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lunedì 29 febbraio 2016
PowerCell Sweden AB receives yet another order of two PowerCell S3 prototype fuel cell stacks from a strategic important global customer
PowerCell S3 fuel cell stack is based on the platform developed by PowerCell in the Autostack Core project together with its project partners. The PowerCell S3 prototypes are expected to be delivered during the second quarter of 2016.
The PowerCell S3 fuel cell stack platform will complement the first and second fuel cell stack platforms; the PowerCell S1 (1 - 5 kW) and PowerCell S2 (5 - 25 kW) as it covers a larger power range from 20 kW up to 100 kW, except that this platform is designed to only use pure hydrogen as the fuel.
The PowerCell S3 fuel cell stack uses proton exchange membrane (PEM) technology and is the choice for automotive applications. PEM is the most common technology used today, owing to its reliable and dynamic characteristics that allows for full power output within seconds.
"We are very glad that yet another customer have recognized the good results from the Autostack core project and are willing to test our stack themselves. ", said Andreas Bodén, Director Marketing & Sales at PowerCell Sweden AB.
The order is strategically important, but have a limited impact on the company's results.
About PowerCell Sweden AB (publ)
PowerCell Sweden AB (publ) is the leading fuel cell company in the Nordics, which develops and produces environmentally friendly power systems for stationary and mobile customer applications.
PowerCell has developed a modular system of fuel cell platforms, powered by clean environmentally friendly produced hydrogen where only electricity, heat and water are emissions. The fuel cells are also designed to handle the reformed hydrogen from e.g. biogas, natural gas, biodiesel or standard diesel.
In case hydrogen infrastructure is missing, PowerCell has combined its leading fuel cell and reformer technology and developed a fuel cell system, PowerPac, which converts standard diesel, with hydrogen, into electricity. This is done in an energy-efficient and environmentally friendly way, in which emissions of carbon monoxide, nitrogen oxides and particles are completely eliminated and the carbon dioxide is greatly reduced compared with a conventional diesel engine.
PowerCell Sweden AB (publ) is listed on First North at Nasdaq Stockholm and is an industrial spinout from the Volvo Group. Among the largest owners are Midroc New Technology, Fouriertransform, Finindus and Volvo Group Venture Capital.
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ENERGIA E AMBIENTE - Nasce la rete nazionale degli Its dell’area energetica, con 10 Fondazioni in 9 regioni
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GEICO ABBATTE I CONSUMI ENERGETICI: -22% PER SCOCCA AUTO, GRAZIE AL PROGETTO J-HIVE
Geico, leader internazionale nel settore degli impianti di verniciatura auto, abbatte i consumi energetici, raggiungendo un -22% sui consumi rispetto ad una soluzione tradizionale grazie all'innovativo progetto J-Hive, una rivoluzionaria cella ottagonale per la verniciatura delle scocche auto.
In questi anni, Geico ha investito moltissimo nell'innovazione, creando il "Pardis Innovation Centre", un centro tecnologico d'eccelenza per la ricerca e sviluppo. L'obiettivo è quello di realizzare il primo impianto autosufficiente di verniciatura auto, entro il 16 giugno 2020, giornata dell'Energy Independence Day, istituita da Geico per presentare i propri risultati nel campo dell'innovazione sostenibile. Dall'avviamento del progetto, avvenuto nel 2005, quando un impianto bruciava circa 900 kWh/s, l'azienda ha raggiunto diversi traguardi importanti. Nel 2013, è stato inaugurato l'impianto di QOROS, in Cina, progettato e realizzato da Geico, dove i consumi si aggirano intorno ai 450 kWh/s. Ad oggi Geico è in grado di realizzare impianti che consumano 320 kWh per la verniciatura di ogni singola scocca.
Il progetto J-Hive, interamente brevettato da Geico, rappresenta un ulteriore passo avanti per il raggiungimento dell'obiettivo dell'Energy Independence Day. Il progetto, infatti, consente l'utilizzo di un solo robot per la verniciatura sia all'interno che all'esterno della scocca e, grazie alla forma ottagonale, permette di ridurre lo spazio occupato dalla cabina di verniciatura, diminuendo l'aria presente al suo interno e abbattendo così i consumi energetici del 22%. Questo garantisce anche una diminuzione del footprint del 27%. Il brevetto, presentato al Surcar di Shangai, la conferenza internazionale più importante nel mondo dell'automotive, si è aggiudicato l'Innovation Award 2015, il prestigioso premio conferito agli impianti più innovativi, a livello mondiale.
"L'obiettivo di Geico è quello di raggiungere una crescita e un'innovazione totalmente sostenibile, nel pieno rispetto dell'ambiente. Il nostro scopo è quello di riuscire a creare un impianto in grado di risparmiare il 70% dei consumi e di colmare il restante 30% utilizzando energia rinnovabile. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti dal nostro centro di ricerca e sviluppo, grazie al quale ogni anno ci avviciniamo sempre di più al nostro obiettivo", dichiara Ali Reza Arabnia, Presidente e CEO del Gruppo Geico Taikisha.
