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lunedì 27 giugno 2016

Evento di Fattorie Garofalo e CIB a Sant’Aniello: la filiera della bufala campana punta alla produzione “carbon negative”

Francolise (Caserta) – 27 giugno 2016. Energia green, ambiente pulito, e lotta attiva al cambiamento climatico nel settore dell'allevamento bufalino: di questo si è parlato durante il convengo "Dal biogas al biometano, un'opportunità economica ecosostenibile per le aziende zootecniche e casearie del Mezzogiorno d'Italia" tenutosi oggi presso l'Azienda Agricola Sant'Aniello (Gruppo Garofalo) a Francolise (Caserta).

Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo, parlando al convegno ha sostenuto che le imprese zootecniche dimostrano ogni giorno di più che ottimizzare le scelte aziendali non serve soltanto ad aumentare il fatturato, ma ha ricadute positive sull'ambiente e la salute.

"Abbiamo la responsabilità di sfamare nei prossimi dieci anni 9 miliardi di persone, che significa produrre il 60% di alimenti in più, ma non solo: vuol dire anche sfruttare al meglio e rispettare le risorse idriche del pianeta, soprattutto per chi, come noi, vive in una delle rare aree ricche di acqua dolce, per questo Fattorie Garofalo ha ottimizzato i propri processi produttivi allestendo un impianto biogas con cogenerazione elettrica da 600 kWp per valorizzare le deiezioni bufaline".

Christian Curlisi, direttore del CIB – Consorzio Italiano Biogasdopo aver annunciato la selezione tra i finalisti dell'azienda Sant'Aniello, nel premio interazionale promosso dall'associazione ADBA UK per la valorizzazione del digestato, ha introdotto le potenzialità del biometano per le regioni del Meridione.

Le ha illustrate introducendo l'idea dell'azienda agricola "carbon negative" che grazie alla tecnologia dell'impianto biogas, può, non solo valorizzare le deiezioni da allevamento, ma anche stoccare carbonio attivamente nel suolo attraverso l'uso del digestato, portando la filiera di produzione della bufala a emissioni 0, con la speranza che in Campania l'esempio di Azienda agricola Sant'Aniello venga seguito, grazie alla prossima apertura del nuovo registro per gli impianti a energie rinnovabili non fotovoltaici, da tante altre imprese agricole.

Amedeo D'Antonio, dell'assessorato all'agricoltura di Regione Campania, esperto di bioenergie, ha sottolineato la necessità di una programmazione regionale e di creare una rete d'imprese sul territorioin tema agroenergetico per valorizzare al massimo la biomassa residuale delle produzioni agricoleI nuovi bandi PSR regionali impongono, la provenienza regionale delle biomasse ad uso energeticoed un dimensionamento degli impianti in linea con le sole esigenze aziendali.

Massimo Rossetto di Schmack Biogas, impresa che ha realizzato l'impianto di Sant'Aniello, ha sottolineato l'importanza del nuovo mercato per gli impianti, partito dal 2013 nel Meridione, legato alle produzioni alimentari ed in particolare alle filiere Dop del Sud Italia, come fattore di sviluppo per le imprese anche in ottica di una gestione più virtuosa e al tempo stesso più economicamente sostenibile degli allevamenti.

Luigi Zicarelli, docente al Dipartimento Medicina Veterinaria – Università degli Studi Federico II di Napoli ha affrontato il tema dei benefici a livello di alimentazione animale che si hanno come ricaduta, grazie all'essiccazione del foraggio, ottenuta dal  riutilizzo del calore di risulta dell'impianto biogas, sottolineandone i vantaggi,sia economici che qualitativi, per l'alimentazione del bestiame.

Le conclusioni sono state affidate a Corrado Martinangelo del Mipaaf, collaboratore del ministro per le politiche agricole Maurizio Martinache ha dichiarato: "La filiera Dop della bufala campana è unesempio in Italia ed Europa di efficienza unita alla qualità dei prodotti ed all'attenzione alla sostenibilità, espressione dei valori sani del meridione. Per questo è necessario promuovere la coesione tra le aziende come concetto culturale e soprattutto semplificare la vita agli imprenditori agricoli, in particolare per quanto riguarda gli investimenti che mirano a rendere più competitive, ma soprattutto più attente all'ambiente le imprese" Martinangelo infine ha proposto, in vista di un tavolo di filiera interregionale sulla bufala, un forum sull'area Dop, su sollecitazione della Regione Campania e di intesa con il Mipaaf.




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