientali venga migliorato e integrato affinchè i reati ambientali siano considerati veri e propri delitti e il disastro ambientale riconosciuto come una nuova fattispecie".
"La possibilità di risanare quest'area fortemente inquinata grazie a fondi europei è un'ennesima dimostrazione di quanto sia importante il ruolo dell'Europa ai fini della difesa della salute e dell'ambiente dei cittadini dell'Unione, un tema su il WWF ha rilanciato un Appello rivolto a tutti i candidati alle imminenti elezioni europee attraverso una Campagna svoltasi in tutti i paesi dell'Unione – continua il WWF - Inoltre l'avvio di tutti i processi di bonifica in Italia costituisce una straordinaria occasione di riqualificazione dei territori inquinati e di rilancio occupazionale del nostro paese".
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