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Condivisione dei Saperi, corso popolare sulle rose || ROSA, ROSAE
il Parco Regionale dell'Appia Antica
Zappata Romana
sono lieti di presentare:
Condivisione dei Saperi: corso popolare sulle rose
ROSA, ROSAE: impariamo a conoscere le rose
II edizione
L'iniziativa ha il fine di condividere i saperi presenti nelle eccellenze della nostra città rendendoli accessibili a tutti per aumentare la sensibilità verso l'ambiente.
Sabato 5 marzo si terrà la giornata dedicata alle rose con gli esperti del Roseto comunale, noto internazionalmente per il prestigioso Premio Roma, i tecnici ISA Salvatore Ianni e Antonello Santelli. L'incontro avrà una parte teorica e una dimostrazione pratica presso l'ex Cartiera Latina all'Hortus Urbis in via Appia Antica 42/50.
Questo incontro per conoscere le rose e le tecniche di gestione, potatura e riproduzione, prevede la possibilità di interloquire con i tecnici comunali per fare domande, chiedere curiosità e consigli sulla coltivazione, le potature, le fioriture.
PROGRAMMA del giorno Sabato 5 marzo 2016
ore 10 - 11 / Salvatore Ianni, conferenza: "La rosa tra simbologia e pittura. Riflessi umani"
ore 11.15 - 13 / Antonello Santelli, giardinaggio: potatura e manutenzione delle rose
Partecipazione gratuita, numero di posti limitato, prenotazione necessaria.
PER INFORMAZIONI: hortus.zappataromana@gmail.com – www.hortusurbis.it
Ci aiutate? Chiediamo il vostro sostegno con un voto.
Abbiamo deciso di partecipare a un bando di Aviva Community Fund per finanziare l'Hortus Urbis. La gestione dell'orto con piante selezionate fra quelle utilizzate ai tempi dell'antica Roma, è affidata a volontari che curano uno spazio pubblico aperto a tutti nella magnifica cornice del Parco dell'Appia Antica. Nonostante sia uno spazio pubblico non riceve finanziamenti di sorta e quindi ci diamo da fare.
La procedura dell'Aviva Community Fund prevede che vi sia una fase di votazioni sul web per i progetti selezionati e poi un vaglio di quelli più votati da parte di una giuria. Ci hanno accettato il progetto e da oggi inizia la fase di votazione aperta a tutti che dura fino al 8 marzo. E' importante raggiungere più voti possibile. Aiutaci subito!
Hai 10 voti a disposizione che puoi darci, ecco il link diretto al progetto
https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/vista/14
Vai alla pagina del link, ti registri con una email e una password, voti e spargi la voce tra amici e contatti!
GRAZIE
Contatti:
Email: hortus.zappataromana@gmail.com
Web: www.hortusurbis.it
Facebook: https://www.facebook.com/HortusUrbis
Twitter: @zappataromana - #HortusUrbis
Aiutaci, sostieni l'Hortus Urbis:
- Con una donazione
- Con il tuo lavoro
- Invitando una scuola
- Invitando il tuo ufficio
- Proponendo la tua attività
Per arrivare:
Hortus Urbis presso l'ex Cartiera Latina, via Appia Antica, 42/50 (accanto alla fontanella)
In bici: ciclabile Cristoforo Colombo e percorrere il sentiero Circonvallazione Ardeatina
Bus: 118 e 218 sull'Appia Antica (Fermata Domine Quo Vadis) o 30express, 714 e 715 (Fermata Cristoforo Colombo/Bavastro o Cristoforo Colombo/Circonvallazione Ostiense) e percorrere il sentiero Circonvallazione Ardeatina nel parco Scott
In macchina: parcheggiare a via Carlo Conti Rossini, Largo Gavaligi, via Omboni, via Scott e dintorni e percorrere il sentiero Circonvallazione Ardeatina nel parco Scott
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Quanto è verde la mia azienda? PMI venete e ambiente: i risultati della ricerca di GC&P
Negli ultimi mesi la società di consulenza di Asolo (TV) ha lanciato una ricerca che mette in luce la sensibilità delle aziende venete rispetto alle problematiche ambientali.
Gestione Rifiuti: Nasce Riciclo il web magazine di Rinnovabili.it e Cobat
Articoli, video e approfondimenti scientifici per un nuovissimo strumento per la comunicazione e la diffusione dell’economia circolare.
Roma 24 febbraio – È nata Riciclo, la nuova sezione d’approfondimento sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti di Rinnovabili.it, il quotidiano web della sostenibilità, dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti rinnovabili. Uno spazio di informazione e riflessione, creato con la collaborazione del consorzio nazionaleCobat, sistema multifiliera che oggi è in prima linea in Italia nella raccolta, il trattamento e il riciclo di pile e accumulatori esausti, RAEE, inclusi i moduli fotovoltaici a fine vita, così come nella gestione indiretta degli pneumatici fuori uso.
Novara, isole pedonali e zone verdi abbattono lo smog. I dati del Treno Verde di Legambiente
È questa la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che in questi giorni ha fatto tappa a Novara, prima tappa del tour 2016 che vedrà il convoglio ambientalista percorrere l'Italia per monitorare la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.
