"Think Green" intende sostenere le imprese associate nella realizzazione di interventi e di investimenti finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale, con l'obiettivo di incrementare la propria competitività sul mercato. Sono già circa 20 le realtà industriali italiane che hanno aderito al progetto, tra cui Gorent Spa, Eco.Energia Srl e Italscania Spa.
Al dibattito hanno preso parte, oltre a Furio Fabbri, Francesco Ferrante, Vicepresidente Kyoto Club, Daniele Fortini, Presidente e Amministratore Delegato Ama Roma, ed Enea Roveda, Amministratore Delegato Lifegate, che hanno discusso del progetto nel corso di una tavola rotonda moderata dal giornalista Enrico Fontana, strategico per la diffusione in Italia di un'economia circolare a sostegno di una crescita sostenibile.
Il modello del GEIE
Il network assumerà la struttura del GEIE - Gruppo Europeo d'Interesse Economico, uno strumento giuridico innovativo che consente a imprese, con sede in diversi Stati Membri dell'Unione Europea, di dare vita a forme di cooperazione economica. Nasce con lo scopo di agevolare o sviluppare le attività economiche dei soggetti aderenti mettendo a sistema risorse, attività ed esperienze, e di incrementare i risultati attraverso una cooperazione legata allo specifico comparto produttivo. Grazie alla forma estremamente semplificata, permette ai membri di realizzare in sinergia attività di business, senza comprometterne l'indipendenza economica e giuridica.
La nascita del network risponde perfettamente alle priorità espresse durante la XXI Conferenza delle Parti (COP21) dell'UNFCCC (United Nations Framework on Climate Change), presieduto da Ségolène Royal, che hanno portato il 12 dicembre 2015 alla firma dell'Accordo di Parigi, che a oggi presenta 175 Stati firmatari, finalizzato a un concreto impegno per la riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi energetici. Anche 79 multinazionali, operative in 150 Paesi, hanno siglato un accordo coincidente con gli obiettivi di Parigi, chiedendo al tempo stesso ai governi un'azione strategica per raggiungere il medesimo obiettivo trasversalmente.
"Le imprese - ha detto Furio Fabbri, ideatore di Think Green - devono sentirsi chiamate ad assumere un ruolo attivo e di primaria importanza nella diffusione e nello sviluppo di un nuovo approccio all'ambiente. Sono già numerose le realtà imprenditoriali che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire al network consapevoli di come occorra una vera e propria azione/rivoluzione per la riduzione dell'impatto ambientale, tanto veloce quanto efficace, in grado di modificare l'attuale scenario prima delle rappresentanze politiche. Da queste riflessioni nasce Think Green, la rete di aziende che intende fare business grazie all'innovazione, creando nuovi posti di lavoro e al tempo stesso contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati durante la COP21 di Parigi. Vogliamo rappresentare un'unica e credibile voce capace di interloquire con le istituzioni europee offrendo supporto alle istituzioni italiane".
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