«Domani mattina - conclude Pecoraro Scanio - in occasione del sit-in a Piazza Montecitorio, alle ore 10.30, promosso dalla Coalizione Clima e dal Coordinamento No Triv, solleciteremo il Governo ad accorpare il referendum sulle trivellazioni al primo turno delle elezioni amministrative per contenere gli sprechi e garantire la massima affluenza alle urne».
«La paura di arrivare al referendum No Triv – dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell'Ambiente - ha spinto la società Petroceltic a rinunciare al permesso di ricerca in Adriatico al largo delle isole Tremiti, concessione che aveva ottenuto a fine dicembre dal Governo. Si tratta, indubbiamente, di una nuova vittoria per la mobilitazione No Triv».
«Anche la Petroceltic ha capito che il petrolio in Italia non è economicamente vantaggioso – continua Pecoraro Scanio-, solo il Governo ancora non ha avuto il coraggio di rinunciare alle trivellazioni nei mari e nelle campagne italiane. Resta da chiedersi come mai nel giro di 40 giorni si è giunti a questa decisione che sembra tuttavia confermare la paura di un referendum partecipato che permetta finalmente agli italiani di scegliere tra fossili e rinnovabili».
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