I risultati del monitoraggio scientifico – realizzato grazie alla collaborazione con Valorizza, brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR – è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente; Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta; Giovanni Manta, coordinatore tecnico di Valorizza e Laura Ciceri, del circolo Legambiente Novara, alla presenza di Bruno Barbera, direttore Arpa Piemonte, dipartimento Piemonte Nord Est.
"Nel nostro Paese c'è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all'avanguardia e libere dallo smog – dichiara Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente –. Con il monitoraggio del Treno Verde non vogliamo sostituirci ai controlli eseguiti dagli enti preposti ma fornire un'istantanea, in termini di inquinamento atmosferico e rumore, su alcuni percorsi all'interno dei quartieri delle nostre città. La novità del nostro monitoraggio è l'approccio metodologico diffuso che prende in considerazione diverse zone di un'area campione per stimare le diverse esposizioni agli inquinanti. Una vera e propria campionatura itinerante che, messa a regime, permetterebbe alle città di individuare le criticità e attuare risoluzioni concrete e mirate, a servizio del benessere e della sicurezza dei cittadini".
A dimostrare l'urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall'emergenza smog, sempre più cronica, vi sono anche i dati della campagna di Legambiente "PM10 ti tengo d'occhio". Nei primi due mesi del nuovo anno, infatti, quasi tutti i capoluoghi di provincia del Piemonte hanno superato il 50% dei giorni di "bonus" a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 giornalieri di polveri sottili): Torino ha raggiunto 29 giorni di superamento, seguita da Asti (22), Vercelli (21), Novara (20), Alessandria (19) e Biella (19). I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di superamenti, a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie.
"L'amministrazione regionale così come quelle locali, anche sulla base degli impegni presi a livello internazionale con la Cop21 dall'Italia – dichiara Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte - devono intraprendere interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattutto per delineare una strategia per la qualità dell'aria, un piano per la mobilità nuova in città, che renda protagonista il trasporto pubblico, la mobilità pedonale e ciclabile e il trasporto su ferro per ridurre il parco auto circolante, accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana. La rivoluzione che vogliamo nelle nostre città è volta ad una complessiva rigenerazione urbana che metta in moto un ciclo virtuoso fatto di riqualificazione del patrimonio edilizio, green economy, efficienza energetica, natura tra le case, ma anche stili di vita virtuosi che creano comunità ecosostenibili".
IL MONITORAGGIO DEL TRENO VERDE
Le condizioni di instabilità atmosferica con pioggia abbondante registrata durante i giorni di campionamento sono state certamente favorevoli alla dispersione degli inquinamenti. Nonostante ciò è possibile delineare facilmente quelle che sono le criticità che rischiano di contribuire all'aumento dei livelli di inquinanti.
I tragitti individuati per il monitoraggio itinerante – che grazie ad una strumentazione portatile consente di misurare in continuo i valori di PM10, PM2,5 e PM1 e di rumore - sono stati scelti in maniera tale da poter effettuare un confronto tra le diverse aree di un tessuto urbano (zone pedonali, vie preferenziali, aree verdi, zone residenziali, zone commerciali). È stato possibile così rilevare in tempo reale le concentrazioni nell'aria delle polveri sottili (PM10, PM2,5 e PM1), simulando, quindi, i livelli di inquinamento che ogni cittadino respira spostandosi tra le strade cittadine. L'obiettivo – oltre scattare un'istantanea del quartiere preso in esame – è quello di informare in tempo reale i cittadini e gli amministratori attraverso la pubblicazione dei risultati del monitoraggio sul portale www.trenoverde.it, facilmente accessibile e consultabile, che restituisce una mappatura di dettaglio dell'area presa in esame, così da avere un valido strumento per studiare e pianificare le soluzioni per migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente urbano.
Nello specifico di Novara, i tre percorsi - caratterizzati ognuno da dieci punti di misura - hanno avuto come inizio la Stazione ferroviaria e come punto finale l'Ospedale.
A dimostrazione del nesso esistente tra qualità dell'aria e isole pedonali, così come per le aree verdi, ci sono i dati riscontrati nel percorso B che dalla stazione ha attraversato buona parte della Ztl del centro, chiusa al traffico, per terminare nei pressi del pronto soccorso su Baluardo Massimo D'Azeglio. Le dieci stazioni di misura – dove sono state effettuate soste per il rilevamento da 5 minuti - hanno mostrato un dato medio per il PM10 di 13,89 microgrammi per metro cubo di cui circa il 90% costituito da frazioni inferiori al 2,5 micron, quelle maggiormente dannose per la salute. Decisamente più alta, invece, la media registrata negli altri due percorsi (denominati rispettivamente A e C), in cui il valore medio delle stazioni di rilevamento è risultato essere di più del doppio nel primo caso (percorso A – media PM10 di 32,06 microgrammi/metro cubo – dalla stazione, corso Garibaldi, via Solverino, via Regaldi, Parco) e più del triplo nel secondo (percorso C - valore medio di PM10 58,74 – Stazione, Baluardo dei Partigiani, viale Ferrucci, Baluardo La Marmora).
