Dopo false partenze e rinvii delle scadenze previste, sembrano finalmente avviate in tutta Italia le gare per la concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nei 177 ambiti territoriali minimi (ATEM) in cui è stato diviso il territorio nazionale.
"Un Paese che vuole stare a pieno titolo in Europa e fa delle riforme il punto fondamentale del suo programma politico -ha detto Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti- deve porsi il problema di come realizzare le gare per la concessione e per la distribuzione del gas. A distanza di 16 anni dal Decreto Letta (Dlgs 164/00), che attua la liberalizzazione del sistema del gas nazionale, ci sono ancora problemi normativi e sempre maggiori complicazioni delle procedure, per non parlare della riduzione del servizio di distribuzione delle reti gas per i Comuni. Un altro aspetto che merita grande attenzione è quello della distribuzione GNL su territori non metanizzati al di fuori dell'ATEM e lasciando, quindi, ai Comuni la possibilità d'intervento in questo campo. Ciò consentirebbe -ha continuato Bernocchi- da un lato un risparmio del cittadino e l'arricchimento del territorio per gli investimenti, dall'altro, tenendo conto dei risultati dello studio dell'ENEA che invoca regole più rigide per limitare le emissioni di polveri sottili, di abbattere in modo considerevole questo pericoloso inquinante in realtà dove interi territori vengono riscaldati con caldaie a gasolio, largamente responsabili di tali emissioni. La conversione da gasolio a GNL consentirebbe di ridurre drasticamente l'emissione di polveri con benefici ambientali, sociali e sanitari assolutamente rilevanti".
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