L’azienda ha stipulato un accordo
volontario con il Dicastero per la valutazione dell’impronta ambientale del
progetto “Casa Zanutta”, con l’obiettivo di avviare un percorso di rinnovamento
aziendale nel rispetto dell’ecosistema.
Muzzana del Turgnano (Udine), 9 novembre 2015 – Edilizia e
sostenibilità ambientale possono andare a braccetto. Si può leggere in questo
senso l’accordo volontario stipulato tra Zanutta
Spa, società con sede a Muzzana del Turgnano (Udine), e il Ministero
dell’Ambiente riguardante il
progetto “Casa Zanutta”, per il calcolo dell’impronta di carbonio di un
edificio in legno a uso residenziale su progetto dell’azienda. L’intesa prevede
il calcolo dell'impronta ambientale e la
contabilizzazione delle emissioni di CO2 equivalenti, secondo un approccio che
copre l’intero arco del ciclo di vita.
A firmare il ‘patto’ sono stati Francesco La Camera, della Direzione
generale per lo sviluppo sostenibile, e
Gianluca Zanutta (in foto), amministratore
delegato dell’azienda. Le rilevazioni saranno condotte dal Cura (Consorzio
Universitario di Ricerca applicata) dell’Università di Padova. I risultati
saranno certificati da un ente terzo.
“Zanutta Spa, dopo essere subentrata
alla Prebag srl di Dosson nel 2013, ha iniziato una serie di politiche
aziendali rivolte verso lo sviluppo di tecniche costruttive ecosostenibili -
evidenzia Gianluca Zanutta -. La più importante iniziativa che ha già maturato
più di dodici mesi di sviluppo è quella di riuscire a realizzare la prima Casa residenziale
a emissioni compensate per tutto il suo ciclo di durata, proiettando sul
mercato un prodotto innovativo, ma soprattutto futuribile, perché già
compatibile con le performance che il trattato di Kyoto richiederà”.
“Quindi - aggiunge - il bene Casa
di oggi, che rappresenta l’investimento della vita per le famiglie italiane, sarà
conforme a quello che richiederanno le normative tra qualche anno. Inoltre, con
questa tecnica costruttiva sarà possibile realizzare un prodotto con prestazioni dai
consumi energetici molto bassi e anche
questi, comunque, derivanti tutti da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico,
biomassa, accumulatori batteria)”.
“L’azienda - conclude Zanutta -
mira alla ricerca di prodotti sempre più sostenibili e comunque, dentro tale
filiera, oltre a tutte queste prestazioni si aggiunge lo stile costruttivo del
vero design made in Italy. Il servizio della Casa Zanutta non è semplicemente
una Casa, ma uno stile di vita personalizzabile sia per l’utilizzatore finale,
sia per il professionista. Zanutta Spa crede che il futuro passi attraverso
queste scelte e, quindi, questi cambiamenti”.
Prima azienda italiana del
settore a stringere con il Ministero dell’Ambiente un accordo volontario,
Zanutta avvierà un programma di lavoro con il Dicastero stesso per definire,
secondo protocolli internazionalmente riconosciuti, una metodologia di calcolo
della carbon footprint in conformità
con le norme ISO della serie 14040 (se vengono valutate più categorie di
impatto) e UNI EN ISO/TS 14067 (in caso si tenga conto dell’impronta climatica
come unica categoria di impatto). Le misure comprenderanno anche l’adattamento
del sistema amministrativo, gestionale e produttivo di Zanutta Spa agli
obiettivi di riduzione dell’impronta ambientale, attraverso la creazione di un
sistema di gestione improntato sulla minimizzazione delle emissioni.
Si procederà con l’analisi e la
contabilizzazione delle emissioni di CO2 equivalenti prodotte nel
corso del ciclo di vita, con l’obiettivo di ridurle attraverso i meccanismi del
protocollo di Kyoto.
Lo step successivo sarà
l’individuazione di interventi tecnici atti a ridurre l’impronta ambientale per
i diversi ambiti di produzione di Zanutta, con misure che coinvolgeranno ogni
attività aziendale. Infine, saranno individuate le modalità di compensazione
dell’impronta ambientale.
Il Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare fornirà il proprio apporto istituzionale,
monitorando e coordinando Zanutta Spa in ciascuna delle attività previste
dall’accordo. Il supporto ministeriale avverrà anche attraverso un
riconoscimento dell’intero processo di sviluppo dell’inventario GHG, dei
relativi criteri qualitativi e metodologici utilizzati per il calcolo di calcolo
utilizzati, oltre che dei relativi esiti conseguiti.
Ad affiancare Zanutta Spa in questo percorso,
in qualità di advisor della comunicazione, sarà il Gruppo Rem di Udine.
Company
Profile
Zanutta Spa nasce negli anni ’50
a Carlino (Ud). All'inizio del 2000 avvia una fase di espansione che porta
all'apertura di diversi punti vendita in Friuli Venezia Giulia e nel 2012
realizza l'acquisizione della storica azienda sacilese Fadalti spa, rilevandone
14 filiali e 130 dipendenti ed espandendosi anche in Veneto.
Oggi Zanutta è una realtà solida
e in continua crescita, presente con 20 filiali nelle province di Pordenone,
Udine, Trieste, Venezia, Belluno e Treviso ed è leader in Triveneto nella
produzione e fornitura di materiali per l’edilizia e per l'arredo casa, con 270
dipendenti e un fatturato di 60 milioni di euro.
Oltre alla distribuzione dei
migliori marchi del settore, l'azienda è anche produttore certificato di solai,
tetti in legno ed elementi in ferro lavorato per le costruzioni edili. Tra le
iniziative che strizzano l’occhio all’ambiente c’è il “Progetto Casa Zanutta”,
nata da un concorso di idee in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria
Civile e Architettura dell’Università di Udine. Ecosostenibile, moderna,
confortevole, ad alte prestazioni energetiche e strutturali per il cliente
finale: queste le linee guida dell’edificio residenziale in legno che Zanutta
vuole lanciare nel rispetto della salute del pianeta, e oggetto dell’accordo
volontario stretto dall’azienda con il Ministero per l’Ambiente.
Nell'ultimo anno, in netta
controtendenza rispetto alla crisi del settore edilizio, Zanutta ha investito
in nuove acquisizioni (la ex Prebag di Treviso, specializzata nella bio
edilizia), nell'apertura di nuove filiali (a Venezia) e nell'ampliamento di
alcune sedi storiche del gruppo (Udine e Sacile) che hanno rafforzato la
presenza del gruppo in tutto il Triveneto.
L'ultimo investimento in ordine
di tempo è l'apertura della nuova sede a San Dorligo della Valle che punta a
conquistare la piazza più grande in regione, quella triestina, con un'offerta
ampia e completa di prodotti e materiali per le costruzioni e l'arredo casa.
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