Analizzando più nel dettaglio i singoli percorsi si nota come nel percorso A le tre stazioni di misura che sono rientrate nel "parco dei bambini" tra largo costituente e largo Bellini hanno registrato valori medi circa il 20% più bassi rispetto alla media del percorso, a dimostrazione di come il verde urbano possa svolgere un ruolo fondamentale per la mitigazione dell'esposizione all'inquinamento atmosferico. Mentre nel percorso C i valori medi più elevati si sono registrati nelle postazioni C1 e C3 tra viale Mazzini (zona stazione) e via Baluardo dei Partigiani altezza via Gallarati. Tra l'altro lungo il percorso C sono stati incontrati diversi istituti scolastici e zone commerciali come supermercati.
Il monitoraggio del Treno Verde esamina attentamente un'altra componente importante dell'inquinamento presente nelle nostre città, quella del rumore, spesso sottovalutata ma che ha conseguenze sul benessere e sulla qualità della vita e sta diventando sempre più una minaccia per la salute pubblica. A Novara sono stati eseguiti tre punti di hot spot in cui è stata fatta una misurazione di un'ora sia dell'inquinamento acustico che atmosferico (su corso Garibaldi nei pressi di una fermata degli autobus; su via dante Alighieri nei pressi dell'entrata del mercato coperto e su Baluardo La Marmora, altezza corso Mazzini). Se i dati sulle polveri non hanno mostrato criticità eclatanti anche per via della pioggia (anche se l'hot spot 3 ha una media di 55 microgrammi/mc nell'ora), i dati sull'inquinamento acustico hanno invece registrato valori medi elevati (LZeq) - superiori a quanto previsto dalla zonizzazione acustica - con una media di 76,34 decibel per il primo punto; 75,47 db per il secondo e 71,76 dB per il terzo. I limiti di legge previsti per le aree prevalentemente residenziali, di tipo misto e di intensa attività umana sono, invece, rispettivamente di 50, 55 e 60 decibel.
Dal Treno Verde arrivano anche le proposte lanciate durante l'incontro #aNovaraVorrei, che ha visto diverse associazioni novaresi raccogliere l'invito di Legambiente ad una tavola rotonda con il fine di ragionare sulle richieste ai futuri candidati alle prossime elezioni amministrative. Stop al consumo di suolo a partire dalla zona agricola di Agognate. "Non deve diventare un altro polo logistico/industriale e non servono nuovi centri commerciali, bisogna puntare piuttosto sulla rigenerazione urbana – dichiara Laura Ciceri del Circolo Legambiente di Novara – far rivivere il centro storico, nel suo profondo valore artistico e culturale, in modo intelligente, implementando nuovi percorsi ciclabili, allargando l'isola pedonale a tutti i baluardi e organizzando il trasporto delle merci in centro in modo sostenibile, con mezzi a basse emissioni almeno nell'ultimo miglio di strada".
Nei giorni di tappa del Treno Verde a Novara, oltre seicento bambini e ragazzi hanno visitato la mostra didattica e interattiva allestita a bordo delle quattro carrozze.
La mappa interattiva del monitoraggio con tutti i dati rilevati è disponibile su www.trenoverde.it
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Da MCE una guida agli incentivi per lavori di ristrutturazione
Interventi di efficienza energetica in casa: ecco come orientarsi tra gli incentivi possibili
In un anno una famiglia italiana spende, mediamente, 1.500/2.000 euro per riscaldare e raffrescare l'abitazione. Una voce pesante sul bilancio delle famiglie che può essere abbattuta del 50% con interventi finalizzati all'efficienza energetica (dati Legambiente) . A sostegno di questo tipo di azioni, fino al 31 dicembre 2016, è possibile usufruire di alcuni incentivi che consentono di risparmiare su interventi volti al risparmio energetico in casa, sugli acquisti di caldaie, pompe di calore o sistemi con solare termico, ma anche su interventi di ristrutturazione ordinaria o straordinaria.
Ma orientarsi nel panorama normativo degli incentivi non è sempre così semplice. Per questa ragione, MCE Lab, l'osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort (Fiera Milano, 15 -18 marzo 2016) ha deciso di tracciare un quadro sintetico che possa aiutare i consumatori nel difficile puzzle legislativo dell'efficienza energetica. Ecco dunque un elenco degli incentivi e le modalità grazie a cui usufruirne:
· DETRAZIONI IRPEF 65% su interventi di riqualificazione energetica
Chi ha in piano di effettuare nel 2016 interventi volti ad aumentare l'efficienza energetica di abitazioni o spazi condominiali, può usufruire del cosiddetto Ecobonus.
L'incentivo in questo caso consiste in una detrazione IRPEF pari al 65% delle spese sostenute, da scaricare in dichiarazione dei redditi attraverso una suddivisione in rate di egual importo e in massimo 10 anni.
Gli interventi che godono di questa agevolazione sono:
ü Riqualificazione globale su edifici esistenti, ovverotutti gli interventi che permettano di conseguire un miglioramento del fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai limiti fissati. Il tetto massimo detraibile di 100.000 euro (65% di circa 154.000 euro).
ü Interventi sull'involucro che consentono di migliorare l'isolamento termico e mantenere la temperatura all'interno dell'edificio. In questo caso, il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, Il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Sostituzione (parziale o totale) di impianti termici. In particolare, l'incentivo riguarda la sostituzione di caldaie esistenti con caldaie a condensazione o con generatori di calore a biomasse, l'installazione di pompe di calore ad alta efficienza e di impianti geotermici a bassa entalpia, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore. E' incentivata con la detrazione anche la trasformazione di impianti autonomi in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore. Il tetto massimo detraibile di 30.000 euro (65% di circa 46.000 euro).
ü Acquisto e posa in opera di schermature solari. Il tetto massimo detraibile di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Acquisto, installazione e posa in opera di sistemi domotici. Questa detrazione, novità introdotta dal 2016, riguarda i dispositivi multimediali in grado di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e di climatizzazione degli edifici, con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e di garantire una maggiore efficienza di funzionamento degli impianti. Sono inoltre detraibili tutte le spese inerenti ai lavori, quindi anche i costi delle opere edili, delle prestazioni professionali relative alla progettazione e al rilascio della certificazione energetica necessaria per la fruizione dell'incentivo e per la realizzazione degli interventi e i costi amministrativi.
Per usufruire di questa detrazione è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. In caso di interventi su parti comuni di edifici residenziali, tutti quelli che non potrebbero usufruire delle detrazioni perché hanno redditi molto bassi e quindi con IRPEF azzerata, possono cedere l'ecobonus alla ditta che esegue i lavori in cambio di uno sconto.
· CONTO TERMICO
Chi ha in programma interventi volti al miglioramento dell'efficienza energetica in un edificio già esistente, compresa la sostituzione di impianti di climatizzazione o scaldacqua obsoleti, può usufruire degli incentivi previsti dal nuovo Conto Termico (700 milioni sono destinati ai privati e 200 milioni alle PA). In questo caso l'incentivo consiste in un rimborso di parte della spesa effettuata, tramite bonifico bancario erogato dal GSE.
Più in dettaglio, gli interventi per cui i privati possono accedere agli incentivi del Conto Termico sono:
ü la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti e/o di scaldacqua elettrici con impianti, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore;
ü la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
ü l'installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell'impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling. (Solo in questo terzo caso l'edificio in cui si effettua l'intervento può anche essere di nuova costruzione).
· DETRAZIONE 50% IRPEFper interventi di ristrutturazione edilizia
Un'altra agevolazione a disposizione di chi quest'anno ha in programma interventi sulla propria abitazione è la detrazione del 50%, che si estende anche a lavori di ristrutturazione non volti a migliorare l'efficienza energetica dell'immobile. Questo incentivo consiste nella detrazione dall'Irpef il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000 euro, suddivisa in 10 quote annuali di egual importo a partire dall'anno in cui vengono eseguiti i lavori.
Rientrano quindi in questo bonus:
ü interventi volti a realizzare opere finalizzate al risparmio energetico convenzionale (ad esempio l'acquisto di impianti fotovoltaici, l'adeguamento degli impianti a gas esistenti, la sostituzione di un vecchio generatore di una caldaia convenzionale con un generatore ad alto rendimento)
ü interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
ü le spese per la progettazione degli interventi, quelle relative alle prestazioni lavorative per la realizzazione delle opere, per l'acquisto dei materiali, per perizie tecniche e relazioni di conformità, per l'IVA e per il rilascio di autorizzazioni.
Questa detrazione non è cumulabile, su uno stesso intervento, con altre agevolazioni (come ad esempio l'Ecobonus per interventi previsti da entrambi gli incentivi). Per usufruire di questo bonus è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale.
· BONUS MOBILI
Chi ristruttura casa e usufruisce delle detrazioni del 50%, ha a disposizione anche il bonus mobili: una detrazione IRPEF del 50% della spesa effettuata per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici dalla classe A in poi (A per i forni, A+ per tutti gli altri elettrodomestici). Questo bonus non è invece disponibile per chi sceglie di usufruire dell'Ecobonus. Anche in questo caso, per accedere all'incentivo è necessario prestare attenzione alla modalità di pagamento: bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Non è possibile invece utilizzare assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
· IVA AGEVOLATA AL 10%
Chi decide di eseguire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione o interventi di restauro e risanamento conservativo di immobili residenziali già costruiti può godere di un ulteriore beneficio fiscale, abbinabile alle agevolazioni precedenti: l'IVA agevolata sulle prestazioni di servizi. Sul costo della ditta che esegue i lavori, compreso la fornitura di materiale da parte della ditta stessa, si applica quindi l'IVA ridotta al 10 %, che scende invece al 4% quando gli immobili sono nuove costruzioni non di lusso.
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Novara, isole pedonali e zone verdi abbattono lo smog. I dati del Treno Verde di Legambiente
È questa la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che in questi giorni ha fatto tappa a Novara, prima tappa del tour 2016 che vedrà il convoglio ambientalista percorrere l'Italia per monitorare la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.
I risultati del monitoraggio scientifico – realizzato grazie alla collaborazione con Valorizza, brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR – è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente; Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta; Giovanni Manta, coordinatore tecnico di Valorizza e Laura Ciceri, del circolo Legambiente Novara, alla presenza di Bruno Barbera, direttore Arpa Piemonte, dipartimento Piemonte Nord Est.
"Nel nostro Paese c'è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all'avanguardia e libere dallo smog – dichiara Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente –. Con il monitoraggio del Treno Verde non vogliamo sostituirci ai controlli eseguiti dagli enti preposti ma fornire un'istantanea, in termini di inquinamento atmosferico e rumore, su alcuni percorsi all'interno dei quartieri delle nostre città. La novità del nostro monitoraggio è l'approccio metodologico diffuso che prende in considerazione diverse zone di un'area campione per stimare le diverse esposizioni agli inquinanti. Una vera e propria campionatura itinerante che, messa a regime, permetterebbe alle città di individuare le criticità e attuare risoluzioni concrete e mirate, a servizio del benessere e della sicurezza dei cittadini".
A dimostrare l'urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall'emergenza smog, sempre più cronica, vi sono anche i dati della campagna di Legambiente "PM10 ti tengo d'occhio". Nei primi due mesi del nuovo anno, infatti, quasi tutti i capoluoghi di provincia del Piemonte hanno superato il 50% dei giorni di "bonus" a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 giornalieri di polveri sottili): Torino ha raggiunto 29 giorni di superamento, seguita da Asti (22), Vercelli (21), Novara (20), Alessandria (19) e Biella (19). I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di superamenti, a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie.
"L'amministrazione regionale così come quelle locali, anche sulla base degli impegni presi a livello internazionale con la Cop21 dall'Italia – dichiara Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte - devono intraprendere interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattutto per delineare una strategia per la qualità dell'aria, un piano per la mobilità nuova in città, che renda protagonista il trasporto pubblico, la mobilità pedonale e ciclabile e il trasporto su ferro per ridurre il parco auto circolante, accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana. La rivoluzione che vogliamo nelle nostre città è volta ad una complessiva rigenerazione urbana che metta in moto un ciclo virtuoso fatto di riqualificazione del patrimonio edilizio, green economy, efficienza energetica, natura tra le case, ma anche stili di vita virtuosi che creano comunità ecosostenibili".
IL MONITORAGGIO DEL TRENO VERDE
Le condizioni di instabilità atmosferica con pioggia abbondante registrata durante i giorni di campionamento sono state certamente favorevoli alla dispersione degli inquinamenti. Nonostante ciò è possibile delineare facilmente quelle che sono le criticità che rischiano di contribuire all'aumento dei livelli di inquinanti.
I tragitti individuati per il monitoraggio itinerante – che grazie ad una strumentazione portatile consente di misurare in continuo i valori di PM10, PM2,5 e PM1 e di rumore - sono stati scelti in maniera tale da poter effettuare un confronto tra le diverse aree di un tessuto urbano (zone pedonali, vie preferenziali, aree verdi, zone residenziali, zone commerciali). È stato possibile così rilevare in tempo reale le concentrazioni nell'aria delle polveri sottili (PM10, PM2,5 e PM1), simulando, quindi, i livelli di inquinamento che ogni cittadino respira spostandosi tra le strade cittadine. L'obiettivo – oltre scattare un'istantanea del quartiere preso in esame – è quello di informare in tempo reale i cittadini e gli amministratori attraverso la pubblicazione dei risultati del monitoraggio sul portale www.trenoverde.it, facilmente accessibile e consultabile, che restituisce una mappatura di dettaglio dell'area presa in esame, così da avere un valido strumento per studiare e pianificare le soluzioni per migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente urbano.
Nello specifico di Novara, i tre percorsi - caratterizzati ognuno da dieci punti di misura - hanno avuto come inizio la Stazione ferroviaria e come punto finale l'Ospedale.
A dimostrazione del nesso esistente tra qualità dell'aria e isole pedonali, così come per le aree verdi, ci sono i dati riscontrati nel percorso B che dalla stazione ha attraversato buona parte della Ztl del centro, chiusa al traffico, per terminare nei pressi del pronto soccorso su Baluardo Massimo D'Azeglio. Le dieci stazioni di misura – dove sono state effettuate soste per il rilevamento da 5 minuti - hanno mostrato un dato medio per il PM10 di 13,89 microgrammi per metro cubo di cui circa il 90% costituito da frazioni inferiori al 2,5 micron, quelle maggiormente dannose per la salute. Decisamente più alta, invece, la media registrata negli altri due percorsi (denominati rispettivamente A e C), in cui il valore medio delle stazioni di rilevamento è risultato essere di più del doppio nel primo caso (percorso A – media PM10 di 32,06 microgrammi/metro cubo – dalla stazione, corso Garibaldi, via Solverino, via Regaldi, Parco) e più del triplo nel secondo (percorso C - valore medio di PM10 58,74 – Stazione, Baluardo dei Partigiani, viale Ferrucci, Baluardo La Marmora).
Analizzando più nel dettaglio i singoli percorsi si nota come nel percorso A le tre stazioni di misura che sono rientrate nel "parco dei bambini" tra largo costituente e largo Bellini hanno registrato valori medi circa il 20% più bassi rispetto alla media del percorso, a dimostrazione di come il verde urbano possa svolgere un ruolo fondamentale per la mitigazione dell'esposizione all'inquinamento atmosferico. Mentre nel percorso C i valori medi più elevati si sono registrati nelle postazioni C1 e C3 tra viale Mazzini (zona stazione) e via Baluardo dei Partigiani altezza via Gallarati. Tra l'altro lungo il percorso C sono stati incontrati diversi istituti scolastici e zone commerciali come supermercati.
Il monitoraggio del Treno Verde esamina attentamente un'altra componente importante dell'inquinamento presente nelle nostre città, quella del rumore, spesso sottovalutata ma che ha conseguenze sul benessere e sulla qualità della vita e sta diventando sempre più una minaccia per la salute pubblica. A Novara sono stati eseguiti tre punti di hot spot in cui è stata fatta una misurazione di un'ora sia dell'inquinamento acustico che atmosferico (su corso Garibaldi nei pressi di una fermata degli autobus; su via dante Alighieri nei pressi dell'entrata del mercato coperto e su Baluardo La Marmora, altezza corso Mazzini). Se i dati sulle polveri non hanno mostrato criticità eclatanti anche per via della pioggia (anche se l'hot spot 3 ha una media di 55 microgrammi/mc nell'ora), i dati sull'inquinamento acustico hanno invece registrato valori medi elevati (LZeq) - superiori a quanto previsto dalla zonizzazione acustica - con una media di 76,34 decibel per il primo punto; 75,47 db per il secondo e 71,76 dB per il terzo. I limiti di legge previsti per le aree prevalentemente residenziali, di tipo misto e di intensa attività umana sono, invece, rispettivamente di 50, 55 e 60 decibel.
Dal Treno Verde arrivano anche le proposte lanciate durante l'incontro #aNovaraVorrei, che ha visto diverse associazioni novaresi raccogliere l'invito di Legambiente ad una tavola rotonda con il fine di ragionare sulle richieste ai futuri candidati alle prossime elezioni amministrative. Stop al consumo di suolo a partire dalla zona agricola di Agognate. "Non deve diventare un altro polo logistico/industriale e non servono nuovi centri commerciali, bisogna puntare piuttosto sulla rigenerazione urbana – dichiara Laura Ciceri del Circolo Legambiente di Novara – far rivivere il centro storico, nel suo profondo valore artistico e culturale, in modo intelligente, implementando nuovi percorsi ciclabili, allargando l'isola pedonale a tutti i baluardi e organizzando il trasporto delle merci in centro in modo sostenibile, con mezzi a basse emissioni almeno nell'ultimo miglio di strada".
Nei giorni di tappa del Treno Verde a Novara, oltre seicento bambini e ragazzi hanno visitato la mostra didattica e interattiva allestita a bordo delle quattro carrozze.
La mappa interattiva del monitoraggio con tutti i dati rilevati è disponibile su www.trenoverde.it
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Da MCE una guida agli incentivi per lavori di ristrutturazione
Interventi di efficienza energetica in casa: ecco come orientarsi tra gli incentivi possibili
In un anno una famiglia italiana spende, mediamente, 1.500/2.000 euro per riscaldare e raffrescare l'abitazione. Una voce pesante sul bilancio delle famiglie che può essere abbattuta del 50% con interventi finalizzati all'efficienza energetica (dati Legambiente) . A sostegno di questo tipo di azioni, fino al 31 dicembre 2016, è possibile usufruire di alcuni incentivi che consentono di risparmiare su interventi volti al risparmio energetico in casa, sugli acquisti di caldaie, pompe di calore o sistemi con solare termico, ma anche su interventi di ristrutturazione ordinaria o straordinaria.
Ma orientarsi nel panorama normativo degli incentivi non è sempre così semplice. Per questa ragione, MCE Lab, l'osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort (Fiera Milano, 15 -18 marzo 2016) ha deciso di tracciare un quadro sintetico che possa aiutare i consumatori nel difficile puzzle legislativo dell'efficienza energetica. Ecco dunque un elenco degli incentivi e le modalità grazie a cui usufruirne:
· DETRAZIONI IRPEF 65% su interventi di riqualificazione energetica
Chi ha in piano di effettuare nel 2016 interventi volti ad aumentare l'efficienza energetica di abitazioni o spazi condominiali, può usufruire del cosiddetto Ecobonus.
L'incentivo in questo caso consiste in una detrazione IRPEF pari al 65% delle spese sostenute, da scaricare in dichiarazione dei redditi attraverso una suddivisione in rate di egual importo e in massimo 10 anni.
Gli interventi che godono di questa agevolazione sono:
ü Riqualificazione globale su edifici esistenti, ovverotutti gli interventi che permettano di conseguire un miglioramento del fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai limiti fissati. Il tetto massimo detraibile di 100.000 euro (65% di circa 154.000 euro).
ü Interventi sull'involucro che consentono di migliorare l'isolamento termico e mantenere la temperatura all'interno dell'edificio. In questo caso, il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, Il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Sostituzione (parziale o totale) di impianti termici. In particolare, l'incentivo riguarda la sostituzione di caldaie esistenti con caldaie a condensazione o con generatori di calore a biomasse, l'installazione di pompe di calore ad alta efficienza e di impianti geotermici a bassa entalpia, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore. E' incentivata con la detrazione anche la trasformazione di impianti autonomi in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore. Il tetto massimo detraibile di 30.000 euro (65% di circa 46.000 euro).
ü Acquisto e posa in opera di schermature solari. Il tetto massimo detraibile di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
ü Acquisto, installazione e posa in opera di sistemi domotici. Questa detrazione, novità introdotta dal 2016, riguarda i dispositivi multimediali in grado di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e di climatizzazione degli edifici, con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e di garantire una maggiore efficienza di funzionamento degli impianti. Sono inoltre detraibili tutte le spese inerenti ai lavori, quindi anche i costi delle opere edili, delle prestazioni professionali relative alla progettazione e al rilascio della certificazione energetica necessaria per la fruizione dell'incentivo e per la realizzazione degli interventi e i costi amministrativi.
Per usufruire di questa detrazione è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. In caso di interventi su parti comuni di edifici residenziali, tutti quelli che non potrebbero usufruire delle detrazioni perché hanno redditi molto bassi e quindi con IRPEF azzerata, possono cedere l'ecobonus alla ditta che esegue i lavori in cambio di uno sconto.
· CONTO TERMICO
Chi ha in programma interventi volti al miglioramento dell'efficienza energetica in un edificio già esistente, compresa la sostituzione di impianti di climatizzazione o scaldacqua obsoleti, può usufruire degli incentivi previsti dal nuovo Conto Termico (700 milioni sono destinati ai privati e 200 milioni alle PA). In questo caso l'incentivo consiste in un rimborso di parte della spesa effettuata, tramite bonifico bancario erogato dal GSE.
Più in dettaglio, gli interventi per cui i privati possono accedere agli incentivi del Conto Termico sono:
ü la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti e/o di scaldacqua elettrici con impianti, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore;
ü la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
ü l'installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell'impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling. (Solo in questo terzo caso l'edificio in cui si effettua l'intervento può anche essere di nuova costruzione).
· DETRAZIONE 50% IRPEFper interventi di ristrutturazione edilizia
Un'altra agevolazione a disposizione di chi quest'anno ha in programma interventi sulla propria abitazione è la detrazione del 50%, che si estende anche a lavori di ristrutturazione non volti a migliorare l'efficienza energetica dell'immobile. Questo incentivo consiste nella detrazione dall'Irpef il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000 euro, suddivisa in 10 quote annuali di egual importo a partire dall'anno in cui vengono eseguiti i lavori.
Rientrano quindi in questo bonus:
ü interventi volti a realizzare opere finalizzate al risparmio energetico convenzionale (ad esempio l'acquisto di impianti fotovoltaici, l'adeguamento degli impianti a gas esistenti, la sostituzione di un vecchio generatore di una caldaia convenzionale con un generatore ad alto rendimento)
ü interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
ü le spese per la progettazione degli interventi, quelle relative alle prestazioni lavorative per la realizzazione delle opere, per l'acquisto dei materiali, per perizie tecniche e relazioni di conformità, per l'IVA e per il rilascio di autorizzazioni.
Questa detrazione non è cumulabile, su uno stesso intervento, con altre agevolazioni (come ad esempio l'Ecobonus per interventi previsti da entrambi gli incentivi). Per usufruire di questo bonus è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale.
· BONUS MOBILI
Chi ristruttura casa e usufruisce delle detrazioni del 50%, ha a disposizione anche il bonus mobili: una detrazione IRPEF del 50% della spesa effettuata per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici dalla classe A in poi (A per i forni, A+ per tutti gli altri elettrodomestici). Questo bonus non è invece disponibile per chi sceglie di usufruire dell'Ecobonus. Anche in questo caso, per accedere all'incentivo è necessario prestare attenzione alla modalità di pagamento: bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Non è possibile invece utilizzare assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
· IVA AGEVOLATA AL 10%
Chi decide di eseguire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione o interventi di restauro e risanamento conservativo di immobili residenziali già costruiti può godere di un ulteriore beneficio fiscale, abbinabile alle agevolazioni precedenti: l'IVA agevolata sulle prestazioni di servizi. Sul costo della ditta che esegue i lavori, compreso la fornitura di materiale da parte della ditta stessa, si applica quindi l'IVA ridotta al 10 %, che scende invece al 4% quando gli immobili sono nuove costruzioni non di lusso.
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